50. Cause I need this hole gone

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Ayden

cerco di divincolarmi

<< nooo, lasciami andare! lasciami! >>

<< Ayden. Ayden sono io, Trent >>

Trent... quando quel nome inizia a insinuarsi dentro di me e risuonare nella mia memoria inizio a rilassarmi: certo, Trent.

<< dove... >>

mi alzo, sostenendomi per i gomiti, la fronte madida di sudore.

<< siamo in camera mia, ti sei addormentata di sotto e ti ho portata qui: il divano non è proprio la definizione di comodità... >>

Accenna un sorriso mentre io mi guardo intorno, disorientata, il cervello che cerca ancora di captare e decifrare freneticamente le informazioni con le quali è stato appena bombardato.

<< io... pensavo... >>

Trent si sistema accanto a me, toccandomi la fronte. Istintivamente mi ritraggo

<< Ayden, sta tranquilla. Sono io >>

Procede con il suo esame, forse crede che ho la febbre

<< niente febbre, vado a prenderti un bicchiere d'acqua >>

fa per alzarsi ma lo trattengo per un braccio

scuoto il capo energicamente, decisa << non andare, potrebbe tornare >>

Trent torna a sedersi, aggrottando le sopracciglia << tornare? chi? >>

<< l-lui era con me, nel mio sogno, ma questa volta riusciva a trovarmi e a prendermi. Io... >>

inizio a tremare come una foglia, lui mi abbraccia coprendomi interamente

<< non andartene, ti prego >>

lo scongiuro con voce tremante

<< non lo farò >>

mi rassicura, accarezzandomi i capelli.

<< stenditi, dovresti riposare >>

scuoto il capo con fervore << non voglio dormire >>

percependo i miei timori mi stringe la mano

<< Ayden, sono qui, con te >>

alla fine riesce a convincermi e torniamo a stenderci nell'enorme letto king size.
Prende ad accarezzarmi la schiena e mi lascio andare alle sue carezze, poi deposita un bacio sulla fronte e un senso di pace e tranquillità m'invade. Mi scosto, alzo il capo e lo guardo

<< cosa c'è? >>

Chiede distogliendo lo sguardo e accennando un sorriso nervoso: lo sto mettendo a disagio? Senza rispondere, lentamente, striscio in avanti, fino a giungere alla sua altezza, fronte contro fronte, naso contro naso, labbra contro labbra.
Lo guardo: è in preda alla confusione più totale. Mi avvicino ulteriormente fino a posare lentamente le mie labbra sulle sue.
Nessuna reazione: Trent è scioccato, teso, lo sento irrigidirsi sotto di me: mi sembra di baciare un pezzo di legno.
Mi tiro indietro e quando tento di avvicinarmi di nuovo, questa volta mi respinge delicatamente ma con fermezza, le mani sulle mie spalle.

Say yes to meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora