Chapter 7: La costellazione del Capricorno (Extra)

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[La Llorona di Chavela Vargas nei media]

❛ ━━・❪ ❁ ❫ ・━━ ❜Chapter 7: La costellazione del capricorno

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Chapter 7: La costellazione del capricorno

Russell.

Vorrei parlarvi del cielo.

L'anima, come una stella, trova la sua luce più fulgente quando è guidata da un padrone. È un legame che fornisce direzione e scopo, permettendo all'essenza di brillare nel buio dell'esistenza. Senza questa guida, l'anima rischia di perdersi nello spazio infinito, senza un destino definito.

Guardiamo alle stelle nel cielo notturno, ognuna di esse segue una traiettoria precisa, danzando nel firmamento come ballerini celesti. Ma dietro a quel magnifico spettacolo c'è un ordine, una regia invisibile che coordina ogni movimento. Così anche l'anima, quando trova il suo padrone, trova una direzione e un senso nel suo viaggio attraverso l'esistenza, senza quel controllo, l'anima finisce per vagare nello spazio senza meta, come una foglia nell'acqua, alla mercé della corrente. Immaginate di osservare una stella che attraversa le fasi della sua esistenza, cresce e si sviluppa nel buio silenzioso dell'infinito. Nel momento in cui questa supernova scoppia, quella luce di cui poeti e sognatori si nutrono si trasforma in una nebulosa, rilasciando una quantità incredibile di energia e materia nello spazio circostante. Gli elementi più pesanti come l'idrogeno, l'elio, il carbonio, l'ossigeno, il ferro e molti altri si disperdono nell'immensità dell'universo. La stella stessa, una volta lucente e maestosa, diventa solamente un ammasso di elementi, praticamente cibo per lo spazio. E alla fine, quello che rimane di quella stella è soltanto un ricordo lontano. Nessuno si ricorderà più della sua luce passata, è come se fosse caduta nell'oblio cosmico. Questo è quello che è successo alla mia stella e il buio che ha causato nella mia vita.

La mia ossessione per il cielo, vi chiederete il perché di questi riferimenti astronomici, beh, tutto ebbe inizio quando ero solo un bambino, e vorrei raccontarvi un piccolo aneddoto che potrebbe aiutarvi a capire meglio questa mia insaziabile affinità con l'universo. Ero appena un ragazzino di otto anni quando mia madre decise di farmi un regalo di compleanno davvero speciale. Era una donna studiosa, costantemente immersa nell'osservazione del cielo, delle costellazioni e delle galassie remote. In fondo, sospettavo che avesse acquistato quel telescopio più per sé stessa che per me, ma all'epoca, non mi importava affatto. Per me, era soltanto un regalo, una macchina strana con cui potevo osservare le stelle esattamente come faceva lei.

Ricordo ancora il mio entusiasmo quando lo scartai. Era un telescopio di legno, con una vernice scura e lucida che sembrava riflettere l'infinità del cosmo e trascritto sopra 'princeps caeli'. Mia madre trascorreva le serate a spiegarmi come usarlo, a insegnarmi a puntare e a fissare lo sguardo sulle stelle. Era come se mi stesse passando il testimone. Un'umida serata d'autunno, mentre il cielo era dipinto di mille stelle scintillanti, mi arrampicai sul tetto con il mio prezioso telescopio. Mia madre, con gli occhi brillanti di entusiasmo, si unì a me.

Rêverie di Mezzanotte - 𝘽𝙇𝙐𝙀 𝙇𝙊𝙏𝙐𝙎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora