36°CAPITOLO

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Song (da ascoltare mentre si legge) 👆

Pov's Severus 

Da mozzare il fiato. 

Era l'espressione più adatta che mi venne in mente per descriverla quando la vidi venire verso di me, in mezzo al bianco della neve.

Sentii il cuore battere un po' di più e ancora una volta pensai come lei, di una bellezza straordinaria, avesse scelto me. 

"Lily mi ha detto che mi stavi aspettando..." disse lei una volta arrivata davanti a me e io annuii solamente guardandola negli occhi: aveva le guance arrossate, le labbra incurvate in un sorriso e gli occhi grandi e pieni d'aspettativa.

Le accarezzai il volto, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le baciai poi la fronte in un gesto spontaneo. 

Come avrei potuto rovinarle il Natale? 

Mi staccai poco dopo e vidi che mi guardava confusa, allora le porsi la mano: "Mi devi un ballo, dopo aver ballato con tutti".

Guardò prima me e poi la mia mano, sorridendo divertita e prendendo la mia mano. 

"Non ho ballato con tutti" precisò lei mentre io la stringevo a me, portando le mani sulla schiena e le sue gliele feci allacciare intorno al collo. 

"Hai ballato con Weasley" 

"E' stato un ballo amichevole. Temeva anche che tu potessi ucciderlo per questo" 

"Ragionevole" risposi mentre con un colpo di  bacchetta feci partire la musica, guardando lei e stringendola ancora:

"Ballerai solo con me d'ora in poi". 

Percepii il brivido che le attraversò il corpo e il suo fiato bloccarsi in gola: le feci poggiare la testa sul mio petto e cominciammo a danzare.

Il suo profumo invase ogni angolo di quel giardino ed io chiusi gli occhi un istante per bearmi di quel momento: la mia mente fu percorsa da tranci di diversi ricordi e poi di quelli più recenti.

C'era lei, ovunque.

Com'era ovunque il suo profumo in quel momento. 

Le presi la mano e la feci girare per poi ristringerla a me, questa volta restando faccia a faccia: stava sorridendo ed io non potei fare lo stesso nel vederla. 

Com'era arrivata al mio cuore senza che me ne accorgessi?

Com'era riuscita a farmi credere ancora una volta nell'amore?

Non lo sapevo, ma volevo tenermela stretta: volevo guardarmi anch'io con gli occhi con cui mi guardava lei, volevo perdermi nel suo profumo, volevo vederla sorridermi in ogni momento, volevo stringerla tra le mie braccia ogni notte, baciarla e avere con lei ciò che non avevo mai potuto avere in tutta la mia vita. 

Volevo. Volevo. Volevo. 

Ma non potevo e non dovevo distruggerle i sogni che aveva coltivato per una vita intera: questo dolore non lo doveva patire.

L'avrei uccisa e avrebbe sofferto ancora di più.

E neanche lasciarla era l'opzione corretta. 

Per un attimo provai ad immaginare un matrimonio e dei bambini con lei, una nostra possibile vita insieme, ma l'idea sparì così come la pensai perché la figura di quello che era stato mio padre mi perseguitò.

Se fossi diventato come lui e avessi fatto del male, non solo a dei bambini innocenti, ma a lei, non me lo sarei perdonato. 

La strinsi più forte istintivamente a me e le feci fare un'ultima giravolta: la osservai girare e pensai che ero proprio in un bel guaio. 

Light On Truth 3: ɪʟ ʀɪᴛᴏʀɴᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ᴠᴇʀɪᴛÀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora