16° CAPITOLO

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Pov's Severus

 "Signor Preside! Signor Preside!" sentii una voce strillare non appena misi piede fuori dal mio studio quella mattina. 

Era la bibliotecaria: Madame Pince. 

"Oh Signor Preside non ha idea...- prese fiato mentre si sistemava gli occhiali sul naso - una cosa gravissima...- stavolta si portò una mano sul cuore- che sia benedetto Merlino..."

"Mi vuole dire cosa è accaduto o vuole continuare a blaterare frasi senza senso tutta la giornata?" dissi inarcando un sopracciglio non comprendendo la sua preoccupazione. 

Si raddrizzò e si ricompose, inforcando gli occhiali sul naso, poi mi guardò:

"I libri sono stati spostati: alcuni sono in reparti totalmente opposti al contenuto di cui trattano o persino nella sezione proibita." 

"E questa sarebbe la gravissima situazione? Basterà risalire ai primi studenti che sono entrati in Biblioteca, Madame Pince" dissi scettico. 

Parve offesa dalla mia risposta e, soprattutto, indignata. 

"Signor Preside è questo il problema: quei pochi studenti che sono entrati , hanno preso i libri e li hanno con sè per leggerli. Ho segnato tutti i loro nomi e le posso assicurare che nessuno ha preso libri dalla sezione proibita, ovviamente, e da altre categorie come le streghe d'Egitto o la magia ai tempi di Cleopatra" 

Quel particolare mi fece pensare: possibile che la Oldman fosse entrata ad Hogwarts?
No, non poteva assolutamente, la barriera e i cancelli erano impenetrabili dall'esterno. Chi altro avrebbe potuto..

"Lupin..." sussurrai. 

Come avevo fatto a non capirlo prima? Era pure venuta qui con la scusa della pozione per il padre. 

Quella donna è inarrestabile. 

"Come scusi?" chiese confusa la bibliotecaria. 

"Ci penserò io, Madame Pince, i libri non verranno più spostati o...manca qualche libro?"

"No, fortunatamente"

Non aveva preso nessun libro?

Com'era possibile? 

Come poteva cercare di capire qualcosa se non si documentava? 

"D'accordo, può andare"

"la ringrazio , signor Preside" disse per poi sparire verso la sua biblioteca. 

Lupin stava indagando sulla Oldman nonostante suo padre glielo avesse vietato: non che per lei le regole fossero fisse, però da quello a non arrivare a comprendere che non è una situazione in cui può perdere il suo tempo giocando a fare l'eroina...

Cos'è questa? Preoccupazione?

Non mi preoccupo della Lupin, ma del casino che può creare se si intromette nella situazione, bastano già gli incompetenti del Ministero. 

Una parte di me, però, quella meno razionale, quella che si era lasciata cullare dai pochi ricordi dopo i molteplici bicchieri di whisky, quella parte di me che mi aveva spinto a seguirla quella sera del matrimonio di Black, quella che mi aveva spinto a non restituirle la scarpa, era preoccupata e si chiedeva cosa frullasse per la testa di quella donna impetuosa. 

Accantonai al momento quei pensieri e mi diressi a lezione.

Sembrò essere una giornata tranquilla a parte quell'episodio di quella mattina con Madame Pince fino all'ora di pranzo.

Dopo aver finito le mie due ore di Pozioni con una classe di incompetenti e indisciplinati grifondoro e tassorosso, rimasi nell'aula a sistemare i compiti consegnati dagli studenti mentre non smettevo un attimo di pensare a cosa potesse cercare Lupin.

Trovavo insensato come io non avessi ricordo di lei e, nonostante ciò, la pensavo come se fosse una cosa magnetica, naturale.

Stavo cominciando a non sopportare quell'amnesia, quel non ricordarmi nulla, quel non ricordarmi di lei.

Era come una dipendenza.

Più cercavo di starle alla larga, di non pensarla, più avevo il bisogno di ricordarla.

Che mi avesse fatto veramente così tanto bene?

Mi avesse aiutato ad uscire dal buio?

Mi avesse fatto rinascere?

Se era veramente così, allora, perché aveva deciso di andarsene?

Non ero poi così importante, dopotutto.

"Severus, finalmente ti ho trovato.."

"Sai, Minerva, hanno creato le porte per dei buoni motivi" dissi mentre mi alzavo dalla scrivania.

"So perfettamente a cosa serve una porta, Severus.."

"Ne dubito. Ora dimmi cosa ti serve"

Roteò gli occhi mentre con un colpo di bacchetta facevo sparire le scritte alla lavagna.

"Madame Pomfrey dice che ha finito alcune pozioni.."

"Esistono le scorte proprio per questo, poi mi chiedo perché sei venuta tu e non lei"

"È indaffarata in infermeria mi ha chiesto se gentilmente potessi farle questo favore"

"C'è altro?" dissi superandola mentre uscivo dalla classe.

La sentí sospirare e poi seguirmi.

"Ci sono novità per quanto riguarda il caso della Oldman?" mi chiese lei guardinga assicurandosi che non ci fosse nessuno nei paraggi ad ascoltare.

"No. Fin quando Black non capisce cosa c'è stampato sul braccio di quella menteccata. Molto difficile dato il suo grande intelletto" risposi sarcastico mentre salivamo le scale.

"Ah Severus...- sospirò - si sa qualcosa, invece, dal Ministero?"

"Quello è il reparto di Potter, perciò deduco sia la persona sbagliata a cui chiedere informazioni, Minerva."

"Beh sta cercando te, mica Harry o qualcun altro dell'Ordine."

"E io non mi farò trovare impreparato quando mi troverà. Con o senza l'Ordine"

"Pensi di affrontare, di nuovo, tutto da solo? Severus ti sei giocato la memoria un anno fa..."

"Perché un anno fa avevo abbassato la guardia, ora l'unica cosa che mi preoccupa è buttarla dentro una cella ad Azkaban"

"Un anno fa hai preferito non farti aiutare"

"Minerva non hai qualche pettegolezzo da scambiare con Albus?"

"No, purtroppo per te"

Quella donna era la determinazione fatta persona.

Stavamo per entrare in Sala Grande quando vidimo arrivare la combriccola di Potter insieme agli Auror del Ministero.

C'era qualcosa che non andava sicuramente.

Le loro facce non erano delle migliori, non che ne avessero mai avute di migliori.

"Professoressa, Preside.." disse il Prescelto fissando lo sguardo su di me.

Era passato dall'essere un ragazzino al Capo del Dipartimento Auror.

Tutta fortuna quella che ha avuto, anche se, non mancava di una briciola di talento.

"Harry...signori...che succede?" chiese Minerva cominciando a drizzare il pelo come un gatto che fiutava il pericolo.

Io rimasi impassibile fissandoli limitandomi ad un cenno del capo.

"È stata avvistata" disse e non c'era bisogno neanche di specificare chi fosse stata avvistata.

"Dove." dissi solamente restando il più neutrale possibile.

"A Nocturn Alley"

Light On Truth 3: ɪʟ ʀɪᴛᴏʀɴᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ᴠᴇʀɪᴛÀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora