35°CAPITOLO

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Pov's Emily

Non avrei mai adorato la professoressa McGranitt tanto quanto quel giorno: il suo tempismo era stato perfetto.

Non so cosa sarebbe successo se lui se ne fosse andato proprio giorno della Vigilia. Sorrisi leggermente portando una mano sulla collana, che tenevo sotto al maglione per evitare di destare sospetti. 

Lui era lì e anche se avevamo deciso di restare 'separati', qualche mormorio c'era stato all'inizio, ma poi tutto era morto lì ed eravamo andati avanti con la festa.

Ovviamente, era rimasto in disparte e con il completo nero che portava si mimetizzava, ma nulla a cui tutti non fossimo già abituati.

Avevo notato con la coda dell'occhio che stava parlando con Lily, poi mi distrassi perché si avvicinarono i gemelli e dopo fui costretta a far ballare mio fratello. 

"Scusa Teddy, posso rubarti tua sorella per ballare?" chiese Charlie sorridendo avvicinandosi a noi e io mi fermai voltandomi a guardarlo mentre Teddy annuiva correndo via. 

"Vuoi ballare?" chiesi io divertita sentendo che il sottofondo musicale non era dei migliori e lui rise scuotendo la testa. 

"No, no, ma magari un valzer dopo me lo concedi o devo rischiare di perdere la pelle perchè la tua guardia del corpo non mi toglie gli occhi di dosso un momento?" mi chiese abbassando man mano la voce e io diventai rossa fino alla punta dei capelli mentre ci mettevamo un po' più in disparte.  

"Sta tranquilla" aggiunse subito notando il mio sguardo e io scossi la testa dispiaciuta:

"Charlie credimi che la mia intenzione non era quella di illuderti...non lo farei mai, ma...non so come spiegartelo..."

"Emily, non hai nulla da spiegarmi. Sei innamorata e non puoi cambiarlo: mi auguro solo che ti renda felice e che tu abbia quello che meriti. Ne hai passate tante che credo sia il caso di metterci un punto e pensare un po' a te, no?" 

Lo guardai sconvolta perché non mi aspettavo una reazione del genere, temevo tutto l'opposto invece. 

"Sei una persona favolosa, Charlie. Davvero, grazie e scusami ancora" 

"Sei tra le poche donne oneste che abbia incontrato, perciò non preoccuparti" rise guardandomi e poi mi abbracciò.

Restai sorpresa, ma poi sorrisi e ricambiai l'abbraccio. 

"Spero che capisca la fortuna che ha ad averti nella sua vita e che non la sprechi: sei stata capace di sciogliere Severus Piton, renditene conto" mi sussurrò e io non potei fare a meno di ridere.  

Dopo un po' ci staccammo e ballai un valzer con lui, annotando che avrei spiegato tutto a Severus dopo che nel frattempo, dopo aver smesso di parlare con Lily, notai che era abbastanza turbato. 

Una volta finiti le danze e tutto il resto, arrivò la mezzanotte e ci scambiammo auguri e regali.

E fu proprio in quel momento che Rose diede il suo regalo a Sirius. 

"Sirius" lo chiamò per avere la sua attenzione visto che era immerso in una discussione con James e il signor Weasley riguardo i maglioni di Natale della consorte di quest'ultimo. 

"Dimmi" disse lui voltandosi verso di lei, che si alzò con una scatolina incartata per lei.

Rose lo guardò e mi gettò prima uno sguardo preoccupata, che io rassicurai con un sorriso smagliante. 

Lo zio avrebbe preso la notizia benissimo, non aveva nulla da temere.

Di questo ne ero certa perchè altrimenti lo avrei ucciso con le mie mani. 

Light On Truth 3: ɪʟ ʀɪᴛᴏʀɴᴏ ᴅᴇʟʟᴀ ᴠᴇʀɪᴛÀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora