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25. Wendy

La villa che ha scelto mio fratello è a dir poco stupenda. È a quindici minuti dal centro di Milano, immersa nel verde tanto che non sembra neanche nella stessa città grigia e cupa dove eravamo fino a poco fa.

Io e Niccolò non ci siamo ancora rivolti la parola, nemmeno quando ci siamo rivisti dopo esserci preparati ognuno nelle rispettive camere d'albergo. Anche se il mio orgoglio mi impedisce di dirlo a voce alta, devo ammettere che è davvero bellissimo. Indossa una semplice camicia bianca e un paio di pantaloni neri mentre sopra per coprirsi dal freddo pungente di dicembre ha una semplice giacca. Io invece indosso un semplice abito lungo fino alle caviglie di un verde chiaro, leggermente aderente sui fianchi e con uno spacco sulla coscia mentre ai piedi delle semplici scarpe chiuse, bianche.

Una volta fuori dall'auto telefono ad Alessio, un compagno di facoltà di Lorenzo che ho contattato tramite il profilo Instagram di mio fratello, accordandomi con lui sul luogo dell'evento e tutto ciò che c'era da sapere per realizzare questa sorpresa. Poco dopo aver chiuso la telefonata per comunicargli del nostro arrivo vedo spuntare un ragazzo abbastanza alto e dai capelli ricci con indosso una semplice camicia nera che, da quello che ho potuto vedere sui social, sembra proprio lui.

Le mie ipotesi trovano conferma quando mi saluta calorosamente con due baci sulla guancia, mentre stringe la mano a Niccolò che finora non ha ancora aperto bocca, si è solo limitato ad accendersi una sigaretta e a guardare in tralice il ragazzo di fronte a noi.

«Ciao ragazzi, è un piacere conoscervi! Lorenzo è in villa e non si aspetta assolutamente che ci siate anche voi, sarà una bella sorpresa.» esclama felice ed eccitato, neanche fosse lui a dover fare la sorpresa a mio fratello.

«Benissimo. Grazie mille Alessio, senza di te non avremmo combinato niente.» lo ringrazio, sincera. Senza di lui non avrei nemmeno ricevuto l'indirizzo della villa, perciò è in gran parte anche grazie a lui se siamo qua.

«Non c'è di che ma ti prego, chiamami Ale, che neanche mia madre mi chiama col nome intero.» dice facendoci ridere. O meglio, solo io e lui ridiamo. Niccolò se ne sta dietro di me con le mani in tasca, sguardo serio e in avanti, come fosse una guardia svizzera. La sigaretta è finita e dopo averla calpestata con il piede si è messo le mani nelle tasche, riscaldandosele.

«Dai, andiamo.» Alessio ci incita a seguirlo e così facciamo.
Arriviamo di fronte all'ingresso della villa fuori dalla quale ci sono già parecchi ragazzi a chiacchierare mentre fumano le loro iqos.

Si respira il clima tipico delle feste milanesi, e a me questo clima piace veramente poco, se non proprio per niente.
Cerco di non perdere di vista la figura di Alessio tra tutte le luci intermittenti che ci sono attorno mentre lo seguo con Niccolò al mio fianco. Non appena il ragazzo si sposta leggermente riesco a intravedere la figura di mio fratello, girato di spalle intento a conversare con dei suoi amici.

Essendo voltato non può vedermi, il che rende la sorpresa ancor più divertente. Per non so quale motivo lancio uno sguardo a Niccolò che con un mezzo sorriso e un cenno del capo mi incita ad andare da lui.
Piano piano mi avvicino alla schiena di mio fratello per poi bussare con un dito sulla sua spalla.
Non appena si gira la sua espressione è indecifrabile. Non sembra capire assolutamente niente, è a dir poco sconcertato ma non può trattenere l'enorme sorriso che compare sul suo volto prima di stringermi forte tra le sue braccia, che da sempre sono casa mia.

«Ma tu sei pazza! Come fai ad essere qui?» domanda una volta sciolto l'abbraccio, durato qualche minuto.

«Sorpresa!» esclamo allargando le braccia. «È tutto merito suo, senza di lui non potrei essere qui.» dico poi voltandomi verso Niccolò, rimasto in disparte. È stato lui ad offrirsi di accompagnarmi, senza di lui non sarei mai potuta essere qui, così come non avrei mai fatto tante delle cose che ho fatto in quest'ultimo periodo. È come se per un momento avessi dimenticato l'accaduto di poco fa, sorridendo come un ebete al ragazzo di fronte a me.

Piccola Stella | UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora