Epilogo II

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Febbraio 2019

«Mi stai dicendo che non ti piacerebbe avere una casa tutta per noi in cui crescere i nostri bambini?»

Tredici anni dopo
2032

«Da grande voglio diventare una ballerina come la mamma!» esclama la piccola Stella, indicando la grande foto a parete che raffigura l'immagine di Ludovica in uno dei suoi passi di danza, la prima volta che si è esibita all'Opéra.

Il primo bambino all'interno della loro gruppata è stato Davide, il figlio di Benedetta e Tiziano, nato in un giorno afoso di metà luglio. Un anno dopo, a settembre è nata Stella, la figlia di Ludovica e Niccolò. Già, hanno deciso di chiamarla Stella senza troppi ripensamenti, lo hanno scelto insieme. Stella come la prima canzone che Niccolò ha dedicato alla sua ragazza, a quindici anni, Stella come la prima cosa che ha pensato quando ha guardato per la prima volta Ludovica negli occhi. Lei è stata la prima femminuccia e in quanto tale, oltre all'amore incondizionato ricevuto dal padre che non sperava in nient'altro se non di appendere un fiocco rosa alla porta di casa e del suo studio, ne ha ricevuto altrettanto da tutti i suoi zii, che l'hanno accolta a braccia aperte. La prima principessina da viziare, la prima donna di cui Ludovica non sarebbe mai stata gelosa nel vederla dormire abbracciata al suo ragazzo.

Con Stella hanno sperimentato com'è essere genitori, lo hanno finalmente provato sulla loro pelle ed hanno constatato che non fosse per niente facile, anzi. Dopo aver ripreso i ritmi lavorativi che aveva lasciato nel tempo della gravidanza, Ludovica si era subito ritrovata in giro nei teatri d'Italia. Era costretta a stare lontano da casa nei mesi di ottobre e novembre a causa della tournée, ormai era diventata una ballerina importante, fondamentale dentro il corpo ma fortunatamente avevano compreso la delicatezza della situazione e per questo le tappe fuori dalla penisola erano pochissime, tre o quattro, a differenza delle venti che erano state previste inizialmente. Ludovica era cosciente di non poter reggere quel ritmo, sapeva che non avrebbe mai sopportato un tour all'estero. Poi arrivava dicembre, le feste natalizie e tutto finiva. La tournée giungeva al termine e Ludovica era libera di trascorrere quanto più tempo poteva con la sua famiglia. Stella cresceva, la portavano al parco, a cena fuori, a casa delle amichette conosciute all'asilo, si comportavano da famiglia normale. Poi arrivava l'estate ed era il turno di Niccolò. Verso la fine di giugno e gli inizi di luglio partiva alla volta del tour in tutta Italia e a rimanere a casa con Stella era Ludovica. Non erano mai sole, Benedetta la raggiungeva insieme a Davide e trascorrevano interi pomeriggi insieme. Tante volte hanno fantasticato su un possibile innamoramento tra i due bambini ed un futuro da parenti. Ma ogni volta che il discorso saltava fuori Niccolò cercava in ogni modo di sviarlo, il pensiero della sua Stella fidanzata già lo mandava fuori di testa, ed aveva solo pochi anni. Niccolò portava sempre Stella a vedere la madre ballare, ogni qualvolta fosse possibile, così come Ludovica la portava sempre ad un concerto di suo padre, a cui si divertiva ben più che ad un suo spettacolo. Stella ama sentire sua padre cantare, ama le canzoni vecchie che ha scritto per la mamma, ama le canzoni in cui parla degli zii e quelle che non sono ancora uscite ma che fa sentire solamente a lei e a nessun altro.

Tra Niccolò e Ludovica invece procede a meraviglia. Sono l'uno l'ancora dell'altro. L'uno la stella dell'altro. Sapevano che non sarebbe stata facile, che ci sarebbero stati momenti in cui si sarebbero dovuti separare a causa dei loro lavori. Erano coscienti di tutto ciò ma quando, quel giorno freddo di dicembre, sul dispositivo erano comparse due linee blu avevano provato un'emozione talmente forte che non se la erano sentita di non accettarla. Stella è stata inaspettata, la paura che provavano al pensiero di diventare genitori era proporzionale alla gioia nell'immaginare una bambina tutta loro, frutto del loro amore. Si erano abbracciati, baciati, avevano pianto e si erano presi per mano. Niccolò era nel fiore della sua carriera, con tutta l'Italia ai suoi piedi che faceva a gara per acquistare i biglietti degli stadi. Ludovica era una delle ballerine più promettenti d'Italia, passava da un teatro ad un altro lasciando tutti a bocca aperta per la sua bravura, interpretando ruoli alle volte anche molto complessi. Come sarebbe andata?
Quando poi a settembre hanno visto quegli occhietti marroni come i loro guardarli per la prima volta, ogni paura è scomparsa. Era la loro bambina, e portava il nome di una delle canzoni di suo padre. Era frutto del loro amore, e finché ci sarebbe stato amore niente avrebbe fatto paura.

Piccola Stella | UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora