5. But I know I can't resist it

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Ayden

<< sei... disgustosa >>

rido scuotendo il capo, incredula anch'io di esserne capace e soprattutto su questo argomento.

Sto tornando a casa dopo una serata fuori passata con Julie. Dopo gli ultimi avvenimenti ci eravamo perse di vista ( ovviamente per colpa mia ) ma lei non mancava mai di farsi sentire tramite messaggi o telefonate, invitandomi spesso ad uscire anche solo per un caffè. Più volte  mi sono vista costretta a rifiutare poiché la mia mente era altrove, totalmente presa dagli ultimi eventi che a dire il vero portano il nome di una certa persona...
Negli ultimi giorni ho avuto però modo di respirare e mi sono detta perché no, così l'ho contattata: inutile dire che era al settimo cielo. Dopo qualche minuto passato a parlare con lei in un wine bar delle cose più futili, ho capito quanto mi mancasse parlare ad una persona amica: mi ha tenuta lontana dai miei pensieri per qualche ora. Mi sento così...spensierata: non smetterò mai di ringraziarla.

<< perché? E' la verità, ed era EVIDENTE! >>

sorrido << va bene, va bene, piccola pervertita >>

<< mi sembra  di aver beccato anche te ad ammirare la sua... grandezza, o sbaglio? >>

<< cosa?! >> esclamo sulla difensiva << non cercare di tirar dentro anche me in questa cosa, e per la precisione l'ho fatto dopo che TU me l'hai fatto notare...>>

Il mio sguarda vaga per un momento al di fuori dell'abitacolo: alcune gocce iniziano a cadere sul parabrezza...merda: ha iniziato a piovere! Ero sovrappensiero, coinvolta da una piacevole e genuina conversazione con un amica, senza strani pensieri a frullarmi in testa non ricordo nemmeno dopo quanto tempo, da non averlo notato. Mi sporgo sui sedili posteriori e recupero l'ombrello. Tengo il telefono in bilico, premuto tra spalla e guancia mentre chiudo l'auto e continuo ad ascoltare le idiozie di Julie, il tutto mentre reggo l'ombrello con la testa, tentando di non far cadere niente, come un equilibrista.

<< quindi stai dicendo che è colpa mia? >>

Controllo che non vengano macchine da nessuna direzione prima di attraversare.

Presa a frugare nella borsa alla ricerca senza fine delle chiavi, non rispondo subito.           Ogni volta mi riprometto di attaccarci qualcosa, qualsiasi tipo di ciondolo o portachiavi, solo per evitarmi questa seccatura ogni sera ma puntualmente me ne dimentico.

<< Ayden, ci sei? >>

Gli faccio capire che sono ancora sintonizzata

<< e poi non è colpa mia se il suo... >>

<< cazzo! >>

Impreco e indietreggio, un po' per la sorpresa, un po' per lo spavento. Una risata gracchiante a pieni polmoni giunge alle mie orecchie dall'altro capo del telefono.

<< non c'era bisogno di specificarlo! >>

puntualizza Julie, ancora scossa da una risata incontrollabile: me la immagino tenersi la pancia e asciugarsi gli angoli degli occhi.

<< Cos... >> scuoto il capo << non parlavo con te: e appena saltata la corrente nel quartiere a quanto pare...>>

Sospiro frustrata: evidentemente è diventata un abitudine quando c'è mal tempo. Non ha smesso un attimo di piovere da quando ho messo piede fuori dalla macchina  e non ho ancora trovato le chiavi: fantastico!                   In momenti come questo penso che il mio angelo custode abbia sottoscritto un abbonamento alla sfiga nera a mio nome alle mie spalle, quando ero ancora in fasce.

Say yes to meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora