3) il confronto con Manuel

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Manuel fu raggiunto da Dante in sala d'attesa:

D: "Manuel, Simone vuole vederti, ti deve parlare!"

Manuel si alzò da quella scomodissima sedia di metallo, grigia, aveva male ovunque per aver dormito malamente su un fianco.
In quello stesso momento provò una paura mai avuta prima:

-PERDERE SIMONE PER SEMPRE-

Simone voleva parlargli, dopo essersi appena litigati all'officina, dove lui, per paura, gli aveva detto parole orribili, pentendosene il momento dopo, stringendo gli occhi e dicendosi:

M: "che cazzo ho fatto!!"

Il risultato di tali parole era che Simone aveva tentato di togliersi la vita, tutto a causa sua.

Aveva le mani fredde e sudate allo stesso tempo, più si avvicinava alla porta, più voleva tornare indietro e scappare.
Non sarebbe riuscito a sopportare che Simone gli avesse detto:

S: "non ti voglio più vedere!!"

Gli si sarebbe fermato il cuore, frantumandosi in mille pezzi, sul posto in cui si trovava.

Lo aveva cercato, non poteva non entrare.
Mise la mano sulla porta ed entrò.

Appena vide Simone con la testa fasciata per il trauma cranico riportato, scoppiò a piangere e si appoggiò al letto in ginocchio.

Simone gli mise una mano tra i capelli, cercando di consolarlo.

M: "(piangendo) scusa Simone per tutte le parole cattive che ti ho detto all'officina.
Avevo paura!!
Non erano vere, nessuna!! Nessuna aveva significato!!

S: "per me avevano tutte significato!!!!
Con quelle mi hai fatto capire che l'amore che provavo per te, non significava niente!!"

M: "(alzando la testa dal letto) no, non dire così, non è vero, il tuo amore ha sempre avuto tantissima importanza.
Me ne sono accorto, nel momento  in cui ti ho visto sanguinante a terra, sotto casa mia.
Ho temuto di perderti.
Ho iniziato a piangere, ero disperato, non volevo che tu andassi via da me!!.
Non ho mai avuto valore per nessuno, non ho mai avuto un vero amico, solo tu mi hai accolto e non hai mai cercato di cambiarmi.
Mi accettavi per lo stupido ragazzo che ero.
Quello che si metteva continuamente nei guai.
Ero e sono spaventato anche adesso per quello che mi sta succedendo, per la confusione che ho nella testa e nel cuore.
Ti prego perdonami, non volevo ferirti, ma ho perso totalmente il controllo! Aiutami a farmi capire cos'è questa strana "cosa" che sta nascendo nel mio cuore, che mi spaventa tanto!!!"

S: "Manuel io ti ho chiamato per dirti che non so se ho ancora voglia di vederti e di averti come amico. Dopo le parole che mi hai detto, non voglio che la nostra amicizia sia univoca, cioè soltanto da parte mia.
Tu lo sai che ti ho sempre rispettato, voluto bene e amato più di tutto e tutti, ma tu mi hai trattato dicendomi:

- per me manco esisti-

Sentirsi dire questa frase, mi ha ferito a morte, credimi, tutto in quello in cui ho sperato, è sparito in un momento solo, è bastato un istante.
Sono stato male abbastanza, ho cercato di togliermi la vita per il dispiacere che mi hanno provocato le tue parole.
Quindi Manuel, io penso che oggi sia l'ultima volta che ci vediamo!!

M: "no ti prego Simone ascoltami!!"

MOMENTI - Simone e Manuel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora