16. Now She's A Bomb

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Edoardo's pov

Ma è mai possibile che qualsiasi cosa succeda io debba essere sempre l'ultimo a venirlo a sapere? Ora il mio migliore amico esce con la ragazza che ho odiato, ho amato ed odio, praticamente la mia acerrima nemica, ed io, ovviamente, ero all'oscuro di tutto questo. Probabilmente il mio migliore amico tra poco verrà preso a botte.

Camila mi sorprende di giorno in giorno. Sin da quando ho saputo che mi avrebbero spostato nella sua scuola mi sono sentito strano. Ero terribilmente felice perché avrei potuto rivederla e infastidirla ma allo stesso tempo sapevo che tutto il male che le ho causato mi si sarebbe ritorto contro, ed in effetti lei mi odia. Ha pienamente ragione. Poi c'è suo fratello e il principino sempre appresso a lei, non le fanno avere un attimo di libertà e mi dispiace, ma tanto, questa vita se l'è scelta sola ed ora ne paga le conseguenze. È cambiata tantissimo, in due anni non ho avuto l'opportunità di parlarle, anche perché non volevo ed ora la trovo totalmente diversa. Si fa rispettare, cammina a testa alta e non le importa di nessuno se vuole fare qualcosa, una bomba pronta ad esplodere.

Le nostre vite si sono divise e non torneremo mai amici come prima, io non posso tornare nella sua vita ma sono consapevole che per quanto lei mi possa odiare, il nostro infastidirci a vicenda come quando eravamo piccoli, ci terrà sempre un po' legati. Sin da quando eravamo bambini il nostro rapporto non è mai stato semplice, era tutto come uragano di odio e amore, un rapporto travagliato. Quando eravamo più piccoli non ci stavamo molto simpatici, specialmente perché eravamo gelosi l'uno dell'altra nei confronti del fratello.

Kevin era come il fratello che ancora non avevo e siccome era capitato proprio a Camila io ero invidioso. Io e lui avevamo un rapporto bellissimo, eravamo complici. A sua volta, Camila era infastidita dal rapporto che avevamo io e suo fratello, per cui era un odio reciproco quello che provavamo. Io e lei abbiamo iniziato a farci i dispetti sin da quando eravamo abbastanza consapevoli che non saremmo mai andati d'accordo, Kevin in tutto questo era terribilmente neutro, anche perché, io ero il suo migliore amico e lei sua sorella. Non poteva prendere le parti di nessuno. Io ero, e sono tutt'ora, un diavolo spietato, la detestavo così tanto che le ho fatto passare vari anni di inferno. Ma lei non è mai stata una tipa che si fa mettere sotto, proprio per questo motivo controbatteva sempre con il doppio della cattiveria.

Camila davanti agli altri era una santarellina, la classica brava ragazza educata, ma io la conoscevo davvero. Lei con me era diversa, io ero in qualche modo la sua valvola di sfogo da un mondo che la obbligava ad essere la perfetta ragazza della porta accanto. Io vedevo la sua rabbia quando i suoi parenti le dicevano "siediti come una signorina" oppure "devi essere più posata, formale e tranquilla. Il calcio è uno sport da maschi" ma lei non era così, non era nata per essere una principessina. Lei era una bomba, voleva esplodere, urlare a tutti che nessuno poteva controllarla, ma a quell'età ancora non riusciva a capire qual era il suo posto nel mondo, per questo amava quando io la provocavo. Perché lei con me poteva essere sé stessa, poteva sfogare tutta la rabbia e la furia che c'era in lei, e per me era solo un onore poter conoscere quella parte di lei che tutti volevano cercare di opprimere.

Camila con me si è conosciuta, ha scoperto la vera sé. Ora se qualcuno provasse a dirle "sii più femminile" probabilmente Cami gli suggerirebbe di metterselo nel culo il lato femminile, con tanto di gesto. Io le facevo crollare addosso olio e farina e lei, chissà come poi, mi metteva le vipere tra le lenzuola del letto. Questi litigi che avvenivano giornalmente hanno fatto sì che tra noi due ci fosse sempre una rivalità, ciò è durato fino alla seconda media circa, poi il nostro modo di vederci l'un l'altra è cambiato. Condividevamo e condividiamo tutt'ora una grande passione che è il calcio. Lei era una bomba quando giocava ed anche io, le liti non sono mancate nemmeno in quel campo. Però crescendo e maturando ci siamo accorti di essere più simili di quanto ci aspettavamo, non abbiamo mai messo del tutto l'odio da parte, ci siamo sempre odiati un po' ma allo stesso tempo il nostro legame diventava sempre più forte ed eravamo diventati migliori amici, Camila per me era diventata in un giorno quello che Kevin era stato per undici anni. Ci capivamo come nessun altro, tutti si chiedevano come avessimo fatto a passare dall'odio al bene in pochi mesi, nemmeno noi ce lo sapevamo spiegare.

Basta Che Siamo Sotto Lo Stesso CieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora