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29. Buon compleanno Niccolò

(Leggete lo spazio autrice a fine capitolo, è importante!)

«Dove andiamo?» domando felice dopo averlo salutato e dopo essermi allacciata la cintura di sicurezza. È passata una settimana dalla notte che io e Niccolò abbiamo trascorso insieme, una settimana che le cose sembrano andare per il verso giusto. Ci vediamo spesso, il pomeriggio a volte quando non ho danza e non c'è molto da studiare, andiamo a fare un giro per Roma oppure dopo scuola passa a prendermi lui, com'è successo oggi.

«Sorpresa.» dice misterioso mentre guida, cullato dalle note di Tiziano Ferro con la sua Sere Nere in riproduzione su radio Italia, uno dei miei artisti preferiti in assoluto dopo Niccolò, ma questo è bene che non lo sappia. Purtroppo il pronostico di Benedetta non si è avverato. Quel giorno di una settimana fa, appena dopo la notte trascorsa insieme, non mi ha baciata come sosteneva la mia amica, abbiamo solo parlato davanti ad una cioccolata calda in un bar della capitale appena fuori dal centro.

Quando arriviamo a destinazione l'orologio sul display dell'auto di Niccolò segna le tre meno venti. Prima di arrivare qua ci siamo fermati in una pizzeria al taglio per pranzare visto che essendo appena uscita da scuola ero a digiuno e Niccolò è stato tanto gentile da aspettarmi così da poter pranzare insieme. Abbiamo preso un paio di pezzi di pizza e li abbiamo mangiati su una panchina, inutile dire che mi sono sbrodolata tutto quanto addosso peggio dei bambini, sotto alle risate di Niccolò che non riusciva a trattenere nonostante più volte lo incenerissi con lo sguardo. Una volta pulita abbiamo ripreso la guida e siamo giunti nella zona che presumo essere quella di San Basilio, la riconosco dalla prima volta in cui mi ci ha portata per conoscere Adriano. Ci fermiamo nello stesso parcheggio della scorsa volta, quando mi ha spiegato quanto fosse legato a questo specifico punto del quartiere. Niccolò spenge l'auto e guarda felice fuori dal finestrino. In lontananza c'è un gruppo di ragazzi intenti a chiacchierare tra loro poggiati chi sul marciapiede a bere una birra, chi poggiato al cofano di una macchina intento a fumare una sigaretta. Sono in tutto cinque, e sembrano davvero felici.

Niccolò sospira senza smettere di sorridere, fiero. «Questo come già sai è il parchetto, e quelli sono gli amici miei. Finalmente li conosci.» mi congelo sul posto. Ora tutto si spiega, il parchetto che canta nelle sue canzoni, i suoi amici da sempre, il loro posto. Quelli sono gli amici di Niccolò, ed io sono tremendamente spaventata.

«Non penso sia il caso, Nic.» dico facendolo immediatamente voltare verso di me. Non è più confuso, sa perché io voglio mantenermi a distanza, gliel'ho spiegato la scorsa volta quando mi voleva far conoscere Adriano, e questo pare essere un perfetto deja vu di quel pomeriggio. «Tu vai, io ti aspetto qua.» chi sono io, come mi presenterà? Come la sua "amica" che ha quasi baciato la notte e con cui ha dormito insieme, abbracciato? Se questo si chiama essere amici abbiamo un concetto del termine assai diverso. E poi ho sempre la stessa paura, quella di essere giudicata sin da subito per il quartiere in cui sono nata, e questa paura nessuno me la toglierà mai. Ora però non ho più il problema della divisa, almeno quello sono riuscita a risolverlo. Ogni giorno infatti metto dentro allo zaino una maglietta e un paio di pantaloni così, nell'eventualità ci sia Niccolò a prendermi, entro nel bagno di un locale per cambiarmi così da non dover uscire con quell'odiosa divisa che mi ricorda ogni istante il fatto che frequenti una stupida scuola privata.

Lui in risposta mi sorride, togliendosi gli occhiali per avvicinarsi a me. «Stellì, stai facendo la stessa storia che hai fatto con Adriano la scorsa volta.» mi sorride, alla fine con Adriano era andata bene, moglio meglio di quello che mi aspettassi. «Non mi sembra che sia andata male, no? Sono sicuro che anche questa volta andrà bene, loro sono una parte importante della mia vita e ci tengo che tu li conosca. E poi c'è anche Adri, vi conoscete già.» il cuore mi batte forte, è bello che lui ci tenga così tanto a farmi conoscere delle persone ritiene tanto importanti, significa che mi sta pian piano permette di entrare nella sua vita.

Piccola Stella | UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora