48. It's all become too much

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Ayden

<< quindi è ufficiale, e io lo vengo a sapere dai miei migliori amici, dai suoi genitori... >>

pochi minuti fa ho rischiato il soffocamento quando mio zio mi ha confermato di aver scoperto di me e Trent

<< mi dispiace, io... è successo tutto così in fretta: stavo aspettando il momento giusto e poi... non lo so, volevo tenere la cosa ancora un po' per noi... >>

<< ma l'hai detto a un tuo amico... >>

mi blocco un attimo prima di imboccare una forchettata di pasta

<< sai cosa intendo >>

puntualizza

<< certo, certo >>

<< ma stasera sei, anzi siamo, a cena da loro... >>

sospiro << già... >>

Vorrei uccidere Trent e liberarmi del suo cadavere, per davvero: che cosa gli è saltato in mente? dirlo ai suoi genitori? e poi, subito dopo organizzare una cena per presentarmi a loro ufficialmente? mi sento in un sogno, anzi peggio, in un incubo.

Quando me l'ha detto sono morta dentro: il mio primo istinto è stato di impacchettare tutta la mia roba e lasciare il paese.
Ho fatto presente a Trent i miei sentimenti al riguardo, ovviamente non con i miei esatti pensieri. Lui era mortificato, ha detto che era stata più un idea di sua madre che sua e che se volevo poteva annullare tutto.
L'idea mi ha sfiorato la mente ma poi, sospirando, ho accettato il mio destino: tutti ormai ne erano al corrente, cosa avremmo detto se avessimo annullato? che non ne avevo voglia? che non me la sentivo? no, non si poteva fare niente al riguardo: dovevo solo prepararmi alla serata più imbarazzante della mia vita...

***

<< Ayden avanti, faremo tardi! >>

<< un attimo! >>

saltello sui tacchi mentre indosso gli orecchini con una mano e con l'altra getto il necessario in una pochette.
Alla fine mi sono fatta prendere dall'ansia e ho finito per provare tutto il mio guardaroba: ogni cosa che indossavo non mi sembrava all'altezza, o era troppo casual o troppo elegante, o troppo scollato... così ho passato l'intero pomeriggio a provare ogni singolo vestito o possibile combinazione di maglie/ pantaloni/gonna finché, vista l'ora, mi sono dovuta fare andare bene l'ultimo outfit che ho deciso di provare.

<< Ayden! >>

sospiro, alzando gli occhi al cielo e guardandomi un ultima volta allo specchio: fingerò che mi piaccia come mi sono vestita.

Quando le porte dell'ascensore si aprono sono ormai sul punto di vomitare o svenire, o magari entrambi.
Kristine, elegante come sempre, viene ad accoglierci con il solito abbraccio, il solito bacio sulla guancia che, questa volta, mi sembra più caloroso e intimo, o forse è solo una mia impressione.
Ci scambiamo i soliti convenevoli ma questa volta le mie mani rimangono strette tra le sue e, come in gabbia, non vedo l'ora di liberarmi. Ma Kristine sembra proprio aver voglia di parlare con me questa sera: dio, spero che non inizino a sudare.
Alla fine mi lascia andare, con mio grande sollievo.
Mi dirigo verso la sala da pranzo, una figura nascosta nell'ombra della stanza.
Mi avvicino, la sua stazza prominente non lascia spazio a dubbi.
Prima che qualcun'altro mi monopolizzi gli corro incontro

Say yes to meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora