Chapter 20 Extra: Porthos & Athos

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[🎧 WASTE(Slowed) - Kxllswxtch]

Once upon a time, was a fool who thought he'd find
Purpose in his life along the way

Once upon a time, was a fool who thought he'd findPurpose in his life along the way

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Avvertenza: Contenuto Sensibile

Questo capitolo contiene scene di natura sessuale esplicita e descrizioni di voyeurismo consensuale, droga e atteggiamenti immorali. Si prega di considerare attentamente la propria sensibilità e il proprio comfort prima di procedere con la lettura.

Le situazioni e le scelte dei personaggi qui rappresentate possono risultare disturbanti per alcuni lettori. Si sottolinea che tali azioni non vengono romanticizzate o giustificate nel contesto del romanzo, ma servono a esplorare tematiche complesse e gli sviluppi dei personaggi.

Si consiglia la discrezione del lettore, specialmente in presenza di un pubblico sensibile o giovane. Questi eventi sono fondamentali per comprendere meglio alcuni aspetti del romanzo.

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Chapter 20: Porthos & Athos

Theo.

Due anni prima.

Sono composto per il 90% di rancore e il restante 10% di vergogna.

Mi riconosco come un essere spregevole.

Rappresento tutto ciò che, nell'epoca moderna, un uomo non dovrebbe essere.

Provo una sorta di soddisfazione nel vedere gli altri soffrire per causa mia, cercando di strappare loro ciò che ritengo essere mio di diritto: il loro affetto, il loro amore, le loro lacrime. Nel profondo del mio essere, serpeggia un desiderio insaziabile, un'eco doloroso che mi perseguita dall'adolescenza, un'ombra che si insinua nel mio stomaco vuoto come un'ascia affilata. In gioventù, credevo che il tempo lenisse questa ferita, ma invece si è trasformata in un vuoto che non conosce sazietà. Non c'è cibo che possa placare questa fame, né orgasmi che possano domare il mio spirito famelico, e nemmeno un gesto affettuoso che possa colmare l'assenza che mi divora dall'interno. Le parole stesse si sciolgono nel vuoto, impotenti di fronte a questo abisso che si nutre di tutto ciò che in me è umano.

In cerca di fuga, mi avvolgo di rado nell'ebrezza, quei rari istanti in cui la mia mente si eclissa e la realtà si sfuma come in un sogno: ingoio, tiro, bevo; chiudo lentamente le palpebre e mi abbandono alle onde dell'oceano, un viaggio che mi trascina lontano e poi mi riporta sulla riva della coscienza. Ma anche in quel rifugio, la quiete è transitoria, soppiantata da un senso di colpa che mi attanaglia per aver ceduto così facilmente al suo abbraccio seduttore.

Rêverie di Mezzanotte - 𝘽𝙇𝙐𝙀 𝙇𝙊𝙏𝙐𝙎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora