Chapter 27: Fatto soltanto di spine

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[ Loving You Will Be The Death Of Me
di Tom Odell]

"Jesus Christ,
look at us using each other like a drug
We should slow down
I don't know how"

"Jesus Christ, look at us using each other like a drugWe should slow downI don't know how"

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Chapter 27: Fatto soltanto di spine

Adele

Due ore prima.

«Oh! Ricordi quella memorabile occasione a Saint-Tropez, caro?» esclamò mia madre, rivolta a mio padre con un sorriso malizioso. «È stato un momento così intriso di gioia, non è vero?»

Mio padre rise con garbo e acconsentì con un cenno della testa, mentre Russell, con la sua tipica raffinatezza, esibiva un sorriso compiaciuto, evidente nel suo sguardo di approvazione. Era chiaro a tutti, quel sorriso celava un'intenzione ben precisa: anche lui era presente in quei ricordi. «Sì, è stato un weekend difficile da dimenticare»confermò poi.

«Ah, e poi c'è stata quella notte indimenticabile in barca» proseguì mia madre «Ancora oggi mi chiedo come siamo riusciti a non finire in acqua!»

Era come essere immersa in un quadro di lusso e presunzione, seduta al sontuoso tavolo della sala da pranzo. Tutti erano disposti attorno a me, figure incorniciate da una cornice dorata di vanità. L'aria era carica di falsità, come un profumo nauseantemente dolce, e alimentata dall'eccessivo consumo di alcol da parte dei miei genitori. I loro discorsi diventavano sempre più scivolosi, le risate sempre più spavalde, come onde che si infrangevano contro gli scogli della decenza. Theodore se ne era andato, lasciando dietro di sé il suo marchio distintivo: un tranquillo, silenzioso, ma implacabile caos che permeava ogni angolo del mio corpo.

Mentre il suono dei calici risuonava nell'aria, mi sentivo sempre più sola, circondata da una nebbia di ipocrisia. Deglutii con forza, cercando di mantenere il controllo mentre piantavo le mani sul bracciolo del divano, sentendo le mie unghie affondare nel tessuto morbido color borgogna.

Russell, con il suo sorriso da seduttore consumato, rivolse il suo sguardo a mia madre, il fumo del suo sigaro cubano sospeso nell'aria. «Ricordi i nostri giorni da studenti a Oxford, Imogen?» disse con un tono basso «Era un'epoca di libertà e avventura. Non riuscivo proprio a resisterti.»

La risata di mia madre, carica di imbarazzo e nostalgia, risuonò nella stanza. «Oh, sì, erano tempi diversi, tempi spensierati» rispose lei, cercando di tenere a bada la sfumatura di vergogna che tingeva le sue guance.

Che schifo.
Che abominevole spettacolo.
Come poteva mia madre parlare così? Era quasi inconcepibile, una profanazione dei nostri valori familiari, un tradimento della nostra educazione.

Russell proseguì, le sue parole intrise di una lusinghiera suggestione. «Eri una ragazza ribelle, Imogen» disse, lasciando che il sottinteso danzasse nell'aria. «Diversa da tutte le altre, senza vergogne e senza paure. Un po' come ero io, in fondo.»

Rêverie di Mezzanotte - 𝘽𝙇𝙐𝙀 𝙇𝙊𝙏𝙐𝙎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora