Capitolo 35

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(Canzone consigliata: Love in the Dark - Adele).

Nerissa.

Non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi gelidi, quegli stessi occhi che mi riportarono indietro di anni...


Trasportavo il cadavere della sentinella per una caviglia, imbrattando di sangue la moquette del mio appartamento.

Dovevo parlargli. Doveva scappare.

Entrai nel salotto mentre lasciavo andare la gamba della sentinella, che atterrò con un tonfo sordo tale da far girare di scatto Killian verso di me.

«Diamond...» Guardò confuso quel corpo ai miei piedi. «Cosa sta succedendo?»

Non avevo mai compreso il motivo per cui avesse il vizio di chiamarmi con il mio secondo nome, nessuno lo aveva mai fatto.

«Succede che devi andartene, Killian», sbottai. «Ora.»

«Continuo a non capire.»

«Mio padre ha scoperto di noi», dissi atona mentre cercavo nelle mie tasche i documenti  che avevo procurato per lui. «Mi ha incaricato di farti fuori, ma non lo farò.»

«Come se avessi qualche possibilità di farlo», mormorò con un tono pieno di scherno.

Le mie mani bloccarono la loro ricerca mentre tornavo a guardare quel viso pieno di spigoli. «Che cosa hai detto?»

Un angolo della sua bocca carnosa si alzò, regalandomi un sorriso perverso mentre i suoi occhi di ghiaccio brillavano divertiti. «Mi hai sentito.»

Risi amaramente. «E questo cosa vorrebbe dire?»

Fece un passo verso di me. «Vuol dire che non saresti in grado di uccidermi.» Un altro passo. «Questo perché sei debole, mia piccola Diamond.» Un altro. «Così desiderosa di attenzioni che ci è voluto veramente poco per avermi tra le tue belle cosce.»

Contrassi la mascella, mentre imponevo al mio corpo di non indietreggiare.

«Oh, non dirmi che ci avevi creduto...» Rise divertito mentre avvertivo il suo respiro sul viso, tanto si era avvicinato. «Sai come si conquista la posizione di leader?» Mise una mia ciocca di capelli dietro il mio orecchio. «Scoprendo i punti deboli del nemico.» Mi prese il viso tra le sue mani, come se fossi la cosa più bella del mondo. «Il tuo è quello di non sentirti all'altezza di provare amore, ma allo stesso tempo hai così bisogno di attenzioni... Le brami come fossero acqua.» Sentii la presa sul mio viso farsi più ferrea. «Tu sei l'anello debole di questa organizzazione, non meriti il posto accanto a tuo padre.»

Lo sfidai con lo sguardo mentre la rabbia strisciava nelle mie viscere. «Fammi indovinare...» Sorrisi. «Tu sì?»

«Fin dal primo momento sapevo che il tuo posto spettava a me, ma non pensavo fossi così stupida da farti scoprire da Thomas», ringhiò.

Lo spintonai levandomelo di dosso. «Mi hai usata.»

Sporse il labbro inferiore in un finto broncio. «Oh, povera piccola Diamond...» Tirò fuori il suo pugnale. «Così vogliosa del mio cazzo che non si è accorta di nulla.» Rise. «Sei patetica.»

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