28. Has Edo Changed?

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Sbuffo e con i capelli super scompigliati, torno a galla. Mia madre mi guarda con un sorrisino innamorato, come a ringraziarmi per aver portato al suo cospetto il dio della bellezza.
<<Ma figurati...>> sbotto seccata. Mi guarda con aria vittoriosa, odio perdere. Accanto a lui c'è Nico che passa lì sguardo da me a mia madre continuamente. <<Salve signora, io sono Nicolò, amico di Edoardo e di Cami>> si presenta quasi balbettando. Ma che gli prende?
<<Non chiamatemi signora, sono semplicemente Jennifer! È un piacere conoscerti Nicolò. Vuoi un passaggio a casa Edo? È da un po' che non sento tua madre, una settimana circa>> chiede ed io sbianco.
<<No>>
<<Non c'è bisogno>>
Diciamo in contemporanea io ed Edo. Almeno non mi ha contraddetto.

<<Volevo solo dire a Camila di controllare i messaggi ogni tanto, potrebbe servirmi il suo aiuto per una cosa importante>> mente, che subdolo.
<<Ma certo che lo farà!>> esulta mia madre, nemmeno fosse Zoe!
<<Non saprei, dipende da molti fattori, Martin>> lo provoco e lui è un grandissimo attore perché mi sorride tranquillo con l'aria da angioletto, poggia i gomiti sulla superficie del finestrino e si avvicina sempre di più a me, in tutto ciò mia madre è sempre più innamorata e Nicolò dietro è emozionato come una Cheerleader.

Edoardo è sempre stato abile a manipolare le persone a suo piacimento, con chiunque riesce ad attuare con la sua tecnica della "ovvio che sono un bravo ragazzo, guardami" e poi è il diavolo incarnato.
<<Confido nel tuo buon senso, arrivederci Jennifer, a dopo chérie>> mi fa l'occhiolino accompagnato dal suo sorriso da finto buonista, si allontana e Niccolò mi manda un bacio al volo. Quando finalmente mamma riesce a staccare gli occhi da quell'idiota e parte, sbuffo sonoramente.
<<Tesoro vuoi dirmi qualcosa?>> chiede mamma tutta contenta. La guardo per un po', era tanto che non sorrideva così, i suoi capelli neri lucenti come i miei, sono elegantemente sistemati a caschetto. Così di profilo, i suoi occhi verdi sembrano ancora più chiari e ha il naso all'insù, da piccola non mi piaceva il mio naso e quando mi metteva a letto mi spingeva delicatamente il setto verso l'alto, così da convincermi che prima o poi sarebbe diventato come il suo. È una donna così forte ed io non potevo avere madre migliore, è rimasta incinta di me e Kevin a diciannove anni, era troppo giovane e "colui che sarebbe dovuto essere mio padre" aveva deciso che era meglio partire per fare il militare che prendersi cura di noi.

Una volta ero arrabbiata, ma ora mi è passata, anche a Kevin. La mamma per non farcelo odiare ci diceva sempre che non era semplice accettare due figli a vent'anni, però lei lo ha fatto. E lui avrebbe dovuto farlo se avesse amato davvero mamma, perché non è vero che in amore vince chi fugge, in amore si vince in due e si vince quando si ha la forza di restare anche quando tutto va contro. Non so con quale forza mia madre sia riuscita ad andare avanti, sola, contro chiunque, per crescere me e mio fratello.

Era in quegli anni che stava nascendo la sua carriera come stilista e certamente la presenza di un pancione non facilitava le cose, è stata licenziata ed ha lavorato duramente per la sua casa di moda, e menomale che lo ha fatto, altrimenti la B&J design non sarebbe diventata una delle più famose case di moda in crescita. B sta per Bianchi, J sta per Jennifer, ovviamente. Chissà quando deve aver sofferto, ha perso tanto ma allo stesso tempo aveva a fianco gli amici, zia Anna e la mamma di Edo, e i loro rispettivi padri. Dopo ha trovato Luca, papà, e la sua vita ha finalmente preso la piega migliore.

<<No, mamma>> rispondo.
<<Perché non vai avanti? So che hai sofferto tanto, Cami, ma non pensare mai che un brutto periodo corrisponda ad una brutta vita. Puoi riscattarti, puoi sorridere e non importa se Edoardo ti ha fatto soffrire, le persone cambiano>> La ascolto attentamente, ha ragione, non devo concentrarmi sul passato. Basta vivere pensando alla sofferenza che mi ha causato Edoardo, sono stata terribilmente male ma grazie a quel periodo ho scoperto che siamo tutti fatti da demoni e angeli dentro di noi e il mostro dentro me stava prendendo il sopravvento, ora sono in equilibrio con me stessa e mi amo. Se continuo a guardare al passato, non vivrò mai appieno il mio presente ed io voglio farlo davvero. Chissà se mamma riuscirebbe a perdonare papà, dopo quello che le ha fatto.

Basta Che Siamo Sotto Lo Stesso CieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora