Capitolo 25

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Dafne si stava divertendo, gli amici di Katsuki erano chiassosi, burloni e davvero simpatici. Ci voleva una serata del genere e si sentì piacevolmente di compagnia. Si era rilassata.

Al tavolo, però, dal lato di Katsuki si materializzò una ragazza bellissima che potevi notare anche al buio: una lunga chioma bionda incorniciava un viso quasi angelico, tra le ciocche di capelli si notavano strass colorati, gli occhi di un azzurro cielo erano sottolineati da un trucco pieno di brillantini, la bocca era rossa ed esageratamente carnosa, le forme abbondanti strette in un abitino di paillettes assurdamente corto. Con voce elettrizzata attirò l'attenzione

"Ma tu guarda chi si rivede Dynamight!"

Si avvicinò a Katsuki e strofinò i seni abbondanti sulla sua testa.

Lui non reagì ma cambiò espressione. Era scocciato.

"Riconoscerei la tua testolina bionda ovunque!"

"E tu sembri sempre una strobosfera"

Quella fece una risatina stridula da far male alle orecchie

"Sono felice di rivederti anche io caro Dyna"

Dafne cominciò a sentire dentro una strana nausea, quella ragazza aveva chiamato Katsuki con un nomignolo come se fossero intimi e si era strusciata su di lui senza ritegno. Le sue dita tenevano il bicchiere, strinse forte quasi da far incrinare il vetro. Il suo volto aveva perso il sorriso di un attimo prima e si era trasformata in una smorfia di fastidio, sentì montare una rabbia incontrollata, una vibrazione del suo potere la scosse,  voleva spazzare via quella ragazza, allontanarla dal suo Katsuki ma non poteva ingaggiare una rissa.

Scelse la cosa più sensata da fare, allontanarsi per calmarsi

"Penso che il drink mi abbia dato alla testa, vado a prendere un po' d'aria"

Si alzò e guardò in modo torvo quella ragazza, la superò sfiorandole con sdegno la spalla.

"E quella che aveva! Tornando a noi Dyna, dopo sei mesi passati in una scuola non hai bisogno di sfogarti un po'? Sono qui per te!"

Lo guardò con occhi ammiccanti muovendo le mani su tutto il corpo per invitarlo a quello spettacolo che gli offriva.

Azumi ci provava con lui in ogni modo, in ogni posto, in ogni situazione, l'aveva sempre ignorata ma stavolta quel suo atteggiamento gli diede sui nervi. Aveva rovinato la loro serata.

"Senti Azumi non so più come devo dirtelo, scordati che possa anche solo pensare di toccarti"

E seguì Dafne.

Lei era nel parcheggio vicino alla loro auto, camminava avanti e indietro come una belva in gabbia, si sentiva prigioniera di quella nuova emozione che non sapeva gestire, avrebbe voluto gridare a squarciagola per farla uscire e liberarsi, sentì dei passi dietro di lei. Katsuki con le mani in tasca la osservava con la testa inclinata da un lato

"Ehi cavalletta, avevi acqua nel bicchiere, che succede? Sei gelosa per caso?"

Dafne cominciò a parlare a raffica vomitando quel fastidio misto a rabbia che sentiva, parlando di quella ragazza che lo aveva avvicinato, del fatto che lui aveva una vita diversa dalla sua, del fatto che si sentisse inadeguata, della paura delle ragazze che lui aveva avuto, del loro rapporto che non sapeva cosa fosse. Furono discorsi sconclusionati ma aveva detto tutto senza filtri, si accorse solo dopo essersi sfogata di aver confessato tutti i suoi dubbi e le sue paure.

Katsuki l'aveva ascoltata con attenzione e fu felice che  Dafne si fosse aperta con lui. Quello che aveva appena detto era la prova che fosse gelosa di lui, si scoprì soddisfatto di essere la persona che le faceva provare tutte quelle emozioni. Si avvicinò a lei per baciarla, adorava i suoi momenti di confusione, le sue insicurezze e la sua passione quando parlava e si ribellava a quello che non le piaceva. Si staccò da lei per dirle

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