35. She

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Però è stato l'unico da cui non mi è dispiaciuto separarmi, anzi quasi non mi sono accorto di essermi allontanato dal principino perché la sua presenza nella mia vita non la percepivo nemmeno. Ho sempre pensato che in realtà, anche quando ero ancora loro amico, lui provasse qualcosa per Camila, si vedeva da come la guardava: con amore e quasi incanto.

Ora che ho ripreso a vederli, mi appare sempre più evidente che lui sia proprio innamorato totalmente di lei e vuole a tutti i costi allontanarla da me. Si nota la gelosia nei suoi confronti quando uno qualsiasi dei loro amici o il suo ex si avvicinavano a lei, però la gelosia più grande la provava quando Camila era con me, poiché lui lo sa benissimo che io e lei siamo due anime che non si separeranno mai completamente e a Mattia questo non è mai andato giù.

Mi viene quasi da ridere a vederlo di fronte a me, mentre si crede forte soltanto perché io sono a terra e non posso difendermi e lui pensa di avermi distrutto una volta per tutte, ma io sono solo accasciato a terra, mica morto. Vorrei dannatamente parlare e fargli capire quanto è debole, se fosse da solo in questo momento, senza Kevin o nessuno dei loro amici, probabilmente mi starebbe supplicando in ginocchio di lasciarlo vivere e detesto che la situazione si stia ribaltando. In più non posso parlare perché altrimenti darebbero pugni ai miei amici.

Mi volto verso Nico e gli altri per vedere come stanno, hanno le facce perplesse ma non traspare un'esagerata sofferenza, anzi Niccolò mi fa cenno di parlare ed io inizialmente non vorrei farlo ma vedo che nell'attesa che io parli, Nico sta provando a farlo per me ed io non voglio aumentare la sua sofferenza, perciò prendo la parola, consapevole che sto sbagliando perché provocherà solo altro dolore ai miei amici, eppure se loro mi appoggiano in questo, io lo farò.

<<Ah, il principino parla? E io che pensavo che i cani abbaiassero>> dico ridendo in modo sprezzante, anche Nico e gli altri amici iniziano a ridere fragorosamente e sono felice di vedere dei mezzi sorrisi sui loro volti. Sono grato di avere amici come loro, a volte non me ne rendo conto e considero amico soltanto Niccolò perché mi è stato vicino sin da subito, eppure ora mi accorgo che anche loro sono preziosi, tanto quanto Nico, perché non è facile trovare persone che trovino la forza di ridere ed appoggiarti pur nella sofferenza e nella paura. Mi prenderei a botte perché io non me li merito amici così, amici che mi vogliono bene e che mi dimostrano la loro fedeltà perché le persone attorno a me si feriscono soltanto. Sono come il sole, più ci si avvicina più aumenta la possibilità di morire bruciati, io brucio le persone perché sono un complesso di guai e rischi, non consiglierei a nessuno di stare accanto a me. Allo stesso tempo sento che a volte non riuscirei ad andare avanti senza loro e so che se anche provassi ad allontanarli da me, loro tornerebbero come un frisbee e non posso che essere grato di ciò.

Gli amici di Kevin, e lui compreso, si guardano tra di loro come a scambiarsi dei pensieri e iniziano a dare dei calci ai miei amici e anche a me. Non mi piace ammetterlo, ma sto soffrendo come un matto e stanno soffrendo anche il mio orgoglio e la mia dignità perché non mi sarei mai aspettato di trovarmi in questa situazione.
<<Edo, sei sicuro che siano fratelli? Cami è una persona meravigliosa, lui è più un cane rabbioso>> Nico riesce a stento a scandire le parole, però io lo capisco e lo capiscono anche tutti gli altri. Dopo aver espresso ciò, inizia a ridere per la sua stessa battuta e così facendo mi fa capire che non gli interessa prendere botte, vuole che io mi faccia rispettare. Adoro il mio migliore amico, riesce a ridere delle sue stesse caricature mentre lo prendono a calci e allo stesso tempo mi incita a parlare pur sapendo che lo massacreranno.

Però non mi sento di parlare di nuovo, ho già rischiato parlando mezzo minuto fa e ci ho rimesso sia io che i miei amici e non intendo vederli soffrire ancora per colpa mia. Perché sì, è colpa mia. È colpa mia e del mio istinto che non mi permette di allontanarmi totalmente da Camila, ho fatto troppi errori da quando mi sono trasferito in questa nuova scuola, sbagli che non avrei mai fatto se fossi rimasto al mio posto, perché Camila Bianchi nella mia vita è solo una tentazione ed io non posso proprio cedere, o meglio, se non avessi niente da perdere cederei pure e starei con lei senza pensarci due volte, però attualmente non posso permettermelo. Perché non voglio assolutamente che soltanto per un mio bisogno, i miei amici, il mio obiettivo e mio fratello, ci rimettano. Dopo aver sentito quest'ultima frase Kevin, così come l'altro dei tre e il principino si avvicinano a Nico, Kevin sta per dargli uno schiaffo ma si interpone tra loro il tipo che tiene il mio migliore amico fermo a terra, li tiene lontani con una mano, non so chi sia, ma se impedisce loro di picchiare Niccolò, Allora gliene sarò grato.

<<Non parlare di Camila, stronzo>> dice allora Mattia. Esce dalla mia bocca una risata amara, perché lui può permettersi di parlare di Camila? Lui che si crede il suo migliore amico eppure è qui a violare la sua libertà e volontà. Perché se io e Camila passiamo del tempo insieme non è perché lo voglio solo io ma anche lei evidentemente lo vuole, e non si può proprio permettere di difenderla quando è lui che la sta distruggendo, insieme a suo fratello e ai suoi cosiddetti amici. Kevin fa per venire verso di me ma Nico prende di nuovo la parola. <<Parlo di Camila quanto voglio, perché è mia amica, e anche Zoe, sai?>> dice ed è allora che il principino, così come l'altro dei tre, sbotta. Mattia inizia a prendere a calci in modo disumano il mio migliore amico, al ché io e Daniel cerchiamo di alzarci. Daniel è impedito da uno degli amici loro, ed io da Kevin che mi spinge ripetutamente fino a farmi riperdere l'equilibrio. Mi sono stancato di questa situazione, di essere lanciato a terra come un cane mentre devo assistere all'aggressione del mio migliore amico.

Mentre prendo la mia decisione su come rispondere a quest'ultimo fatto, l'unico che mi si era parato davanti Inizialmente e che io non riuscivo a riconoscere, va dal mio migliore amico e lo alza sbattendolo contro un muro. Ma che razza di mostro è? Ora lo riconosco, è Alex, quello con cui Camila è uscita stasera. Ora ho una scusa in più per ammazzarlo di botte.
<<Ascoltami bello, puoi avere chi cazzo vuoi, ma quelle di Roma nord non le dovete nemmeno guardare tu e quelle teste di cazzo dei tuoi amici.>> gli dice con quel tono divertito e saccente, poi si volta verso di me. <<E tu, vedi di stare lontano da Camila, sennò ti ammazzo davvero>>

Ora è troppo, sentirmi dire che devo stare lontano da Camila da un pariolino, figlio di papà qualsiasi è un insulto seriamente. Supero Kevin con tutta la mia forza di volontà e do' un pugno contro il naso e il viso ad Alex, che si accascia su Mattia, e prima che potesse succedere altro, alcuni dei ragazzi venuti con Kevin lasciano i miei amici, non so per quale motivo e due di loro se ne vanno. Uno ha i capelli chiari ma non riesco a riconoscerlo, sebbene li abbia già visti entrambi, sicuramente fanno parte della squadra. Kevin inizia ad urlare mentre i miei amici si rialzano ed iniziano a sferrare pugni a destra e a manca, debolmente, ma a qualcuno lo colpiscono pure. <<Ma che cazzo fate?!>> Kevin urla a quei due che se ne sono andati. Loro non rispondono e continuano a camminare. Per quanto la nostra forza di volontà sia tale da alzarci e provare ad indebolire gli amici di Kevin, non siamo fisicamente messi bene in questo momento. Do' un pugno bello forte a Kevin e già mi sento meglio, Daniel e Gianmarco riescono a spingere uno dei ragazzi a terra e Nico faticosamente se la sta vedendo con Mattia. Però la situazione viene ben presto ribaltata da loro, iniziano a dare forti calci e i miei amici sono nuovamente a terra, Kevin mi da' uno schiaffo e finisco a terra, dopodiché iniziano ad andare via tutti quanti. Io mi sento distrutto, non ho più alcuna forza e il principino mi sferra un ultimo calcio, poi anche loro spariscono. Sento i gemiti di dolore dei miei amici, e subito dopo non sento più niente. L'alcool dentro di me si fonde con il dolore, non tanto quello fisico che è pur sempre accentuato, quanto quello psicologico. Sono KO, in tutti i sensi e non ho più nessuna voglia di lottare per continuare a restare cosciente. Non vedo nessuno e non ho nessuna cognizione del tempo o dello spazio, ma so che i miei amici sono vicino a me. <<Scusate ragazzi>> sussurro. Apro gli occhi leggermente e vedo immagini sconnesse: i miei amici a terra come animali, presi a botte senza pietà, gli sguardi glaciali di Kevin, loro che finalmente se ne vanno, e poi lei.

Lei che si avvicina a me per guarirmi, mi sorride e mi accarezza dolcemente il viso ricoperto di sangue e ferite. Annuisce, come sapesse che le sto per chiedere qualcosa, qualcosa che non so nemmeno io ma sto bene così ora. Una piccolissima e amara lacrima scende e sosta per un po' sulla mia guancia. Mi dà fastidio, piango raramente in vita mia e il mio orgoglio vuole ribattere ma non ho le forze,  per la terza volta in vita mia mi sento morto dentro. La prima è stata quando Brando è finito in quel casino e la seconda quando io e Camila ci siamo separati. È proprio lei che toglie la lacrima dal mio volto sussurrandomi che è tutto okay. So che non è così, non va bene, perché da domani io e lei saremo di nuovo due sconosciuti. <<Scusa chérie>> dico tra i gemiti. <<Io e te c-ci siamo rip-persi ancora>> lei mi ascolta calma sorridendo.

<<Nessuno ci vuole insieme. Scusatemi, perdonatemi>> mi lamento. I miei occhi continuano a chiudersi ed io la vedo sempre meno, sempre più lontana e questo mi distrugge. Non voglio perderla ancora, non voglio più che lei sia lontana da me, però se ne sta andando, la vedo che lo fa. <<Perdonami se ti lascerò andare di nuovo>> non riesco a dire più nulla, il mio cuore è a pezzi, non vedo e non sento più nulla. Solo me, nel vuoto più totale.

Autrice's pov
Ehi! Bello forte questo capitolo, no? È stato un trauma per me già solo scriverlo. Siete dalla parte di Kevin o di Edoardo? Camila sarà davvero arrivata a soccorrere Edo?

Basta Che Siamo Sotto Lo Stesso CieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora