Capitolo 31

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"Riesci ad essere mai puntuale, cavalletta"

"E tu riesci mai a dire le cose per intero, parli sempre a metà. Dove andiamo?"

"In giro ti ho detto"

Katsuki sbuffò fingendosi seccato ma in realtà era divertito perché Dafne andava in confusione quando non sapeva cosa aspettarsi.

Era una domenica mattina assolata, perfetta per frequentare posti all'aperto.

Katsuki per quell'uscita non aveva indossato neanche un berretto come di solito per non farsi riconoscere e Dafne non gli chiese nulla forse non gli diede peso oppure era troppo nervosa per cercare di capire cosa stesse succedendo.

Scesi in strada e arrivati in centro Katsuki prese la mano di Dafne e intrecciò le dita alle sue, lei ovviamente non rifiutò la cosa. Camminarono mano nella mano sotto gli occhi dei passanti che riconoscevano Katsuki nell'eroe che era. Lui aveva uno sguardo fiero e soddisfatto mentre si concedeva quella sorta di sfilata con Dafne, noncurante delle facce sbalordite, divertite ed emozionate delle persone.

Si fermarono davanti la vetrina di una libreria, Katsuki le propose di acquistare un nuovo libro per ampliare la sua raccolta. Dafne era rimasta ad osservare i titoli esposti in vetrina ma era indecisa nella scelta, come sempre. Lui la strinse a sé, il commesso e i clienti dall'interno rimasero a bocca aperta nel vedere l'eroe Dynamight in effusioni in pubblico.

Durante la loro passeggiata un paio di ragazzini li fermarono per chiedere un autografo, lui stranamente li accontentò e sembrava compiaciuto mentre scriveva il suo nome sui taccuini che quelli gli porsero.

Ci fu anche chi gli chiese chi fosse chi lo accompagnava e lui senza sbraitare come di solito rispose tranquillamente

"E' la mia ragazza!"

Dafne arrossì, si sentì lusingata. Katsuki aveva deciso di rendere pubblico che era seriamente impegnato.

Si fermarono in un locale per pranzare, la cameriera era visibilmente emozionata, doveva servire Dynamight e non gli tolse gli occhi di dosso nemmeno un momento, stava quasi sbavando.

Katsuki poggiò la mano su quella di Dafne e le chiese

"Amore cosa prendi?"

Dafne lo guardò in modo strano, la cameriera si decise a riprendersi e consegnare le ordinazioni in cucina e li lasciò.

"Katsuki così mi fai paura?"

"Mi dava fastidio il modo in cui mi guardava la cameriera! Forse ho esagerato"

"Stai bene?"

"Dafne c'è un fotografo lì in fondo, deve spiattellare al mondo che sei la ragazza di Dynamight così i villain ci penseranno due volte prima di toccarti".

Dafne rise di gusto, si allungò verso di lui per stampargli un bel bacio che il fotografo immortalò emozionato per lo scoop e gli sussurrò

"Non chiamarmi amore per favore"

"Hai ragione cavalletta"

Quella giornata si concluse normalmente e per un paio di giorni la notizia della fiamma dell'eroe Dynamight aveva occupato le prime pagine di varie riviste e giornali. Katsuki aveva deciso di manifestare a tutti che al suo fianco adesso aveva qualcuno che nessuno poteva osare di toccare. Per una volta sfruttò la stampa per i suoi scopi, stavolta non si trattava di sole voci o congetture, aveva cercato di essere il più disinvolto possibile anche se era stato difficile dover far vedere un lato di sé che non aveva mai manifestato a nessuno se non a Dafne. Si era trattato solo di una volta per dare un messaggio a chiunque avesse guardato. Dafne era sua e nessuno doveva avvicinarsi a lei.

Bussarono alla porta in modo deciso. Katsuki aprì e si ritrovò quella pazza della madre che lo guardava furiosa. Entrò rumorosamente dando una spallata al figlio anche se ormai la superava di oltre dieci centimetri.

"Figlio sciagurato sono due giorni che eviti le mie chiamate!"

"Sono stato impegnato pazza isterica"

"Brutto disgraziato! Devo sapere dai giornali che hai una ragazza?"

"Ti devo dire anche quando vado al cesso per caso?"

Dafne si palesò distratta, parlò con occhi bassi, non si era accorta che ci fosse qualcuno.

"Katsuki pensavo di cambiare le lampade in camera, visto che una l'abbiamo rotta l'altra sera"

Alzò lo sguardo e rimase pietrificata. Davanti a lei c'era una donna con gli stessi capelli e gli stessi occhi di Katsuki, chiaramente sua madre.

Si sentì in imbarazzo, come doveva comportarsi? Cosa avrebbe dovuto dire? Cavoli non era pronta a conoscere la sua famiglia e doverlo fare in quella circostanza così all'improvviso la mandò nel panico. Non aveva neanche l'abbigliamento adatto, le sarebbe parsa sciatta e insignificante.

Dannazione perché i Bakugo erano così irruenti!

Fece un respiro profondo per trovare il coraggio

"Buongiorno, piacere io sono Dafne"

Allungò la mano per stringere quella della donna che per tutta risposta diede uno schiaffo dietro alla nuca del figlio e cambiando espressione in quella più contenta al mondo l'abbracciò.

"Piacere io sono Mitsuki"

Dafne si sentì avvolgere da due braccia forti e calorose, l'odore di quella donna ricordava la cannella. Ed era l'abbraccio di una mamma. Le trasmise tranquillità e fu grata per quella manifestazione di affetto.

"Mio figlio è un ingrato. Non dice nulla alla sua famiglia che ha affianco un fiore come te. Grazie per sopportarlo, temevo che con il suo brutto carattere sarebbe rimasto solo a vita"

"Non rompere mamma. Perfino tu hai trovato qualcuno che ti sopporta!" fece di rimando Katsuki. Sua madre gli metteva i nervi, era invadente, fastidiosa e odiava quando faceva irruzione nel suo spazio senza preavviso o invito

"Ora puoi andare" le disse aprendole la porta.

Mitsuki lo fulminò con gli occhi e tuonò

"Non provare a fare il furbo con me Katsuki, sono tua madre! Ho tutto il diritto di stare qui"

"Questa è casa mia e non hai l'invito".

I due si sfidarono fronte contro fronte sembravano due cervi che si scontravano. Per Dafne fu una scena divertente, avrebbe pagato oro per avere sua madre in quel momento. Fece una proposta

"Magari può rimanere a pranzo"

Katsuki si strofinò la mano sulla faccia in segno di resa e Mitsuki esclamò

"Dammi del tu cara! Tu sai come ci si comporta. Chiamo tuo padre" rivolgendosi al figlio.

Katsuki guardò Dafne con occhi sottili e minacciosi, avrebbero fatto i conti dopo per quella sparata che aveva fatto. Dafne per tutta risposta gli fece l'occhiolino divertita. A Mitsuki non sfuggì l'intesa tra i due e ne fu davvero felice.



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