62) l'ultima prova....

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Mancavano 20 giorni alla fine della scuola, anzi di quel maledettissimo quarto anno di liceo.
Manuel era diventato insofferente a tutto ciò che riguardava lo studio, le verifiche, le interrogazioni e perfino la vista dei professori lo infastidiva!!.

Aveva sempre sulla testa la spada di Damocle, pronta a colpire!!!, quella maledettissima e come diceva lui, inutile materia: matematica!!!
Non era riuscito ancora ad arrivare alla sufficienza allo scritto, infatti nell'ultimo compito in classe aveva preso 5 e mezzo!!! Ottimo traguardo, considerato il voto di partenza, che la Girolami gli aveva messo nella prima verifica, cioè 2!!!

Era già stato interrogato dalla professoressa, e la parte orale era già sufficiente, ma mancava sempre da risollevare la parte scritta.
E l'ultimo compito in classe era determinante.
Se avesse preso la sufficienza, non avrebbe avuto il debito in matematica.
Era quello che sperava e si augurava, per non doverla studiare tutt'estate!!!.
Sarebbe stata una tortura allucinante!!!!

Simone non aveva alcun problema in nessuna materia.
Ad esempio in matematica aveva 10 e in tutte le altre materie alternava o 9 o 10.
Era uno dei più bravi della classe, insieme a Laura e Giulio.
Soltanto nella materia del padre, filosofia, che odiava a prescindere e profondamente aveva 8 e mezzo.

Quegli ultimi 20 lunghi e pesanti giorni, erano davvero un massacro.
Manuel non ne poteva più di studiare ogni pomeriggio, la sua odiata materia, che non capiva....

La sera, era talmente stanco e sfinito da quell'orrendo studio che appena si coricava a letto, si addormentava subito.
Simone non riusciva nemmeno a fargli una carezza o una coccola, che stava già dormendo.

Non era mai successo che Manuel stesse più di due giorni senza fare l'amore con il suo Simone, anzi, lo facevano due o tre volte al giorno!!!.

Simone lo guardava e rideva, la matematica lo stava lentamente uccidendo!!!

Addormentato, lo prendeva tra le sue braccia, coccolandolo, nonostante Manuel fosse già sprofondato in un sonno profondo!!.

La mattina iniziava cosi:

M: "amore mio io la odio!!!
La odio profondamente!!!
Mi fa schifo!!!
Perché l'hanno creata?
Perché? A cosa serve?"

E Simone con infinita pazienza rispondeva sempre:

S: "amore la matematica serve nella vita di tutti i giorni!!
Serve per pesare e sommare il peso i cibi, per misurare le distanze, serve per misurare i liquidi, per contare gli euro che hai in tasca, ecc...
Serve sempre!!!
Se la sai prendere nel verso giusto, la matematica è bellissima!!"

M: "sarà anche bellissima e utile ma a me non piace!!"

S: "dai amore vieni qui!! Con prima iniziamo, con prima finiamo e possiamo farci tante coccole!!"

Allora Manuel, sentendo la parola coccole, si addolciva e si sedeva in braccio a Simone che come sempre lo aspettava.
Prima di iniziare si scambiavano carezze affettuosissime e baci passionali, poi iniziavano le spiegazioni, che Manuel capiva benissimo, perché Simone era bravissimo a spiegargliele.

La settimana successiva arrivò più in fretta di quanto Manuel pensasse e con lei, arrivò anche la temutissima verifica di matematica, che lo teneva sulle spine da una settimana.

Per quell'ultima occasione, quella mattina, i ragazzi si svegliarono alle 6 e Simone spiegò a Manuel che tipo di esercizio poteva incontrare nel compito in classe.
Era una verifica di recupero e non tutti gli/le studenti/sse dovevano sostenere.
Manuel era tra quelli che dovevano svolgere.

La prof Girolami separò gli studenti che dovevano sostenere la prova, dal resto della classe, in modo tale non potessero essere aiutati.
Consegnò loro la prova che dovevano svolgere nell'ora di lezione.
Manuel era concentratissimo e preparato. Simone lo sapeva.

Iniziò la prova....

Simone lo guardava sempre, nel caso avesse avuto bisogno avrebbe cercato di suggerire, ma Manuel non si voltò mai.

Passata l'ora, consegnarono le prove, che la Girolami corresse immediatamente in sala insegnanti, avendo l'ora successiva libera.

Simone correndo ad abbracciare Manuel, disse:

S: "amore com'è andata?"

Manuel era stanchissimo e stravolto

M: "(appoggiandosi al suo petto) amore mio, penso sia andato tutto bene, ho riconosciuto tutti gli esercizi!!! Li ho svolti tutti, credo di avere fatto bene. Spero!!"

S: "amore mio sei stato bravissimo!!!!"

Poi Simone diede un dolcissimo bacio a Manuel, che lo prese volentierissimo.

M: "sono talmente stanco che potrei addormentarmi sul banco!!"

S: "amore, vuoi che andiamo a prenderci un caffe?"

M: "si amore mio, andiamo, così riesco a svegliarmi....!!!!"

Andarono alle macchinette e Manuel, che prendeva sempre la cioccolata, prese il caffè espresso e la cioccolata!!!
Bevve subito il caffè zuccherato con 5 palline di zucchero e portò in classe la bevanda da bere successivamente.

Tornarono in classe e con l'aiuto dello zucchero e della caffeina in circolo, riuscì a riprendersi.

Finita la mattina Simone disse:

S: "amore te la senti di guidare?"

M: "si si, mi sono un po' ripreso, ma dopo aver pranzato andiamo a letto amore mio?"

S: "certo amore mio bellissimo, dormiamo tutto il pomeriggio e quando ci svegliamo andiamo in piscina!!"

Così fecero, pranzarono e andarono nella loro stanza, coricandosi uno tra le braccia dell'altro.
Manuel era talmente stanco che si addormentò subito.
Verso le 17 si svegliarono entrambi e decisero di andare a fare alcuni tuffi in piscina.
Ma andarono soltanto loro due, senza chiamare nessuno dei loro amici/e.

Manuel era in apprensione, sperava che il compito fosse andato bene, così da non avere il debito in matematica.
Era dispiaciuto più per Simone che aveva speso tanto tempo ad insegnare e cercare di fargli capire tutto lo svolgimento degli esercizi, che per se stesso. Avrebbe voluto che il suo amore fosse fiero di lui, anche se Simone lo era sempre, perché sapeva che si era impegnato al massimo delle forze......


MOMENTI - Simone e Manuel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora