Dafne era in un posto senza luce, senza suoni. Percepiva il suo corpo privo di gravità, immerso in acqua. Il corpo era dolorante in vari punti, l'avevano picchiata per non darle il tempo di usare il suo quirk. Era stata nuovamente messa in riga, ricordava quando disubbidiva cosa le succedeva, non era la prima volta. Ma non voleva ricordare di nuovo cose orrende.
Si era rifugiata nella sua testa per non sentire la sofferenza, la solitudine. Non sapeva quanto tempo fosse passato da quando era stata rapita ma aveva davanti il momento in cui fu strappata da Katsuki e sprofondò nella disperazione più totale.
Mise a tacere ogni emozione, voleva solo abbandonarsi al silenzio, si rannicchiò e attese lì in quel posto che aveva creato la sua mente, senza tempo, senza dolore. Le membra erano deboli, il respiro si faceva più sottile, il battito del cuore più debole, in stasi.
Non aveva altri desideri in quel momento voleva solo essere in silenzio, in un limbo eterno di oblio. In uno stato di morte apparente, così non avrebbe più sentito le torture, la tristezza e l'angoscia di non sapere dove fosse finita. La consapevolezza di aver perso Katsuki la lacerava.
D'un tratto percepì un calore, una strana fiamma, flebile, sfarfallava incerta rischiarando l'oscurità come un lumicino. Mano a mano che lei si avvicinava si allargava, si faceva più intensa, viva, come se prendesse forza da lei. Si muoveva ondulando, quasi danzando, in un attimo assunse il colore del suo quirk misto al rosso vivo. Quella forza che aveva sentito varie volte era simile alla potenza del fuoco.
Lei percepiva l'energia esterna eppure l'aveva sempre avvertita anche dentro di lei, ma era sicura fosse qualcosa di impiantato. Si era sentita sempre come se avesse un pezzo di sé non amalgamato con il resto, una macchia che galleggiava senza fondersi del tutto. Era il momento di accettare quella forza pienamente. Tese la mano verso le fiamme e in un attimo le bruciarono il braccio, come se avesse opposto resistenza.
Ma avvertì anche una profonda oscurità che aleggiava nell'aria. Un'altra parte di quella fiamma, una forza letale, cupa, quella che aveva manifestato la prima volta da bambina quando aveva salvato lei e la madre che era riuscita a fare implodere in lei procurandosi quella cicatrice sul petto. Così come aveva tentato di uscire in preda alla disperazione alla U.A. e l'aveva sempre arginata, spinta a rifugiarsi dentro. Era una potenza distruttiva enorme che con gli anni aveva sempre cercato di uscire. Si agitava nelle viscere del suo essere, gorgogliava. Aveva imparato a soffocarla, grazie agli addestramenti a cui era stata sottoposta. Ma era sempre lì e nei momenti in cui perdeva il controllo si affacciava impaziente, desiderosa di prendere il sopravvento.
Si sentì braccata da quella forza. Ne ebbe paura. Perché ogni volta che tentava di controllarla succedevano disastri e anche lei ne subiva le conseguenze. Quell'energia cercava di attaccarsi a lei, la inseguiva, ma lei ne era terrorizzata. Lo spavento la scosse e riaprì gli occhi di scatto. Difronte a lei c'erano quelli di Katsuki.
Sei venuto a salvarmi!
La squadra aveva tracciato Dafne, il segnale aveva registrato interferenze in una determinata area poi più nulla. Forse era stato disattivato. Erano però riusciti a registrare le coordinate del luogo.
La fase di analisi fu quella più difficile per Katsuki. Era impaziente di fare irruzione in quella tenuta per portare via Dafne, ma la situazione era delicata. Se il localizzatore era stato disattivato voleva dire che l'avevano scoperto, dovevano essere molto più cauti per non essere colti di sorpresa. Studiò un piano di attacco, appostandosi giorno e notte per memorizzare i turni di guardia, i movimenti e capire i vari ingressi e le vie di fuga da utilizzare.
Dopo una settimana agirono.
Kaminari con il suo quirk elettrico disattivò comunicazioni, armi elettroniche e sistemi di sicurezza del nemico. Le due squadre formate, una d'attacco e una di difesa avanzarono. Il posto era una base scientifica e negli ultimi giorni Katsuki si era accorto che la maggior parte delle guardie si era trasferita chissà dove. Non ci fu grande resistenza, anche perché l'assalto fu inaspettato. Katsuki, in testa alla squadra d'assalto seguito da Aizawa, era indemoniato, ogni esplosione messa a segno permetteva l'avanzata senza problemi. Mise fuori combattimento chiunque provava a contrastarlo. Il quirk di Jirou captò onde sonore provenienti da un piano inferiore. Trovarono le scale e la cantina.
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Frangipane e spezie
FanfictionBAKUGOXOC Katsuki ha una vita fatta di razionalità e dedizione al suo ruolo di eroe, non ha mai dato peso e valore alle emozioni. Dafne si è sempre sentita fuori posto e la sua vita fatta di addestramento e controllo viene sconvolta dallo scontro co...