Pov's Severus
"Volevo che la passassi diversamente questa serata, quindi mi sono fatta aiutare da tua madre"
"Perché non me lo hai chiesto direttamente tu?"
"Perché non sarebbe più stata una sorpresa"
Scossi la testa camminando al suo fianco mentre i nostri passi rimbombavano nell'aria.
"E dove stiamo andando esattamente?"
"Lo scoprirai"
"Detesto queste cose"
"Si,lo so" rispose lei divertita e io la guardai male: "Sei.."
"Spiritosa? Si,lo so"
"No,petulante" puntualizzai e guardai il suo viso dipingersi di un espressione fintamente offesa o almeno per quello che si poteva vedere: aveva il cappotto chiuso fino al mento per ripararsi dal freddo.
"Ma mi dirai mai qualcosa di carino?" chiese scuotendo la testa divertita, con le guance arrossate dal freddo,ma al tempo stesso da un lieve imbarazzo.
La guardai e prima che potessi solo pensare,le mie labbra si mossero: "Sei stupenda" mormorai.
Si voltò di scatto, con uno sguardo che brillava di molte cose non dette e del quale fui destabilizzato per qualche secondo.
Le sue labbra carnose si incurvarono in un sorriso a trentadue denti mentre le mie parole le risuonavano nella mente come una melodia. Dopo distolse lo sguardo e si fermò difronte un ristorante babbano, illuminato da molte luci e dalle cui vetrate potevo ben notare i tavoli pieni di gente.
"Siamo arrivati" disse guardando l'insegna e fece qualche passo verso l'entrata,ma quando si accorse che ero rimasto fermo, si voltò puntando gli occhi interrogativi su di me.
Non sapevo cosa fosse successo,ma non riuscivo a muovermi.
Sentivo qualcosa bloccarmi le gambe.
Un presentimento,forse.
Stava andando tutto così bene che non poteva durare a lungo.
Sarebbe successo qualcosa.
Tutto sarebbe andato in fumo.
Quella piccola luce sarebbe scomparsa,inghiottita dal buio che mi circondava.
"Severus"
Notai che tendeva la sua mano verso di me, in attesa che io la prendessi, ma il suo sguardo era puntato nel mio,non più interrogativo,ma...consapevole.
"Sii te stesso, questa sera. Abbandona le maschere...segui me"
Quelle parole mi colpirono in pieno ed io esitai, ma poi allungai una mano e strinsi la sua nella mia.
Era morbida,molto più piccola della mia,ma aveva una presa salda strinse la mia mano con decisione.
Si voltò ed io la seguii all'interno di quel ristorante.
Era molto semplice,niente di troppo eccessivo, ma nella sua semplicità era abbastanza elegante come dimostrava il suo interno.
Aveva prenotato un tavolo,in disparte e più lontano da tutto il resto, davanti alla vetrata da cui si poteva scorgere una parte di Londra illuminata nel buio.
Al centro del tavolo stavano tre candele e qualche fiore finto: l'aiutai a togliere il cappotto per poi appoggiarglielo allo schienale della sedia,che spostai per darle modo di sedersi.
Mi ringraziò e mi andai a sedere di fronte a lei,appoggiando il cappotto alla sedia.
"Che ne pensi?" mi chiese mentre si sistemava il tovagliolo sulle gambe.
STAI LEGGENDO
Light On Truth 3: ɪʟ ʀɪᴛᴏʀɴᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ᴠᴇʀɪᴛÀ
FanficÈ passato un anno da quando è cambiato tutto. Da quando la storia è cambiata ed è finita. Ognuno ha intrapreso la propria strada. Lasciandosi indietro dolori e sofferenze. Oramai tutto è solo un ricordo lontano. Ma se queste strade avessero un pun...
