Chapter 40: Gomitoli di Lana

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[Plage Coquillage (First Kiss Song) di Tao Mon Amour]

"Comme dans un film en noir et blanc
Je te souris, tu me surprends
Et j'aurais voulu te plaire encore"

"Comme dans un film en noir et blancJe te souris, tu me surprendsEt j'aurais voulu te plaire encore"

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Chapter 40: Gomitoli di Lana

Theo.

Mi accorsi immediatamente della sua presenza appena varcai la soglia della clinica.

Non si trattava di chiaroveggenza né di qualche altro motivo mistico, ma di qualcosa di molto più semplice e concreto: conoscevo a memoria la targa della sua auto. Non vorrei sembrarvi inquietante, ma vi prego di capirmi: ero stato un bambino plusdotato, incapace di comprendere le emozioni degli altri, ma in grado di memorizzare qualsiasi cosa mi passasse davanti agli occhi fin dalle elementari. E quando dico qualsiasi cosa, intendo recitare a memoria le prime due pagine dell'Odissea come se fossero incise nel mio cervello.

Pensate forse che con Adelaide Spencer sia diverso? No, è peggio. Ogni cosa di lei è scolpita nella mia memoria, come se fosse stata incisa nel marmo. Basta dirvi che l'ho vista nuda due volte, e potrei tracciare ogni singola linea del suo corpo con la precisione di un cartografo. Dal piccolo neo sotto il seno fino a quello sul fianco, ogni dettaglio è rimasto impresso nella mia mente come se fosse la mappa di Pigalle. Non fraintendetemi, non intendo sembrare un fou, voglio che capiate che è semplicemente il modo in cui funziona la mia mente. Adelaide Spencer è diventata, senza volerlo, una delle tante immagini che non riesco a cancellare.

E la cosa che mi ha fatto più incazzare è stato che Helena ha provato a farmi credere il contrario, a farmi passare per un pazzo visionario. Ma che cazzo? Avevo visto la mia sciarpa appesa nel guardaroba con i miei occhi. Se c'è una cosa che non devono fare con me, specialmente in questi giorni di merda, è cercare di prendermi per il culo.

Non sto scherzando quando dico che avrei voluto mettere le mani su quella biondina con l'aria innocente da ballerina de Lo Schiaccianoci. Soprattutto sapendo che si trattava di Adele. Pensavano sul serio di poterla nascondere da me? Il fatto che Helena fosse coinvolta in questo tentativo di protezione mi mandava in bestia. Niente, e dico niente, mi infastidiva di più di qualcuno che pensava di poter giocare con i miei sentimenti, soprattutto quando si trattava di qualcosa di reale, per quanto raro fosse per me provare qualcosa.

Eppure, ero riuscito a scovarla. Si era nascosta dietro gli scaffali della biblioteca come una ladra da quattro soldi. Quando i miei occhi si sono posati su di lei, con i suoi capelli intrecciati in modo disordinato, la fotocamera che le penzolava al collo e, ironia della sorte, il mio libro stretto tra le mani, ho dovuto lottare per mantenere un briciolo di autocontrollo. Mi aveva rinnegato di fronte a suo fratello, il piccolo angioletto aveva cercato di farmi passare per un criminale, negando il piacere che aveva provato sotto le mie attenzioni.  Aveva finto di non aver desiderato ogni singolo tocco, ogni bacio, ogni sussurro che avevamo condiviso. Ma io avevo assaggiato le sue bugie proprio con la mia lingua, miele per i miei sensi, ma forse mi sbagliavo e le sue emozioni erano solo una pallida ombra di ciò che avevo provato io per lei.

Rêverie di Mezzanotte - 𝘽𝙇𝙐𝙀 𝙇𝙊𝙏𝙐𝙎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora