33. Io vengo
È da tutto il giorno che smettere di sorridere sembra diventato impossibile. Il ricordo della scorsa notte è ancora tremendamente vivo dentro di me e dubito di riuscire a togliermi gli occhi e le mani di Niccolò dalla testa. È stato tutto perfetto, come ho sempre desiderato. Niccolò è stato perfetto.
Grazie al suono incessante della sveglia che avevo impostato la sera ci siamo svegliati con ancora le gambe intrecciate e coperti solo dal lenzuolo. Ci siamo dati il buongiorno, seguito da innumerevoli baci e sorrisi. A malincuore però l'ho dovuto allontanare da me dato che altrimenti avremmo fatto troppo tardi e non potevo permettermi un'assenza a scuola visto che secondo i miei genitori ero da Benedetta.
Mi ha accompagnata con l'auto fino al cancello di scuola davanti al quale la mia migliore amica mi stava già aspettando con le braccia incrociate ed un sorrisetto dipinto sul volto. Un sorrisetto che si è fatto più ampio quando ha visto che io e Niccolò ci siamo salutati con un veloce bacio.
«Quindi è ufficiale.» afferma sicura la mia amica, girando la paletta all'interno del suo caffè. È ricreazione e ho pensato che non esistesse momento perfetto per raccontarle di me e Niccolò di fronte ad uno schifoso caffè delle macchinette di scuola. Anche volendo non avrei mai potuto nasconderglielo, il mio sorriso da ebete parla per me.
Alzo gli occhi, facendomi sfuggire una risatina. «No, non c'è niente di ufficiale. Anche se ieri sera gli ho detto che lo amo.»
Noto i suoi occhi spalancarsi, per poi scuotere la testa in segno negativo. «Mi dispiace amica, ma i ti amo detti prima e dopo fatto l'amore non valgono, c'è troppa eccitazione in corpo.» inizio a ridere. Com'è che questa cosa la sanno tutti tranne me? Qualcuno poteva informarmi prima, no? «Che c'è?» domanda guardandosi intorno, cercando capire il perché della mia reazione.
«Me l'ha detto anche Niccolò.» entrambe scoppiamo a ridere prima di essere interrotte da una voce alquanto indesiderata.
«Buongiorno ragazze!» esclama sorridente Alessia avvicinandosi a noi due. Rivolgo un veloce sguardo a Benedetta che scopro già a fissarmi, con un'aria stranita. Ormai i rapporti con Alessia e Lucrezia si sono sbriciolati, nemmeno usciamo più insieme nel fine settimana. Niente di personale, è semplicemente andata da sé, senza discussioni o altro. E sinceramente penso che sia meglio così, non aveva senso continuare un amicizia basata solo su bugie e false dimostrazioni di bene.
«Ludo ti ho vista questa mattina, cosa aspettavi a dirci di esserti fidanzata?» urla con voce strillante, iniziando a saltellare. Sbianco, rivolgendo a Benedetta uno sguardo d'aiuto ma la trovo nella mia stessa situazione. Ci ha colte decisamente impreparate.
«Non mi sono fidanzata.» dico fredda con l'intento di placare il suo entusiasmo. Che poi, entusiasta di cosa? A malapena ci parliamo ed ora pretende di fare l'amica e sapere tutte le mie questioni private? E per la cronaca, non ho fatto altro se non dirle la verità. Io e Niccolò non stiamo insieme, non abbiamo mai ufficializzato niente.
Improvvisamente un'altra persona però sembra interessata alla conversazione.
«Chi si è fidanzata?» ci mancava solo lui. Gianmarco si fa spazio nel cerchio creatosi con un sorrisetto furbo in volto e le braccia incrociate al petto. Ma perché non c'è nessuno che si fa gli affari suoi qua dentro? Perché non potevo frequentare una normalissima scuola con gente senza la puzza sotto il naso e soprattutto potendo indossare vestiti normali e non queste orrende e scomode divise? Noto Alessia vacillare non appena il ragazzo prende posto di fianco a lei. Gli rivolge un sorriso con tanto di occhi a cuoricino, le manca solo la bava alla bocca.
«Ludovica! Questa mattina l'ho vista col suo ragazzo.» annuncia felice, mentre io in questo momento vorrei solo strozzarla. Non aspettava altro, vedere Gianmarco rassegnato e buttarsi su di lui convinta di avere una chance. Purtroppo però lui è l'ultima persona che doveva saperlo. Non che mi interessi Gianmarco, ma ci metterebbe un secondo a dirlo a sua madre, che automaticamente lo direbbe alla mia. Inizierebbero le domande, farebbe due più due e ben presto la storia tra me e Niccolò arriverebbe al capolinea. E questo non può accadere.
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Piccola Stella | Ultimo
FanfictionLudovica de Santis ha diciannove anni e la vita che tutti desiderano: una bella casa nel quartiere più bello di Roma, una famiglia abbastanza unita e ottimi voti a scuola. Pratica danza da ormai dodici anni eppure questa sembra essere l'unico spirag...