Chapter 36: Mia piccola strega.

1.3K 92 39
                                    

[Kiss It Off Me di Cigarettes After Sex]
"Kiss it off me,
If you're gonna break my heart this is a good start"

[Kiss It Off Me di Cigarettes After Sex]"Kiss it off me,If you're gonna break my heart this is a good start"

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

━━・❪ ・━━

Chapter 36: Mia piccola strega

Theo.

Due anni prima.

Olivia era una bella ragazza, non c'erano dubbi su questo. Un vero spettacolo, con le sue curve mozzafiato e la pelle candida che risaltava contro i suoi capelli rossi come il tramonto. Tutti lo sapevano, lo sussurravano nei corridoi di Oxford. Un corpo da far girare la testa, fianchi sinuosi e quel viso angelico che sembrava uscito da una rivista patinata. Avrebbe potuto avere chiunque la desiderasse, ma per qualche motivo, aveva scelto me e non sembrava voler cambiare idea.

Ma, accidenti, scoparla era come fare i lavori forzati.

Non so perché diavolo ho tutti questi problemi con lei. Probabilmente perché so che mi adora e questa idea mi fa ribrezzo. O forse è il modo in cui mi guarda, con quegli occhi pieni di emozioni che mi fanno venire voglia di sputare in un secchio.

«Fermati» le ordino con freddezza, afferrandole i capelli rossi e tirando la sua testa all'indietro, esponendo il suo collo pallido e delicato. I suoi occhi sono chiusi, le sue labbra socchiuse mentre emette quei suoi ansimi da film porno di terza categoria. Stringo un po' più forte i suoi capelli, godendomi il modo in cui sembra non accorgersi del dolore, anzi, lo confonde per piacere, emettendo un gemito soffocato.

Non so per quanto ancora la mia mente sarebbe riuscita ad ascoltarmi.

Poi va detto che Olivia piaceva anche a mio padre, così come a mia sorella. In realtà, a mio padre interessava principalmente il fatto che la famiglia di Olivia possedesse metà delle aziende di tè inglese sparse in tutto il mondo.

Qualunque sia la ragione, l'unico modo in cui riesco a fare il mio lavoro è mettendola a novanta gradi, con la sua bella faccia nascosta.

"Che diavolo!" penso con frustrazione, "Non riesco nemmeno a trattarla come una bambola gonfiabile decente." Accidenti, ha un corpo incredibile, ma è la sua voce melata e lo sguardo riverente che mi spingono a voler scappare.

La metto nella posizione che desidero, con le mani sui suoi fianchi, spingendola verso il basso e la testa contro il muro. I capelli le cadono intorno al viso, nascondendolo, e per un momento immagino che sia qualcun altro, qualcuno che non mi guarda con quella dannata adorazione.

«Che carina sei, tutta piegata per me...» afferro le sue anche e le uso per guidare le mie spinte. I suoi gemiti riempiono la stanza, echi contro la pietra, e per un momento immagino che stia recitando, che stia fingendo di essere la mia fidanzatina devota.

Rêverie di Mezzanotte - 𝘽𝙇𝙐𝙀 𝙇𝙊𝙏𝙐𝙎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora