Say yes to me

42. Somebody that I used to know

Ayden

<< uscite di nuovo? >>

<< si >>

<< devi dirmi qualcosa, Ayden? >>

mi sono ritrovata a dover affrontare questa conversazione una delle seguenti volte in cui sono uscita con Trent.
Mi ha fatto notare che stavamo uscendo insieme decisamente molto più di prima, oltre che per le sedute dalla dottoressa.
Gli ho spiegato che si, ci stavamo frequentando, ma senza impegno, che volevamo vedere come le cose si sarebbero evolute da sole, senza farci pressioni inutili.
Gli ho raccontato che era stata principalmente un'idea di Trent con la quale, però, mi ero trovata d'accordo sin da subito: prima di tutto eravamo buoni amici e non volevo rovinare la nostra amicizia per qualcosa che forse non avrebbe funzionato.

Lui accolse la notizia con euforia, era su di giri, come se fossi lui ad uscire con Trent.
Non si disse sorpreso dalla notizia

<< non mi sorprende che te lo abbia chiesto, povero ragazzo: è cotto di te, sono solo sorpreso che ci abbia messo così tanto... >>

La sua osservazione mi fece arrossire: così lo avevano notato tutti tranne me?

<< Jason e Kristine lo sanno? >>

<< non lo so... >> rispondo, tormentandomi le pellicine

<< ne sarebbero felici >> continua lui

sollevo un sopracciglio << felici? >>

l'angolo destro della sua bocca si solleva << hanno un debole per te, da quando ti hanno conosciuta >>

strabuzzo gli occhi << cosa?! >>

annuisce << e poi devono aver notato come ti ha sempre guardata Trent >>

<< oh... >>

sono senza parole, lo sapevano davvero tutti: sono davvero stata così cieca?

<< loro figlio è completamente assorbito da un lavoro che a loro non va proprio giù, soprattutto considerando gli ultimi sviluppi. Diciamo che sono molto contenti di vederlo spostare l'attenzione su qualcosa che non sia il lavoro e soprattutto che lo rende felice... >>

Queste parole mi scioccarono e mi diedero da pensare, qualcosa su cui riflettere...

Le crescenti uscite che seguirono misero Trent a suo agio, tanto che iniziò a prendermi la mano con naturalezza, senza farci caso.
Lo faceva per aiutarmi a scendere dalla macchina e quando mi trascinava per mostrarmi qualcosa.
Poi iniziò a non lasciarla più andare e ad accarezzarla con il pollice, distrattamente. Come sta facendo adesso, mentre passeggiamo nel parco: abbiamo scoperto che questo posto ci piace più di un ristorante.
Così, quando lavora di giorno, veniamo a cena o semplicemente a farci una passeggiata, mentre quando ha il turno di notte facciamo un salto veloce al seventies'.

<< Trent... >>

sembra assorto nei suoi pensieri: esercito maggiore forza nello stringergli la mano

<< Trent? >>

la mia voce sembra riportarlo alla realtà