❝Sotto la maschera perfetta, si nasconde sempre un desiderio proibito: benvenuti al Wicked.❞
Trama:
Adelaide Spencer e Theodore Lancaster sono i due migliori studenti del corso PPE a Oxford e acerrimi rivali accademici. Adelaide, di una prestigiosa...
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❛ ━━･❪ ❁ ❫ ･━━ ❜ Chapter 14: Re e Regina di cuori
Nel momento in cui mio fratello decise di presentarsi all'evento con Olivia accanto a sé, di farla sedere al suo fianco, senza rendersene conto, aprì una voragine tra noi. Non mi importava se stesse cercando vendetta contro Theodore; io ero sua sorella e il fatto che si schierasse con una ragazza che mi detestava equivaleva a una scelta di parte. Quella guerra era la loro, non la mia. Mi faceva anche male vedere che erano arrivati a questo punto e che Archie provava ancora rancore verso chi un tempo era il suo miglior amico.
La mia inclinazione a comprendere le relazioni umane, motivo per cui avevo scelto di studiare relazioni internazionali, mi consentiva di mettermi nei panni di ognuno senza farmi accecare dal passato. Riconoscevo quando qualcosa era giusta e quando era sbagliata. In quel momento, Archie stava commettendo un errore, ed era accecato da un risentimento che però non riuscivo a comprendere del tutto.
«Non puoi continuare a bere, è contro il regolame-- ah! lasciamo perdere! Sarai seduta di fronte a loro, Adele, non puoi farti vedere ubriaca»
«Lo so.» Lasciai che il liquore mi bruciasse rapidamente la gola. «Sai che mio nonno mi raccontava che a Cuba credono che i gemelli portino fortuna?»
«E cosa c'entra questo?»
«C'entra, eccome se c'entra, perché mio fratello oggi ha preso una decisione di cui si pentirà amaramente. Uno Spencer contro un altro Spencer è guerra»
Mi diressi con passo sicuro verso il tavolo da poker, sentendo il tessuto rosso del mio vestito ondeggiare leggermente a ogni mio passo. Il mio atteggiamento disinvolto attirò inevitabilmente l'attenzione di tutti nella sala, i loro sguardi si sollevarono dalla partita e si concentrarono sul mio arrivo.
Seduti erano rimasti solo tre giocatori, tra cui mio fratello e Theodore, che si trovavano l'uno di fronte all'altro. Archie indossava un elegante completo rosso, in coordinato con il mio, e aveva Olivia accanto a lui. Quando i loro sguardi incrociarono il mio, notai sorpresa negli occhi di Olivia e negazione in quelli di Archie. Era la prima volta che mio fratello mi vedeva nei panni di Nefertiti di Theo, e il modo in cui abbassò subito lo sguardo sulle carte mi fece capire quanto fosse scomoda quell'immagine per lui.
Con naturalezza, mi sedetti accanto a Theodore, facendo attenzione a posare la rosa rossa accanto a lui come un segno silenzioso «Scusate in ritardo»
Theo sorrise «Potius sero quam nunquam»
La partita riprese, ma l'atmosfera era cambiata. Le dinamiche al tavolo erano diverse, e il silenzio fu rotto solo dal suono delle carte e dai sussurri di chi cercava di capire cosa stesse succedendo.
