DISPERAZIONE Capitolo 51

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Il corpo di Dafne era mosso da brividi, stava diventando freddo e il suo respiro era sempre più flebile. Internamente c'erano danni agli organi, quella forza per uscire aveva usato ogni passaggio, ogni via nel suo corpo, scontrandosi e lacerando quello che incontrava.

"Ehi eroe. Sono riuscita ad andare oltre il limite, hai visto!"

Lei sorrise ma una smorfia di dolore si stampò sul suo volto, il petto fu scosso da una tosse improvvisa e un grumo di sangue le uscì dalla bocca.

"Non parlare. Ora devi solo riposare ok?"

"Sono riuscita a vincere e ti ho salvato. Mi sento libera adesso."

"Dafne adesso ti portiamo in ospedale"

"No aspetta lascia che ti dica una cosa"

Dafne gli avvolse la mano attorno al polso nel momento in cui Katsuki provò a sollevarla.

"Ho accettato da tempo il tuo ruolo di eroe solo che non era facile condividerti con il mondo. Volevo solo dimostrarti che ero degna di stare al tuo fianco, non potevo essere debole. Scusami!"

"Dafne che stai dicendo. Io...ti...amo"

Katsuki si portò la mano di Dafne alla bocca e la baciò. Il calore che aveva imparato a conoscere e ad amare si stava dissolvendo.

"Sei riuscito a dirlo alla fine. Visto non era poi così difficile!"

"Sta zitta cavalletta. Anche in questo momento fai la spiritosa!"

"Sarai il numero uno Katsuki, ne sono convinta"

Gli posò l'altra mano sulla guancia, passando il pollice sulle sue calde labbra.

"Tu sei il mio eroe.Ti amo Dynamight"

Una lacrima le scese dagli occhi, cercò di tenerli aperti ma un velo le stava davanti. Il volto di Katsuki era sempre più sfocato, il petto le faceva male, tutto il corpo era dolorante e il battito del cuore stava rallentando.

Sentiva le voci intorno sempre più lontane, vedeva le labbra di Katsuki muoversi ma non sentiva più cosa diceva. Nel suo campo visivo si delineò il volto del padre e con un sorriso sulle labbra gli disse

"Papà..."

Era un saluto verso quel padre che aveva amato da subito, avevano avuto poco tempo ma avevano passato bei momenti, non avrebbe potuto chiedere di più.

"Katsuki ama e lasciati amare"

Dafne lo disse con un filo di voce mentre gli occhi si chiudevano, era troppo difficile tenerli aperti, la mano cadde pesante al lato del corpo, non si sentivano più i battiti del cuore, l'ultimo respiro uscì dal suo corpo in punta di piedi, silenzioso.

Katsuki era rimasto disorientato

"Dafne...Dafne"

La chiamò accorato, la scosse ma lei non rispose. La prese tra le braccia e il capo di Dafne reclinò all'indietro senza opporre alcuna resistenza.

Era svenuta? Oppure...

Katsuki le controllo il polso, non c'era battito, cominciò a praticarle un massaggio cardiaco con vigore. Una nuova sensazione lo invase: panico. Una paura che partiva dall'interno e lo nauseava. Oppressiva, pesante.

Ripercorse nella mente tutti i momenti passati con lei: il loro primo incontro, i loro scontri, il loro primo bacio, le loro chiacchierate, i loro momenti intimi, ogni cosa si susseguiva davanti gli occhi come la pellicola di un film. Lo sconforto lo colpì come un pugno allo stomaco, il dolore della ferita non era nulla con quello che stava provando in quel momento. Il cuore veniva stritolato in una morsa, come lo avrebbe ricomposto stavolta?

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