Capitolo 4

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Quando i miei genitori mi portarono via non ebbi il tempo di salutarti a dovere. Mi proibirono di vederti, riuscii solo a darti quel bacio di addio, se avessero saputo che ti avevo incontrato e avevo disubbidito nuovamente non so cosa avrebbero fatto. Partimmo per la Svizzera dove sono rimasta per dieci anni, lì ho dato alla luce una bambina che ho chiamato Dafne. E' stata una gravidanza difficile e quando è nata lamia bambina le ho dato il nome simbolo della vittoria e poi sembrava davvero un piccolo fiore. Fu un raggio di sole in quella solitudine che provavo. I miei avrebbero voluto tanto ripudiarmi ma aspettavano solo il momento di verificare quando si fosse manifestato il suo quirk, erano sicuri che sarebbe stato eccezionale e volevano comprenderne la natura, la loro indole di scienziati prevaleva su ogni cosa anche sugli affetti familiari.

Dafne manifestò il suo quirk appena compiuto quattro anni ma era incontrollabile, ha un quirk di tipo psicocinetico, riesce a manipolare l'energia che la circonda. Quando la prima volta scaturì in modo violento rischiò quasi un disastro, una forte emozione le procurava picchi di energia che sprigionava sotto forma di onde d'urto devastanti. Era una bambina così piccola con un potere troppo grande da gestire.

Nel laboratorio lavorava un ragazzo cinese Yun Gao, di qualche anno più grande di me, fu l'unico ad essere gentile con noi, ci sentivamo prigioniere lì in quella maledetta tenuta e con il ricatto i miei mi tenevano sotto scacco. Yun proveniva da un'antica famiglia di cultori delle arti marziali che portava avanti l'idea dell'armonia tra corpoe mente: attraverso la respirazione e la meditazione si raggiunge la padronanza assoluta del quirk, considerato la proiezione del proprio io interiore. Ovviamente all'interno del laboratorio non era una teoria che aveva fatto circolare, gli altri scienziati non avrebbero approvato una simile sciocchezza.

Si offrì di fare da insegnante alla piccola Dafne che all'inizio prese tutto come un gioco ma imparò a gestire meglio il suo quirk, le sue emozioni erano la causa scatenante della parte più distruttiva, bisognava insegnarle il controllo.

Nei successivi due anni il suo quirk si rafforzò. Grazie agli insegnamenti di Yun era in grado in modo ancora acerbo di connettersi con l'energia intorno, incanalarla e manifestarla attraverso gli elementi. E' un quirk complesso che richiede tanta concentrazione e forza per controllarlo. Questo interessò tantissimo lo spirito scientifico dei miei. Mi obbligarono a farle fare dei test. All'inizio fu solo per capire meglio la natura del suo quirk come fecero con me del resto ma cominciarono ad esserne ossessionati. Mi obbligarono a sottoporla a studi sul suo dna, volevano in qualche modo avere la prova della teoria della singolarità dei quirk: per loro Dafne poteva esserne la manifestazione vivente in largo anticipo secondo le previsioni, analizzando i suoi dati avrebbero potuto trovare a livello genetico un fattore che sarebbe servito per bloccare la nascita di quirk potenzialmente letali e completamente ingestibili in futuro. Nulla di più assurdo. Dafne era solo una bambina come le altre con un quirk ereditato in modo normale. I quirk psicocinetici devono essere semplicemente allenati. Dovevano saperlo visto che mi avevano sottoposto a rigide esercitazioni.

Quando all'età di dieci anni si sentì concretamente minacciata, fece esplodere un potere diverso da quello chele avevo visto fino a quel momento.

In quegli anni i miei avevano stretto legami con un'organizzazione segreta che aveva finanziato le ricerche con l'accordo di avere i risultati delle analisi e lasciato ai miei i meriti sulle scoperte, ma secondo me avevano altri fini. Un giorno un manipolo di uomini fece irruzione nella proprietà, volevano portare via Dafne, cercai di difenderla ma usarono su di me una sorta di anestetico per rendere inoffensivo il mio quirk, fui colpita davanti gli occhi di Dafne ches catenò l'inferno. Quando usa il suo quirk i suoi occhi cambiano colore in un azzurro-violaceo e i capelli fluttuano in aria ma quella volta gli occhi divennero completamente neri come la notte più buia, sembrava si fosse svegliato qualcosa dentro di lei, non so cosa le hanno fatto di preciso, ma fu in grado di scatenare una forza troppo enorme per una bambina di dieci anni. Ed era un aspetto del suo quirk che non aveva mai manifestato.

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