3. Does it feel the same when she calls your name?

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Ayden

Le porte scorrevoli si aprono lasciandomi entrare e all'improvviso il freddo m'investe: fortuna che ho portato la felpa con me. La indosso mentre tengo il carrello con una mano sola, riprendo poi il controllo e tiro fuori il cellulare aprendo le note: la lista della spesa è abbastanza lunga.

Mi avvicino agli scaffali adibiti per la colazione, sto per prendere un pacco di cereali quando qualcosa cattura la mia attenzione: una ragazza a qualche metro da me cerca di allungarsi per prendere qualcosa in alto, non ci riesce e qualcuno arriva subito in suo soccorso: un ragazzo, molto più alto di lei di diversi centimetri, l'aiuta per poi abbracciarla da dietro e baciarle il collo, causandole un sorriso non indifferente. Un groppo notevole, difficile da mandare giù, mi si forma in gola: devo allontanarmi da qui. Prendo il carrello e imbocco una corsia a caso.

Riesco a finire di fare la spesa evitando accuratamente di imbattermi in altre coppiette: non so perché ma mi causano una strana reazione. Pago alla cassa, recupero le mie buste e mi avvio nel parcheggio. Apro il cofano.

<< Ayden? >>

Per un attimo temo di voltarmi e scoprire chi sia, ma per istinto lo faccio ugualmente: Trent, con un paio di buste in mano, mi sorride e non so perché ma non riesco a ricambiare quel sorriso. Sembra capire che c'è qualcosa che non va.

<< Ayden, tutto ok? >>

<< si, io...>>

Recupero una busta dal carrello e di colpo la sento leggera. Il mio sguardo cade in basso dove il contenuto della busta si è riversato sull'asfalto: per fortuna non c'era niente di fragile. Prima che possa fare qualcosa Trent mi raggiunge con un solo passo, iniziando a recuperare le cose sparse ai miei piedi. Lo imito

<< lascia, ci penso io >>

<< figurati, non è un problema >>

e all'improvviso un odio ingiustificato nei suoi confronti esplode dentro di me: odio il fatto che continui a toccare le mie cose, che mi sorride, che mi stia sempre addosso.

<< Trent lascia, ho detto che ci penso io! >>

ribatto con un tono leggermente più duro

Recupero le ultime cose e ci alziamo all'unisono

<< Ayden, che succede? >> chiede poggiando una mano sulla mia spalla. La scrollo via

<< smettila di fare così >>

lui si acciglia

<< così come? >>

<< così...gentile, disponibile e adesso appiccicoso, invadente...che c'è, adesso che ho chiuso con Weid pensi di avere una possibilità con me? >>

sgrano gli occhi: l'ho detto davvero? E poi perché l'ho fatto? Trent non merita di certo questa cattiveria da parte mia

<< io...mi dispiace, stai bene? >>

<< oh per favore, non fingere che tu non lo sapessi ma d'altronde non aspettavi altro, vero? >>

<< non ne avevo la certezza ma dopo l'ultima volta al locale, quando l'ho nominato, dalla tua reazione e quella dei tuoi amici ho capito che qualcosa non andava... >>

<< sarai felice adesso, vero? Puoi fare la tua mossa >>

<< la mia mossa? Ayden io... >>

<< non fingere che non ti piaccia, che non provi qualcosa per me o cazzate del genere >>

Trent arrossisce un po' ma non capisco se sia per la rabbia o perché abbia ragione riguardo i suoi sentimenti per me.

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