Weid
▶️ Counting star - One Republic
Ho perso il senno, la ragione, ho toccato il fondo: ditela un po' come vi pare ma è successo, a me. Questa donna mi ha fatto perdere completamente la testa. Parlare con Matt mi ha aiutato, era persino riuscito a convincermi che lasciarle dello spazio fosse una buona idea, davvero, ma...beh, i giorni passavano e di lei nessuna traccia, come se davvero mi aspettassi che dopo tutto quello che è successo lei facesse il primo passo.
Mi costringevo a tornare a casa ogni sera, a non prendere quella precisa uscita una volta uscito da lavoro. Fremevo al desiderio di vederla, tanto da impedirmi di addormentarmi tranquillamente di notte se non dopo un' estenuante lotta con i miei pensieri, in cui tentavo di decidere se fosse o meno una buona idea andare a trovarla.
Ogni sera (perché di giorno la mia mente era presa dal lavoro) puntualmente si ripresentava questa battaglia: decidere tra quello che volevo e quello che era giusto fare.
Mi stava logorando, tanto da chiedermi se fosse necessario legarmi fisicamente al letto per impedirmi di raggiungerla anche solo nel sonno, nel caso fossi sonnambulo.
Dopo giorni passati così, sapendo che avrei passato le ore successive costringendomi a letto, avevo perso la voglia di tornare a casa, e così, stasera, stanco di questa strana routine che avevo iniziato, ho proposto a James e ad alcuni ragazzi dell'ufficio di bere qualcosa insieme. Inizialmente tutti sono rimasti a bocca aperta, visto l'evento senza precedenti, poi non si sono fatti sfuggire l'occasione accettando subito l'offerta, soprattutto perché ho promesso che sarei stato io a pagare ( per incentivarli) Ho fatto in modo che non mi potessero dire di no e che, di conseguenza, non sarei tornato a casa tanto presto.
Ero convinto che l'alcol avrebbe messo a tacere quegli insensati e malati impulsi da stalker che avevo, specialmente quello di precipitarmi da lei, caricarmela in spalla, portarla da qualche parte e liberarla solo quando avrebbe acconsentito a tornare con me.
A quanto pare il mio subconscio non era d'accordo: evidentemente questa bevanda maledetta prende le decisioni al posto mio quando c'è l'ho in circolo. Che sia chiaro: non ero ubriaco, (vorrebbe dire che la cosa mi sta decisamente sfuggendo di mano e che sono a un passo dalla dipendenza) avevo solo preso un paio di birre dopo il lavoro con James e gli altri e, quando è arrivato il momento di andare a casa, la macchina mi ha portato da tutt'altra parte, da lei.Ripenso alle parole che mi ha detto, a quanto non abbiano fatto altro che ingigantire quella voragine che mi si è aperta nel petto da quando mi ha lasciato. E mentre mi immergo nel buio della città, nella strada verso casa, mi viene da chiedermi se dovrei tornare indietro a recuperare quello stupido pezzo di carta in cui ho riversato il mio cuore, se ho sbagliato a lasciarglielo (perché dalle parole sprezzanti che mi ha rivolto ho capito che questi sentimenti che ho per lei la ripugnano, la mia vista lo fa). Medito di tornare indietro, sui miei passi, recuperarlo e stracciarlo, vorrei poter anche rimangiarmi le parole che gli ho detto perché non sono servite a niente, se non a peggiorare ulteriormente la situazione (se mai fosse possibile)
Immagino che mi senta così perché sono stato... rifiutato. Io, Weid Withman, incallito playboy, rifiutato da una donna... beh, immagino sia vero: c'è sempre una prima volta per tutto. Se ripenso a quella parte della mia vita mi sembra siano passati secoli, di star parlando di un altra persona.
Scuoto il capo: i capelli umidi e gocciolanti mi ostacolano la vista: ma che cosa avevo in mente? aspettarla sotto la pioggia come un maniaco...ho davvero passato il segno: mi chiedo perché non abbia ancora chiamato la polizia o emesso un ordine restrittivo nei miei confronti.
Mi chiedo anche perché, dopo che lei mi ha rifiutato in tutti i modi possibili, sia con le parole ( dicendomi quanto anche solo vedermi la facesse soffrire) che con i fatti ( fuggendo letteralmente da me e nascondendosi in casa ) sia rimasto fuori, sotto la pioggia e il freddo, a torturarmi.
Il mio subconscio, che sta lentamente riemergendo dai fumi dell'alcol, risponde per me: sono rimasto lì, come un cucciolo abbandonato, perché in cuor mio sapevo che stavolta è davvero finita: come potrebbe non esserlo dopo quello che ha detto? Anche se non avesse aperto bocca, i suoi occhi avrebbero parlato al suo posto: dentro di essi, mentre mi guardava, non c'era più amore, o qualche tipo d'affetto, se mai l'avesse provato.
Dai miei numerosi tentativi ho capito che, forse, anche se con scarse possibilità, puoi convincere una persona a tornare con te, ma non puoi certo costringerla ad amarti...ed è per questo che non tornerò indietro a recuperare quel biglietto, perché nonostante la cosa la disgusti, voglio che lei sappia che il mio cuore le appartiene e non sarà mai di nessun altra...
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Say yes to me
RomanceSequel di Lasciati amare Sconvolta dalla scoperta di un terribile segreto e dalle sue tragiche conseguenze, Ayden, incapace di stare accanto all'unico uomo che abbia mai amato, mette fine alla loro storia. Weid, erede di una colpa che non gli appart...