31° CAPITOLO

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Pov's Emily
"Glielo dirò stasera" disse Rose mentre eravamo sdraiate sul letto.

"Penso che sia il miglior regalo di Natale che potessi fargli" dissi io guardandola contenta.

Lei annuì senza riuscire a smettere di sorridere: "Sarà un bravo padre, di questo ne sono certa"

"Certo che lo sarà" dissi io "Ci sa fare, a modo suo"

"Tu dici che ho il rischio di trovare mio figlio su una scopa a pochi mesi?"

Io alzai le spalle divertita: "Parliamo di Sirius Black, penso che sia possibile qualsiasi cosa" risposi ridendo.

"Hai ragione" disse lei ridendo mentre teneva in braccio Emma.

La guardai, pensando a quanto tutto fosse andato come lei voleva e non potei essere più felice.

"Ma guardati" dissi "Sposata con l'uomo che ami, felice e con un bambino in arrivo...tutto questo nel giro di un anno"

"Penso di essere la donna più felice di tutta la Terra" disse lei guardandomi "non mi sarei aspettata mai tutto questo"

"E te lo meriti tutto questo" sottolineai.

"E tu?" mi chiese poi improvvisamente e io la guardai confusa.

"Io,cosa?"

Lei sospirò e si mise seduta,obbligandomi a fare lo stesso per guardarla negli occhi.

Speravo di non fare questo discorso: non perché avessi qualcosa da nascondere,lei sapeva tutto.

Quello che non sapeva era che la invidiavo un po' perché era riuscita in tutto quello che aveva desiderato ed io ero ancora in bilico,ma determinata questa volta a tenermi stretta quello che volevo.

"Meriti tutto questo anche tu" cominciò

"Non conosco una persona che meriti questa felicità più di te: guarda tutto quello che hai passato in questi anni e tutti i sogni che volevi realizzare da ragazza. Non pensi sia il caso di farli avverare?"

"Rose,c'eri anche tu con me: sai gli sbagli che ho fatto e come sono andate le cose.
Sembra che si stia risolvendo adesso,ma devo andarci con calma o va tutto in fumo"

"Oh,al diavolo gli sbagli. Sei umana come tutti gli altri. Quanti errori hanno fatto loro? E quanti ne hai fatti tu? Emily io voglio che tu sia felice e che provi quello che sto provando anch'io"

"Lo so,lo so, ma lui non ha memoria, mio padre non ha preso bene il fatto che con Charlie non sia andata come sperava: la vedeva come un'opportunità per me di dimenticare Severus e ci ho provato anch'io. Ma qual è stato l'esito? Ho ferito Charlie e me stessa perché il mio cuore, anche se contro il mio volere,era già impegnato. Avrei potuto obliviarlo,la mia mente avrebbe potuto dimenticarlo facilmente così come lui ha fatto con me, ma il mio cuore no. E so, infondo, che neanche il suo mi ha dimenticato"

"E hai preso in considerazione il fatto che la memoria non possa tornare?"

"Si, ci ho pensato" dissi e sospirai "in tal caso, creerò dei nuovi ricordi. Fidati Rose,non ho voglia di perderlo di nuovo"

Lei mi sorrise con complicità: "Sei innamorata fino all'ultima fibra del tuo essere"

Sentii le guance diventare rosse,ma non potevo darle torto: amavo quell'uomo più della mia stessa vita.

"E anche lui lo è, deve solo riaccettarlo"

"Come fai ad esserne così sicura?" chiesi guardandola spostandomi i capelli dietro le orecchie.

"Lo ha dimostrato quella sera,quando sei andata da lui e ti ha chiesto di restare, quando ti ha portato in infermeria e quando ti ha giurato che ti avrebbe riconquistato. Ma soprattutto con lo sguardo: lui non lo vede probabilmente e forse non lo noti neanche tu, ma ti guarda come se fossi la cosa più preziosa che gli sia capitata perché lo rendi migliore"

A quelle parole non riuscì a non regolarizzare il mio battito cardiaco e mi posai una mano sul cuore.

"Ti prego, non voglio piangere ancora...né tanto meno illudermi. Voglio aspettare e vedere come vadano le cose"

"Fai come vuoi,ma te l'ho detto e lo hai detto anche tu: il suo cuore ti ricorda. Fra poco vi ritroverete sposati e tu sarai sua moglie"

Sarebbe stato un sogno che diventava realtà:diventare sua moglie.

Era tutto quello che volevo.

"È quello che mi auguro" sussurrai come se volessi che nessuno sentisse guardandola speranzosa

"Sarà così e avrai anche tutti i figli che hai sempre voluto: Molly potrà solamente mettersi da parte" mi disse ridendo e io sorrisi divertita scuotendo la testa.

Fin da piccola avevo sognato una grande famiglia e diventare madre era la prima cosa che volevo. Ricordavo perfettamente quando a 5 anni mio padre,o meglio mio zio, mi chiese cosa volessi fare e io,senza alcun dubbio mentre giocavo con la mia bambola, risposi che volevo fare la mamma.

Ed infatti avevo una certa affinità con i bambini,non che mi vantassi di quello.
Ma avevo un dubbio costante,anzi forse era più una certezza: non sarei diventata mamma se lo avessi sposato.

"Emily.." mi scosse la spalla Rose e mi ripresi dai miei pensieri,guardandola confusa.

"Scusami...pensavo" dissi io scuotendo la testa e lei mi scrutò,prima di dire:

"Sputa il rospo" disse a brucia pelo e io tentennai,ma poi mi arresi.

"Non diventerò mamma,Rose"

"Cosa? Perché mai dici una scemenza simile?"

"Sii oggettiva: pensi che uno come lui,che ha sempre chiamato mio fratello o tutti i bambini 'marmocchi' o 'mocciosi' possa volerne? O anche dopo quello che ha passato in famiglia, pensi che si senta in grado di essere padre o che lo voglia diventare?" spiegai io sentendo come se stessi facendo piangere la me di 5 anni internamente.

"Ma non c'entra...Emily, magari ha solo bisogno di te...non puoi saperlo se non ci provi...glielo hai almeno chiesto?"

"Ma posso chiedergli se vuole diventare padre quando ancora non sappiamo neanche cosa siamo?"

"Ma ti ama,Emily, se lo sapesse...io sono sicura che non vorrebbe che tu rinunciassi a questo"

"No, se lo sapesse si sentirebbe solamente in colpa"

"Non dire così...è un argomento delicato e tu non puoi prendere questa decisione non sapendo cosa ne pensa lui"

"Si, così cosa succederebbe? Si potrebbe sentire obbligato nei miei confronti a darmi un figlio e io non voglio che si senta obbligato. Se lui non vuole,non lo costringerò. Mi basterà lui"

"Ti stai concentrando sul lato negativo,se magari volesse? Se volesse una famiglia con te? Non ci hai pensato?"

"Per illudermi se poi la risposta sarebbe no?"

Dalle sue labbra uscì solamente un verso di frustrazione e non ebbe il tempo di rispondere perché si sentì bussare alla porta e si affacciò mio padre.

"Scusate l'interruzione,ma tra poco arrivano gli ospiti e necessitano della mani in più"

"Stiamo arrivando,papà " dissi io sorridendogli e lui annuì: "preparatevi e scendete" aggiunse per poi chiudere la porta.

Mi alzai e feci segno di stare in silenzio a Rose:

"L'argomento rimane chiuso qui" precisai e lei scosse la testa, arresa.

Light On Truth 3: ɪʟ ʀɪᴛᴏʀɴᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ᴠᴇʀɪᴛÀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora