18. It's now or never

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Weid

<< beh signor Weid, questa è una situazione abbastanza controversa e inusuale, come i legali dell'azienda le hanno fatto presente, visto la situazione riguardante gli eredi ancora in vita. Tuttavia non è insormontabile: posso chiederle il perché di questa decisione? >>

Dopo aver udito come il corvo si divertiva a parlare male di me alle mie spalle con mio padre, sono fuggito di casa per prendere una boccata d'aria fresca, il tutto per evitare di irrompere nello studio e prenderlo per quel suo colletto bianco e inamidato.
Ma sono state soprattutto le parole di mio padre a fermarmi, quando si scusava per il mio essere ancora "infantile" alla mia età: che abbia ragione? il solo pensiero mi ha trattenuto dall'irrompere in quella stanza e dare il "meglio" di me.
Così adesso mi ritrovo a guardare questa faccia di cazzo e reprimere la rabbia che mi sgorga da dentro, ogni qual volta mi soffermo a guardarlo davvero e prestargli attenzione.

"Devo comportarmi da adulto"

mi ripeto: il mio odio nei confronti di quest'uomo è meno importante rispetto al motivo per cui siamo qui. In questo momento lui è solo un avvocato e io il suo cliente.
Perché, perché mio padre non mi ha difeso?
È inutile, nonostante l'importanza del momento questa domanda torna a tormentarmi, prepotente.
L'unica risposta a far capolino nella mia mente è soltanto una: pensa che il suo amico cadavere abbia ragione e che, quindi, davvero non sia in grado di mandare avanti l'azienda.
Dopo tutti questi anni... se non fosse stato contento del mio lavoro avrebbe solo dovuto dirlo. Che abbia taciuto per paura di ferire i miei sentimenti? o semplicemente perché non voleva nessuno di esterno alla famiglia in azienda? o perché era troppo vecchio e stanco per occuparsi di un qualcosa di così impegnativo?

Di scatto mio padre porta lo sguardo su di me, per poi fissarlo sulle sue mani, triste. La sua reazione non passa inosservata agli occhi dell'avvoltoio che, capisce di aver toccato un tasto dolente e lo userà per bene contro di me.

Deglutisco

<< io...>>

Guardo mio padre, in cerca d'aiuto, di quel sostegno che non mi ha mai negato ma che in questo momento sembra incapace di darmi.

<< ho solo... >>

Il battito cardiaco aumenta quando la risposta, bassa e dai capelli castani, fa capolino e i ricordi legati a lei iniziano a scorrere nella mia mente come un carosello di immagini.

<< si? >>

Il vecchio corvo, un ghigno sinistro sul volto, giunge le mani ossute dinanzi a sè, convinto di avere la vittoria in pugno.

<< ho solo deciso di cambiare aria, tutto qui... >>

<< ah >>

la mia risposta non sembra destabilizzarlo, fargli perdere la sicurezza in sè.

<< e lei lascerebbe l'azienda che suo padre ha creato dalle fondamenta completamente da solo, con i suoi soli sforzi, nelle mani di un estraneo, solo perché ha deciso di "cambiare aria"? >>

il lato sinistro della bocca gli si piega leggermente all'insù, è a malapena visibile. Scommetto che l'ho notato solo io, la persona a cui è rivolto. Conto fino a dieci prima di rispondere...

Say yes to meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora