Ayden
Le porte scorrevoli si aprono lasciandomi entrare e all'improvviso il freddo m'investe: fortuna che ho portato la felpa con me. La indosso mentre tengo il carrello con una mano sola, riprendo poi il controllo e tiro fuori il cellulare aprendo le note: la lista della spesa è abbastanza lunga.
Mi avvicino agli scaffali adibiti per la colazione, sto per prendere un pacco di cereali quando qualcosa cattura la mia attenzione: una ragazza a qualche metro da me cerca di allungarsi per prendere qualcosa in alto, non ci riesce e qualcuno arriva subito in suo soccorso: un ragazzo, molto più alto di lei di diversi centimetri, l'aiuta per poi abbracciarla da dietro e baciarle il collo, causandole un sorriso non indifferente. Un groppo notevole, difficile da mandare giù, mi si forma in gola: devo allontanarmi da qui. Prendo il carrello e imbocco una corsia a caso.
Riesco a finire di fare la spesa evitando accuratamente di imbattermi in altre coppiette: non so perché ma mi causano una strana reazione. Pago alla cassa, recupero le mie buste e mi avvio nel parcheggio. Apro il cofano.
<< Ayden? >>
Per un attimo temo di voltarmi e scoprire chi sia, ma per istinto lo faccio ugualmente: Trent, con un paio di buste in mano, mi sorride e non so perché ma non riesco a ricambiare quel sorriso. Sembra capire che c'è qualcosa che non va.
<< Ayden, tutto ok? >>
<< si, io...>>
Recupero una busta dal carrello e di colpo la sento leggera. Il mio sguardo cade in basso dove il contenuto della busta si è riversato sull'asfalto: per fortuna non c'era niente di fragile. Prima che possa fare qualcosa Trent mi raggiunge con un solo passo, iniziando a recuperare le cose sparse ai miei piedi. Lo imito
<< lascia, ci penso io >>
<< figurati, non è un problema >>
e all'improvviso un odio ingiustificato nei suoi confronti esplode dentro di me: odio il fatto che continui a toccare le mie cose, che mi sorride, che mi stia sempre addosso.
<< Trent lascia, ho detto che ci penso io! >>
ribatto con un tono leggermente più duro
Recupero le ultime cose e ci alziamo all'unisono
<< Ayden, che succede? >> chiede poggiando una mano sulla mia spalla. La scrollo via
<< smettila di fare così >>
lui si acciglia
<< così come? >>
<< così...gentile, disponibile e adesso appiccicoso, invadente...che c'è, adesso che ho chiuso con Weid pensi di avere una possibilità con me? >>
sgrano gli occhi: l'ho detto davvero? E poi perché l'ho fatto? Trent non merita di certo questa cattiveria da parte mia
<< io...mi dispiace, stai bene? >>
<< oh per favore, non fingere che tu non lo sapessi ma d'altronde non aspettavi altro, vero? >>
<< non ne avevo la certezza ma dopo l'ultima volta al locale, quando l'ho nominato, dalla tua reazione e quella dei tuoi amici ho capito che qualcosa non andava... >>
<< sarai felice adesso, vero? Puoi fare la tua mossa >>
<< la mia mossa? Ayden io... >>
<< non fingere che non ti piaccia, che non provi qualcosa per me o cazzate del genere >>
Trent arrossisce un po' ma non capisco se sia per la rabbia o perché abbia ragione riguardo i suoi sentimenti per me.
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Say yes to me
RomanceSequel di Lasciati amare Sconvolta dalla scoperta di un terribile segreto e dalle sue tragiche conseguenze, Ayden, incapace di stare accanto all'unico uomo che abbia mai amato, mette fine alla loro storia. Weid, erede di una colpa che non gli appart...