6. I don't care about your brother.

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Quando racconto a Zoe della punizione inizia a dare di matto e a consigliarmi ogni cosa da dire nel caso lui iniziasse a trattarmi male, rinfacciarmi episodi passati o addirittura a flirtare con me ma io non la ho ascoltata per la maggior parte del tempo.
<<So benissimo come cavarmela con Martin. E poi se mai dovesse iniziare una conversazione lo fermerei subito, non ho intenzione di sprecare il mio prezioso fiato per un essere insignificante come lui>> le ho risposto prima di recarmi nella segreteria della scuola per dividere le mie mansioni con quell'incapace. Sicuramente sarà in ritardo e dovrò fare tutto io al suo posto, questo è ciò che pensa. Io, invece, farò ciò che posso e voglio il resto lo farà lui. La Camila indifesa e insicura che Edoardo ha lasciato due anni fa è cambiata e spero proprio lui lo capisca. Nel frattempo che aspetto invio un messaggio ad Andrea per sapere se almeno è vivo, anche perché di solito passa lui a prendermi di giovedì.

Io: Ehi, oggi non torno perché sono in punizione a scuola.

Andrea: Punizione? E che avrai mai fatto?

Gli scrivo che Kev è finito in una rissa per un commento di un ragazzo e lui risponde solo "Bah...". Io non lo capisco più, ci provo a parlargli ma risponde pure a monosillabi. Ormai arresa all'idea di dover aspettare in eterno, mi appoggio alla porta ed è allora che appare davanti ai miei occhi. Sorriso aperto, e solo ora che lo ho leggermente più vicino noto un accenno di barba sul mento. Ha i jeans neri strappati e una maglietta bianca che lascia intravedere uno dei suoi tanti tatuaggi, mi ricordo di averglielo visto alla cena a cui è venuto quando avevamo appena litigato, ci aveva stupiti la sua presenza ma non gli ho mai chiesto perché lo avesse fatto.
<<Eccomi madame>> mi saluta ed io come risposta apro la porta dell'ampia palestra ignorandolo alla grande.
<<Sei diventata davvero stronza>> mi dice ed io lo ignoro come prima, sulla scrivania troviamo tutti gli aggeggi per pulire la palestra.
<<Hai intenzione di non parlarmi per il resto della giornata?>> domanda.
<<È esattamente quello che voglio fare>> dico.
<<Ops>> sussurra facendo spallucce. Dio solo sa quanto lo odio. Mi sfila dalle mani l'igienizzante non spostando mai lo sguardo dal mio viso, io osservo i movimenti delle sue mani affusolate e nel momento in cui afferra lo spray le sue vene sono così evidenti che sembra lo stia facendo apposta. Ho sempre trovato molto attraenti le mani e le braccia dei ragazzi, e lui sembra il favorito di Dio perché il suo corpo è tutto maledettamente fatto bene. Si allontana con un sorrisino.

<<Ci stai ancora con quel cretino?>> domanda mentre strofina la porta degli spogliatoi con uno strofinaccio bagnato.
<<Ma chi, Andrea?>> rispondo.
<<Sì, conosci altri cretini a parte i tuoi amici?>> sbuffa.
<<Sei insopportabile>> gli dico dal profondo del cuore.
<<Non mi hai ancora risposto... >> lamenta.
<<Magari non ti voglio rispondere>> replico mentre cerco di sviare il suo sguardo il più possibile. Guardo a terra, oggi non ho voglia di parlare Andrea, non so più cosa fare con lui. Ho sempre detestato prendere decisioni improvvisate come lasciare qualcuno ma questa volta penso di essere giustificata, non parliamo quasi mai, non ci vediamo spesso e se ci vediamo, litighiamo. Voglio delle spiegazioni al più presto, ho bisogno di chiarire, se non ci amiamo più non ha senso continuare una relazione che limita entrambi.

<<Guarda che ti conosco da diciannove anni, mica da un giorno... È successo qualcosa?>> domanda prendendomi il viso tra il pollice e l'indice all'improvviso. Il mio cuore perde un battito dopo ciò, sostenere il suo sguardo e il suo tocco dopo due anni è davvero difficile.
<<Che te ne importa?>> chiedo. In effetti non ricordo di aver mai parlato ad Edoardo del mio fidanzato, anzi, non ho mai parlato ad Edoardo da due anni.
<<Mi ero dimenticato quanto sai essere odiosa a volte>>
<<Tu come lo sai che sto con Andrea?>> chiedo.
<<Stavolta non mi hai contraddetto. Allora ci sei ancora fidanzata... >>dice con aria disgustata ed io non rispondo.
<<Vi ho visti insieme un paio di volte e poi le voci mi arrivano in fretta>> Confessa ed io mi domando in quale occasione lui mi abbia vista, durante un litigio o mentre ero felice? Ma soprattutto, dopo quanto tempo da quando lui mi ha distrutta?

Basta Che Siamo Sotto Lo Stesso CieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora