32. You're Ridiculous

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È quasi l'ora, Alex sarà quasi arrivato e grazie a Dio Kevin non è tornato a casa ancora. Sarebbe davvero un colpo di fortuna se potessi evitare tutte le sue raccomandazioni, critiche e domande varie. Zoe mi ha arricciato i capelli ma ho messo poco trucco perché non mi sento di esagerare. Sono in prossimità dell'ingresso quando sento la voce di mio fratello dire:<<Stai attento a quello che fai>>.

Metto un trench marroncino e scendo le scale, come non detto mi ritrovo Kevin e Mattia, leggermente brilli che mi guardano con sospetto. <<C'è Alex qui fuori>> mi avverte Kev mentre Mati guarda in basso, non ho idea di quello che stiano facendo, se questo è il loro modo di fingersi arrabbiati o chissà cos'altro. Io li supero ed apro la porta per uscire. <<Non hai nulla da dire?>> chiede mio fratello ed io alzo le spalle. <<Tipo cosa?>> domando con assoluta tranquillità e innocenza. <<Tipo che potevi dirmelo prima che avevi intenzione di uscire con un mio amico e poi, per quale motivo dopo anni che ci prova con te, decidi proprio ora di uscirci?>> domanda irritato. <<Non ti devo nessuna giustificazione, Kevin, è la mia vita>> gli rispondo senza problemi. Calma Camila, pensa alla tua indipendenza. Non dimenticare il tuo spazio.

<<Non dico questo...>> il suo tono vacilla per un attimo, sembra quasi che non sappia cosa dire. Potrebbe semplicemente ammettere che devo passare sotto la sua approvazione prima di prendere una qualsiasi scelta, ma la cosa non vale per lui siccome esce continuamente a bere con gli amici e fare chissà cos'altro senza chiedere permessi a me, non che io ne abbia bisogno, ecco perché la cosa dovrebbe essere equa. <<Dico solamente che avrei voluto saperlo che saresti uscita con Alex, da una sorella ci si aspetta questo>> spiega. <<Allora io da un fratello mi aspetto di essere avvertita quando ha intenzione di ubriacarsi con gli amici, eppure...>> gli faccio notare. <<E questa ribellione da quando, eh? Da quando Edoardo ti gira attorno?>> Lo sapevo che avrebbe rigirato la frittata e associato il mio comportamento ad Edoardo. Spalanco gli occhi per la sorpresa e Zoe dietro pure.

<<Questa potevi evitartela>> esco e chiudo la porta rumorosamente, raggiungo Alex, è assurdo il fatto che se chiedo un po' di libertà deve essere per forza colpa di qualcuno. Sento che questo distaccamento da mio fratello mi serva, io e lui siamo gemelli, viviamo in simbiosi, ma ciò non implica l'omissione della mia libertà. Non intendo separarmi da Kevin, voglio solo fargli capire che ho bisogno dei miei spazi così come lui ha i suoi.
<<Eccoti>> mi sorride Alex, è molto carino stasera, indossa dei jeans, una camicia blu e un giubbotto nero.
<<Eccomi>> lo saluto con un bacio sulla guancia, lui mi scruta da capo a piedi con un sorriso.
<<Sei uno schianto>> mi dice.
<<Grazie! Anche tu>> rispondo quasi imbarazzata, è da tanto che non avevo un appuntamento e non ricevevo complimenti da un ragazzo che non fosse uno dei miei migliori amici. Entriamo in macchina e parte.
<<Sono rimasto sorpreso quando hai accettato di uscire con me>> Non dirlo a me, guarda.

Penso però non lo dico, ma siccome quando mi trattengo dal dire qualcosa che penso mi sento falsa e incoerente, lo faccio lo stesso.
<<Non me lo aspettavo nemmeno io, che avrei accettato>> lui sembra essere colpito dalle mie parole, infatti assottiglia lo sguardo in modo incerto.
<<Comunque, mi chiedevo il motivo per cui hai domandato prima a Kevin che a me?>>
<<È scontato, Kevin mi uccide se esco con te senza dirglielo prima, mi serviva la sua... come dire... Benedizione?>> domanda incerto mentre fa una risata divertita. Io sono tutt'altro che divertita, la serata non inizia per niente bene. Inizio a pensare che forse per tutti questi anni ho avuto una benda sugli occhi che non mi ha permesso di vedere come risultavo agli occhi degli altri. Forse nessun ragazzo ha mai potuto mostrare il suo interesse per me solo perché Kevin lo avrebbe ucciso o preso a botte, ma non è nemmeno questo il vero e proprio problema. La cosa che mi dà più fastidio è che la gente può pensare che io necessiti dell'approvazione di Kevin per fare qualsiasi cosa nella mia vita, ma non è così. Questa cosa mi fa uscire fuori di testa, tanto che potrei scendere da quest'auto in corsa e tornare a casa correndo solo per dare un pugno a mio fratello. Io lo adoro e sono state poche le volte in cui abbiamo litigato seriamente nella nostra vita, poiché lo ritengo una persona fondamentale, però è finito il tempo in cui darò a qualcun altro il controllo della mia vita, ho capito che non si tratta più di protezione o semplice gelosia tra fratelli, sta diventando un qualcosa di eccessivo che con il tempo non riuscirò più a controllare e nemmeno lui. Devo fermare tutto ciò prima che diventi irrefrenabile. Solo ora penso che aveva ragione Edoardo dicendo che tutte le persone che mi stanno attorno cercano solo di limitare la mia libertà e di nascondere la mia vera personalità, "ti sminuiscono soltanto" diceva. Me l'ha sempre detto che io sono un tornado che nessuno è in grado di controllare e limitare, eppure Kevin l'ha fatto ed io sono stata cieca per tutto questo tempo. Scuoto violentemente la testa, come a tentare di togliere da essa l'idea di Edoardo e il fatto che aveva ragione e che odio quando questo accade.

Basta Che Siamo Sotto Lo Stesso CieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora