La porta dell'edifico era bloccata come se una forza la tenesse chiusa, con un paio di esplosioni la distrusse ed entrò.
Katsuki percepì un'energia pazzesca, si faceva quasi fatica a respirare, era opera di Dafne e la vide da lontano. La raggiunse in un attimo, gli occhi vuoti fissavano il pavimento, si vedevano fasci di energia scorrere lungo il suo corpo lasciando segni sulla pelle ma lei non percepiva il dolore, lacrime copiose sgorgavano dai suoi occhi. Era in preda alla disperazione.
Provò a chiamarla
"Ehi cavalletta!" senza alcun effetto.
Con forza impetuosa nuove onde d'urto distruttive si muovevano al ritmo del suo respiro, Katsuki le schivò per non farsi sbalzare lontano. Dafne era fuori controllo, cercò di attirare nuovamente la sua attenzione chiamandola per nome per la prima volta.
Funzionò a destarla da quella trance in cui si trovava, lo guardò furibonda ma lesse nei suoi occhi, per un secondo, una richiesta di aiuto.
"Va via!"
Tuonò con voce irriconoscibile, si rimise in piedi e si piantò davanti a lui decisa a scaraventarlo lontano se fosse servito.
Fece un passo e aprì una voragine sotto i piedi di Katsuki che con un'esplosione si alzò in aria.
"Sono qui per te Dafne"
"Non prendermi in giro. Sono uno scherzo della natura non vedi?"
"Ti sbagli hai solo un quirk complicato devi solo capirlo meglio"
"Sono stanca di sentire tutti che mi dicono cosa devo fare. Che devo controllarmi. Perché a me? Perché è toccato a me questo dannato potere? NON LO VOGLIO!"
Era fuori di sè. Le emozioni avevano completamente distrutto il suo autocontrollo. Il quirk aveva preso il sopravvento e si manifestava al ritmo del battito del suo cuore. La testa era pesante, faceva male, come un'esplosione nel cervello ricordò quello che era accaduto dieci anni prima.
Era una serata come le altre, lei e la madre erano nella loro stanza, sedute su un grande tappeto multicolore, giocavano con le bambole. Dietro la porta si sentì un trambusto, passi pesanti di più individui che avevano fretta. La porta fu presa a calci e spalancata con forza, due energumeni entrarono di prepotenza, dietro di loro un altro individuo minuto con una siringa in mano. Altri due aspettarono alla porta per controllare la situazione. La madre fu immobilizzata da uno di quei gorilla, l'altro si diresse verso Dafne. La madre usò il suo quirk per immobilizzare l'uomo che aveva preso Dafne di peso ma concentrandosi su di lui notò all'ultimo istante il terzo che le conficcò la siringa nel braccio. Perse il controllo del quirk e cercò di opporre resistenza ma fu raggiunta da un pugno allo stomaco che la fece piegare in due. Dafne fu assalita dalla rabbia, fino a quel momento non riusciva a muoversi per la paura, ma vedere la madre trattata in quel modo la spinse a reagire. Si divincolò dalle mani dell'uomo che voleva trascinarla via, si parò davanti la madre e sentì crescere in lei un'energia potente, gli occhi azzurro-violacei divennero completamente neri. Stava manipolando un'energia che proveniva da dentro di lei, sentiva che si alimentava dal suo petto e bruciava la pelle. Avvolse la madre con una barriera protettiva fatta di energia ed esplose un'onda d'urto devastante come una fiammata che disintegrò quelle persone e sventrò l'edificio. Vide i corpi di quei soggetti sbriciolarsi al contatto di quello che scaturiva da lei come fuscelli strappati dalla furia di un uragano. Il petto bruciava come se il suo quirk la stesse attaccando dall'interno.
Urlò nel ricordo e nel presente, lo stesso dolore al petto si era fatto reale, il terreno tremò e fu devastato da un terremoto. Gli allarmi scattarono.
Gli occhi avevano perso la loro luce erano diventati neri come la notte più buia.
Dafne guardò Katsuki terrorizzata
"Stammi lontano"
"Lo puoi gestire Dafne. Sei tu che hai il controllo"
"Sono pericolosa va via prima che ti faccia male"
"Non sono uno che si arrende davanti alle sfide"
Non la guardava con occhi spaventati o disgustati, lui era lì per aiutarla, per salvarla. Dafne faceva fatica a trattenere il potere che la stava lacerando dall'interno, sembrava che tutti gli organi fossero avvolti dalle fiamme, tutto il suo corpo era rovente, sentiva accartocciarsi internamente. Cercava di tenere a freno quella forza bramosa di uscire. Sgomitava e lei cercava di contrastarla. Era lacerante.
"Non riesco a trattenere questo potere! Vuole uscire ma ho paura. Ti pregò Katsuki allontanati"
Sprigionò un muro di fiamme tra sé e Katsuki, non poteva permettergli di avvicinarsi troppo se avesse perso definitivamente il controllo lo avrebbe disintegrato.
In quel momento Aizawa con tutto il corpo docenti entrò nella zona di addestramento. Tutti furono testimoni di una devastazione enorme: ogni area era stata distrutta, detriti fluttuavano a mezz'aria, un'onda di energia li travolse. Sua figlia aveva bisogno di lui e si precipitò da lei.
"Non posso annullare il suo quirk se non la vedo. Bakugo, falle abbassare la barriera"
Urlò a Katsuki che era pronto a buttarsi in quelle fiamme pur di raggiungerla.
Katsuki provò a toccare quel muro ma in un attimo la manica della divisa si disintegrò e bruciò anche la pelle. Attraversare le fiamme era un suicidio, doveva pensare ad altro. Il muro era alto, poteva scavalcarlo ma da solo non ci sarebbe riuscito.
"Cementos crea una rampa"
Katsuki corse su quella rampa creata dandosi velocità con le sue esplosioni, si alzò in aria ma era ancora troppo in basso
"Mic, presto un'eco per darmi slancio!"
Con l'eco dell'onda sonora Katsuki raggiunse la giusta altezza e oltrepassò il muro di fiamme. Dafne era al centro, lo vide scendere dall'alto come la prima volta che si erano incontrati e si guardarono, le stesse sensazioni si impadronirono di entrambi. Dafne capì che lui era l'eroe che aveva aspettato una vita che veniva a salvarla e lui ebbe la consapevolezza che lei era la sua persona speciale.
Katsuki sentì crescere dentro una nuova forza, esplose contro il muro in circolo che dapprima accusò il colpo poi cominciò a dissolversi.
"Non ti avvicinare Katsuki ho paura di farti male"
"Non sei sola Dafne lo possiamo gestire insieme"
Lei guardò il suo braccio ustionato e inorridì.
"Vedi di cosa sono capace, non me lo perdonerei mai"
Si girò, non voleva guardarlo, si faceva ribrezzo da sola.
Lui annullò la distanza tra loro e l'abbracciò da dietro, anche se Dafne era ardente non si curò del dolore, avevano bisogno entrambi di quel contatto, poggiò il viso tra i suoi capelli. Quanto gli era mancato il suo odore!
"Un eroe non si ferma davanti a niente pur di salvare... soprattutto la sua persona speciale!"
Dafne si abbandonò a quell'abbraccio, ne aveva bisogno, aveva bisogno di Katsuki.
Ma il suo potere non si placava, non c'erano più catene a tenerlo fermo, si stava liberando completamente.
"BRUCIAAAA"
Dafne strillò a squarciagola, il cuore le stava bruciando dentro, non cela faceva più. Il muro di fiamme intanto si era dissolto e Aizawa attivò il suo quirk, riuscì ad annullare quello della figlia. Tutto si placò in un attimo. Dafne svenne tra le braccia di Katsuki ormai esausta e con il petto devastato da una bruciatura più grande.
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Frangipane e spezie
FanfictionBAKUGOXOC Katsuki ha una vita fatta di razionalità e dedizione al suo ruolo di eroe, non ha mai dato peso e valore alle emozioni. Dafne si è sempre sentita fuori posto e la sua vita fatta di addestramento e controllo viene sconvolta dallo scontro co...