C A M I'S POV
"Dovrei vederlo prima, per perdonarlo. Gli occhi dicono sempre la verità, sai... e quelli di tuo padre erano grandi, e verdi, e bellissimi, potrebbero tentarmi in effetti".
Ricordo queste parole di mamma, quando le chiesi se avesse mai potuto perdonare mio padre. Ma non può essere lui. Non può. Cerco nello sguardo d Kevin un'approvazione che non tarda ad arrivare. Guardo di nuovo quell'uomo sconosciuto che dovrebbe essere il mio padre biologico e all'improvviso si volta, come sapesse che qualcuno lo sta osservando. Prontamente Zoe tira indietro sia me che mio fratello, per non farci beccare. O almeno, questo è quello che credevo, prima di vedere mia mamma uscire dalla sala allarmata. Qualcuno gliel'ha detto, maledizione.
Lo cerca con lo sguardo attento e impaurito, non posso nemmeno immaginare cosa stia provando in questo momento, sta per ritrovarsi faccia a faccia con l'uomo che l'ha sedotta e abbandonata. Lo vede, respira profondamente, come le mancasse l'aria. Lui si accorge di lei e le sorride. Non ci posso credere, che coraggio, lurido bastardo! Faccio per raggiungere mia madre ma vengo fermata dalla mano di Kev, che mi stringe il polso. <<Non può affrontarlo da sola>> gli dico, ma lui scuote delicatamente la testa, perché diamine mi sta impedendo di andare ad aiutare nostra madre? Mi dimeno e riesco a liberarmi, ma quando tento di raggiungerla, lei torna di corsa nella sala da pranzo, e lui la segue.<<Venite da questa parte>> sussurra Zoe, indicando l'entrata secondaria della sala. Io e Kevin ci fiondiamo verso la porta per osservare ciò che sta accadendo. Zia Anna sta chiedendo ai loro amici di uscire momentaneamente in terrazza, per ammirare il paesaggio, ma lo fa per non farli assistere alla scena che sta per accadere. Escono tutti, tranne mamma, papà, Victoria, zia Anna, zio Domenico, ossia il padre di Zoe e Mati e il padre di Edo. Ah, e ovviamente il mio, di padre biologico.
<<Il mio invito deve essersi perso, deduco>> dice, quando sono tutti in silenzio, sparsi per la sala, stupiti dalla sua presenza. La sua voce è estremamente familiare, nonostante io non l'abbia mai sentita prima d'ora: è impostata, bassa, roca.
<<Oppure, non avevamo un indirizzo a cui mandarlo, Max>> consiglia zio Domenico. L'uomo che dovrebbe essere mio padre, Max, lo fissa per un po', per poi fare la stessa cosa con tutti gli altri. In particolare, si concentra maggiormente su papà, come sapesse chi è ma volesse comunque studiarlo bene. <<Jen lo sa>> dice, con disinvoltura. Come mamma lo sa? Ho sempre pensato non si vedessero da diciannove anni. Mia madre guarda verso il basso, e non riesco a vederla bene, ma sono certa di cogliere un brivido, quando Max pronuncia il nome "Jen", nessuno la chiama così.<<Non ci avremmo tenuto ugualmente ad averti qui, perciò vattene>>, interviene zia Anna. Max ridacchia, mio padre lo guarda con disprezzo ed io rimango immobile ad osservarlo. È uguale a Kevin, di conseguenza gli somiglio anch'io un po'.
<<È tutto ok, Anna. Potreste lasciarci soli, per un po'?>> domanda mamma, che parla per la prima volta, con tono incerto e tremante. Escono tutti a turno, evitando lo sguardo di Max, tranne il papà di Edo, che gli rivolge un cenno di saluto. Papà guarda mamma, come a chiederle se vuole veramente che anche lui se ne vada, e la mamma annuisce. Nel frattempo, Edoardo fa il suo ingresso in silenzio, mi guarda comprensivo e intreccia la sua mano con la mia, disinteressandosi della presenza di mio fratello, che, a sua volta, non sembra dare importanza a nient'altro se non alla mamma e a Max, ormai soli.<<Loro dove sono?>> chiede lui, ma prontamente mia madre risponde con un'altra domanda: <<Cosa ci fai qui?>>. Sono l'uno di fronte all'altra, si guardano negli occhi profondamente, so che mia mamma è innamorata di papà e non desidera altro uomo, ma il modo in cui sta guardando Max, è inenarrabile. Lui non risponde, perciò lo fa la mamma. <<Non rovinerai i loro equilibri, non farlo Max, se ci tieni un minimo a noi>>.
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Basta Che Siamo Sotto Lo Stesso Cielo
RomanceVi siete mai chiesti che cosa succederebbe se due galassie si scontrassero? Innanzitutto, dovrebbero essere così vicine da risentire del reciproco campo gravitazionale, cominciando, perciò, ad orbitare l'una attorno all'altra. Dopodiché, qualora l'i...