20. Free bird

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Weid

Apro il portone di casa, il mio bagaglio emotivo decisamente più leggero: non so come ogni qual volta riesco a dimenticare quanto bene mi faccia sfogarmi con il mio migliore amico: per fortuna c'è lui a ricordarmelo.
Il salotto è in penombra, in lontananza scorgo una luce, poi dei rumori: pochi secondi dopo Jean-Pierre si materializza nel mio campo visivo; è ai fornelli, probabilmente a cucinare la cena a questo povero stronzo. Mi schiarisco la voce.

<< signor Weid! >>

Il mio domestico molla tutto quello che aveva in mano per poi voltarsi a salutarmi

<< la cena è pronta: quando la vorrà la troverà nel microonde >>

Prendo posto a uno degli sgabelli  << in realtà preferirei cenare adesso >>

Jean-Pierre mi fissa, gli occhi sbarrati, così tanto che temo possano schizzargli dalle orbite

<< ne è sicuro? >>

annuisco << certo >>

sorride entusiasta, come una madre quando il figlio gradisce la pietanza che ha cucinato apposta per lui

<< bene >>

***

Consumo la cena in silenzio, mentre Jean-Pierre, su di giri, si dirige al piano superiore per sbrigare chissà quale faccenda a quest'ora. Poco dopo aver terminato torna, ancora quel sorriso fiero stampato in viso.

<< è un piacere vederla mangiare di buon gusto, signore >>

<< la tua cucina fa miracoli >>

Lo vedo arrossire un po': non è abituato ai complimenti, anche se nel corso degli anni ne ha ricevuti parecchi.

<< ascolta Jean-Pierre, prima che tu vada via avrei bisogno di parlarti... >>

lui aggrotta la fronte << va tutto bene, signore? >>

Gli faccio cenno di sedersi, di fronte a me, e dopo uno sguardo interrogativo mi dà ascolto

<< è una questione... delicata >>

Giungo le mani di fronte a me, cercando le parole adatte che però non arrivano

<< signore, lei sta bene? riguarda la sua salute? >>

no, peggio: il mio cuore

<< no no, sto benissimo. Grazie >>

<< riguarda il mio lavoro, la mia... >> prendo un respiro profondo << permanenza qui >>

un cipiglio solca la sua fronte << la sua permanenza qui, signore? >>

dopo qualche secondo quel cipiglio si distende

<< lei sta... >>

annuisco << per partire, questioni di lavoro >>

<< capisco... >>

Ma la sua espressione comunica tutt'altro

<< il tempo della mia assenza è indefinito >>

Bugiardo!

Devo aver perso davvero il senno, se inizio a sentire delle voci nella mia testa

<< ti sto avvisando qualora volessi cercare un altro lavoro... >>

Say yes to meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora