45. Hopelessy devoted to you

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Ayden

Trascorriamo l'ora successiva a passeggiare, mano nella mano, lungo le strade della città, finché non giungiamo al parco, dove abbiamo cenato più volte. Occupiamo una panchina e restiamo in silenzio, per fortuna non quello carico d'imbarazzo.
Alzo il capo al cielo, chiudendo gli occhi e lasciandomi carezzare dalla fresca brezza serale. Socchiudo gli occhi: le stelle si vedono a malapena. Abbasso il capo, tornando ad osservare il parco: la nostra panchina è nella semioscurità ma riesco comunque a percepire lo sguardo di Trent addosso.
Mi volto a guardarlo

<< tutto bene? >>

<< s-si >>

Distoglie lo sguardo in fretta, come fosse stato beccato a spiarmi. Lo fisso, studiandolo e lui fa lo stesso fermandosi sulle mie labbra.
Si allunga sulla panchina, torreggiando su di me, il suo viso a un centimetro dal mio...
Poi allunga una mano, chiudo gli occhi...

<< avevi questa tra i capelli >>

sussurra, le nostre bocche quasi si sfiorano. Porta nel mio campo visivo qualcosa di verde

<< oh... >>

deglutisco, guardando la foglia, una punta di delusione preme sulla mia lingua.
Trent si schiarisce la voce, riportando la schiena contro la panchina.
Mi sfioro le labbra con un dito mentre qualcosa mi getta ulteriormente ombra addosso

<< andiamo? >>

Trent mi porge la mano: andare dove? non lo so, ma incapace di pensare e prendere una decisione mi aggrappo a lui senza fare domande. Con la mentre altrove giungiamo nuovamente di fronte la macchina... la macchina?

<< che ci facciamo qui? >>

Trent aggrotta le sopracciglia << qui? >>

guardo il veicolo, confusa, lui segue il mio sguardo

<< oh... beh, si è fatto tardi e pensavo di portarti a casa... >>

di già? ma la serata è praticamente iniziata!

<< andiamo alla tua >>

dico di getto. Trent si blocca, irrigidendosi

<< alla mia cosa? >>

è troppo tardi per tirarsi indietro adesso. Distolgo lo sguardo, imbarazzata

<< a casa tua >>

silenzio... dopo qualche minuto prendo coraggio e lo guardo in viso: ha gli occhi sbarrati e boccheggia, come in cerca d'aria.

<< voglio dire... sono curiosa, ma non l'ho mai vista: ho sempre pensato che dormissi a lavoro >>

una risata nervosa lascia le mie labbra, come a voler stemperare la tensione. Trent si unisce a me, carico d'imbarazzo << capisco... >>

inizia a fissarmi << beh, non deve essere per forza stasera, magari sarai stanca e... >>

<< no, mi andrebbe di vederla. Adesso. >>

Say yes to meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora