Chapter 45: Le cose che facciamo quando non litighiamo

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[Touch di KATSEYE]

"'Cause you been so out of touch
You could have had my love
But you been so out of touch, touch..."

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Chapter 45: Le cose che facciamo quando non litighiamo

Theo.

«E invece, prima di lasciarla, sei mai stato innamorato di Olivia?»Adelaide mi guardava con i suoi occhi castani che si stringevano su di me, indagando come chi scruta un animale esotico, tentando di coglierne l'essenza. La sua voce era calma, quasi indifferente, ma la domanda, quella domanda, sembrava piantarsi nelle pareti del mio salotto. «O, in generale, sei mai stato innamorato?»

Sorseggiava la cioccolata calda che le avevo preparato, avvolta nei miei vestiti, che le cadevano addosso con un'aria quasi disinvolta. Le maniche lunghe le coprivano i polsi sottili, eppure sembrava completamente a suo agio. La osservavo, incapace di distogliere lo sguardo. Era circondata da tutto ciò che era autenticamente mio—non delle origini, non dei Lancaster—solo mio. E in quel mondo che avevo costruito con tanta cura, Adele sembrava trovarsi più a suo agio di quanto non lo fosse io stesso.

E proprio lì, di fronte a me, nella sua più autentica bellezza, mi chiese se fossi mai stato innamorato. Come si trovano le parole in momenti come questi?

Un breve sospiro mi sfuggì.

«No,» risposi, scuotendo la testa come se fosse una formalità. Posai la tazza vuota sul tavolino, cercando di mantenere un'apparente tranquillità. «Non lo ero. Non lo sono mai stato.»

Avrei voluto fermarmi lì, lasciare che la risposta rimanesse così, limpida e sterile. Ma una verità dentro di me sembrava restare in sospeso, pronta a scivolare fuori e rompere il silenzio che avevo tentato di mantenere. No, doveva restare serrata nella sua prigione, nascosta dalle pareti invisibili del mio orgoglio e dalla mia razionalità. Avrei voluto dirle che, forse, in quel preciso istante, stavo vivendo quella sensazione strana, confusa e irrimediabilmente ridicola che tutti chiamano innamoramento. Proprio lì, con lei accanto a me, per la prima volta in tutti i miei anni. Come se il mio cuore avesse aspettato solo lei per svegliarsi e battere. Ma era impossibile, inammissibile, non dopo tutto quello che eravamo stati insieme, e non prima di partire per Parigi, dove tutto si sarebbe complicato ulteriormente.

Adele guardò il liquido caldo nella sua tazza, come se vi cercasse un riflesso di pensiero. Poi, con un sorriso quasi impercettibile, alzò lo sguardo.

«Sai,» iniziò lei, con un accenno di malinconia nella voce, «credo che se fossi stato davvero innamorato... non avresti mai creato il gioco del Wicked.»

Rêverie di Mezzanotte - 𝘽𝙇𝙐𝙀 𝙇𝙊𝙏𝙐𝙎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora