54. Eternal Flame

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Ayden

In punta di piedi mi avvicino all'imponente cucina stracolma di ingredienti, un aroma pungente mi solletica le narici.

<< aspetta un attimo, lo impiatto >>

<< Credi davvero che mi importi? Quando ho fame sarei capace di mangiare da una ciotola per cani >>

Sul suo viso spunta un sorrisetto, poi mi guarda alzando un sopracciglio: che abbia esagerato con la metafora? Al solo pensiero le mie guance avvampano, abbasso lo sguardo.
Mentre non presto attenzione allo chef, lui mi mette sotto il naso un piatto che dall'odore mi fa venir voglia di buttarmici di faccia e mangiarlo senza posate, come appunto un cane. Scuoto il capo e mi concentro su ciò che vedo

<< ma... cos'è? >>

<< pasta con salmone, avocado, limone e pomodorini >>

<< o mio dio, ma è...>> Chiudo gli occhi e inspiro << sarà buonissima, Trent: adoro il salmone! >>

Lui sorride, quasi in imbarazzo

<< lo so, purtroppo non so cucinare il sushi, ancora >> puntualizza << e quindi ho optato per qualcosa che contenesse gli ingredienti che presentano la maggior parte di quei piatti >>

<< è... wow! >>

Non so cos'altro aggiungere, sono senza parole. Trent mi passa una forchetta, ancora in estasi l'afferro. L'affondo nel piatto e cerco di raccogliere in una sola forchettata tutti gli ingredienti, ma fallisco: me ne necessitano due.

<< mhh, mhhhhh >>

Mastico e mando tutto giù velocemente solo per tornare daccapo con il rito: infilzare quanto più cibo possibile e mettermelo in bocca.

<< o dio Trent, non credo di aver mai mangiato niente di così buono... >>

E lo penso davvero, lui però sembra in imbarazzo da questo mio commento. Si gratta il capo, a disagio

<< esagerata... >>

<< no, sono seria, seria come la morte >>

Ok, forse questa era estrema... mi accorgo però di star mangiando da sola

<< tu non mangi? >>

<< io?... >> Trent è imbambolato a fissarmi, poi sembra svegliarsi dal suo momentaneo momento di trance << s-si, si, certo >>

Si affretta a procurarsi un piatto e una forchetta

<< accomodati, Ayden >>

Accomodarmi? Trent riempie il piatto con un mestolo di pasta per poi accomodarsi a uno degli sgabelli. Che figura... presa com'ero dal gustarmi questa buonissima pietanza non mi ero accorta di star mangiando impiedi.
Cristo, devo esserle sembrata una cavernicola

<< Ayden? >>

Impegnata a mandar giù l'ultimo boccone mi limito ad annuire. Prendo posto di fronte a lui che mi sorride soltanto, incoraggiandomi a sedermi con un cenno del capo.
Non appena il mio sedere tocca lo sgabello morbido in pelle nera e il mio sguardo cade sul suo piatto, mi sento ancora una volta mortificata: contiene forse due porzioni in meno della mia e mi chiedo se sia io a mangiare troppo o lui troppo poco visto il rigido regime alimentare che segue.
Non so perché ma sono più propensa a pensare che la mia prima supposizione sia quella corretta.
Lascio andare un attimo la forchetta e deglutisco, per poi riempirmi un bicchiere di acqua e trangugiarlo a piccole sorsate per tenere la bocca occupata a fare qualcos'altro che non sia mangiare come un camionista in una stazione di servizio di fronte al mio ragazzo...
Trent mi guarda di sottecchi da sotto le sue lunghe ciglia bionde. Sorrido, in imbarazzo, sottraendomi al suo sguardo

Say yes to meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora