24. Seems you cannot be replaced and I'm the one who will stay

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Ayden

<< non puoi andartene così! >> protesto

<< e perché mai? >> chiede, inalberandosi

<< perché... >>

<< perché io ti amo! >>

Mi tappo la bocca con entrambe le mani, sconvolta non appena le parole che non ho mai pronunciato in vita mia fuoriescono dalle mie labbra. E adesso capisco che il mio intento non era quello di un "semplice addio" come diceva Julie, ma di farlo rimanere al mio fianco.
Lui sgrana gli occhi, sconvolto in egual modo nell'udire queste parole. Trascorriamo qualche minuto di silenzio dove entrambi prendiamo a studiarci a vicenda, poi lui sospira

<< non sai quanto ho desiderato sentirti dire queste parole... >>

Il suo tono, la piega che sta prendendo questa conversazione... non mi piace affatto, non lascia presagire niente di buono. Lo prendo per mano

<< ti prego, resta >>

sospira << non posso >>

so come questa cosa andrà a finire e non posso permetterlo

<< cosa stai dicendo? >>

Il suo sguardo è già altrove, lontano da me: lo sto perdendo. Decido di rischiare il tutto per tutto, di rinunciare al mio orgoglio e di porgli la domanda la cui risposta avrà il potere di spezzarmi

<< tu mi ami? >>

distoglie lo sguardo << non è questo il punto >> ribatte

<< invece si! >>

e faccio quello che per diversi mesi ho desiderato di poter fare: lo tocco, prendendogli il viso tra le mani

<< mi ami? >>

ripeto, pregando con tutta me stessa che questa volta la risposta sia diversa. Un attimo di silenzio, il suo sguardo si posa sulle mie labbra e per assurdo, e forse anche perché lo desidero, mi ritrovo a pensare che da un momento all'altro mi bacerà. Senza preavviso afferra le mie mani, allontanandosi da me. Mi dà le spalle, il cuore non smette di darmi il tormento e una strana e brutta sensazione mi prende lo stomaco

<< Ayden io... non voglio più questo >>

e so benissimo che non "questo" intende "noi"

Non più padrona delle mie azioni mi ritrovo ad indietreggiare

<< mi dispiace... >>

Ti dispiace? la cosa assurda è che vorrei odiarlo ma non ce la faccio, non ne ho nemmeno il diritto dal momento che mi sono comportata in egual modo con lui. I ruoli si sono invertiti e non è affatto piacevole: ho avuto un assaggio di quello che lui ha provato per mesi, di quello che io gli ho fatto provare per mesi... mi chiedo come abbia fatto a sopportare il dolore di molteplici rifiuti, quando io, adesso, con uno soltanto mi sento morire. Adesso credo di riuscire a capirlo...

Stordita lo vedo recuperare le sue cose e oltrepassarmi sulla soglia, come se nemmeno ci fossi. Mando a fanculo il buon senso, l'ultimo briciolo di rispetto per me stessa che mi è rimasto e, senza rendermene conto, lo afferro un ultima volta.

<< resta con me, ti prego >>

Senza permesso la mia vista si offusca di lacrime, facendomi risultare ancora più patetica di quanto già non sia.
Il suo sguardo corre dai nostri bracci uniti fino al mio viso, mi sorride tristemente per poi inaspettatamente attirarmi tra le sue braccia.
E lo odio, lo odio perché l'angoscia che ho provato per tutti questi mesi, fingendo che non esistesse, svanisce e perché finalmente mi sento a casa e so che questo è un addio e non mi sarà più concesso di sentirmi così.
Chiudo gli occhi lasciandomi trasportare dal momento e abbandonandomi completamente contro di lui. Le sue labbra sfiorano la mia fronte

Say yes to meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora