Katsuki passeggiava nel cortile della sua vecchia scuola per sbollentare il suo nervosismo, non gli piaceva quello che Jeanist aveva architettato per lui. La U.A. aveva creato un nuovo programma per gli aspiranti Heroes del primo anno che prevedeva la presenza di un eroe della nuova generazione che facesse loro da insegnante nelle materie pratiche.
Era assurdo dover fare da babysitter a dei ragazzini! Jeanist lo aveva convinto con l'inganno a presentare la sua candidatura perché gli piaceva sempre metterlo in situazioni che lui detestava, ovviamente era stato scelto ma nessuno si prese il disturbo di valutare che non era proprio il tipo che potesse educare dei ragazzini che considerava solo delle inutili comparse fastidiose. Jeanist lo aveva quasi obbligato ad accettare l'incarico perché avrebbe pesato in modo positivo sui sondaggi di gradimento e poi, dato che non si era mai preso un periodo di riposo, fu un modo per metterlo in ferie forzate, c'era chi poteva pensare all'agenzia in sua assenza.
Era concentrato a pensare a come gliela avrebbe fatta pagare che per poco si scontrò con qualcuno, quella figura prontamente lo scavalcò con agilità e nell'istante in cui incrociò il suo sguardo, rivide quegli occhi ametista che lo avevano tormentato. Non ebbe il tempo di rendersi conto di null'altro che quella dannata ragazza era già sparita dal suo raggio di azione.
Quella sera stessa gli fu assegnato il suo alloggio predisposto per l'occasione, per evitargli un via vai giornaliero tra la scuola e casa sua dall'altra parte della città, il preside ebbe l'idea di farlo sistemare al terzo piano dell'edificio principale per rendergli più agevole e tranquilla quell'esperienza, gli aveva consegnato anche il programma da seguire e i dettagli di quel nuovo progetto.
Tutte quelle maledette scartoffie da insegnante gli davano sui nervi, le aveva lasciate sulla scrivania della stanza senza degnarle di un'occhiata, si sentiva un perfetto idiota per aver acconsentito a quella rottura.
Dannato Jeanist!
Uscì da lì, era ora di cena, percorse il corridoio che separava la sua stanza dal salone principale con le mani in tasca e il viso imbronciato. Vide Aizawa Shouta girato di spalle, davanti una porta, impegnato in una conversazione con qualcuno. Quando si avvicinò di più riconobbe la persona con cui parlava: era di nuovo quella ragazza. Poteva essere una studentessa in quella scuola? Ma sembrava avesse solo qualche anno in meno di lui. E poi non odiava gli eroi? Cosa ci faceva nella più prestigiosa scuola di eroi del Giappone? Tutte quelle domande si affollarono nella sua mente in un momento. Aveva voglia di sapere chi fosse in realtà.
Interrotti dalla presenza di Katsuki, Aizawa fece le presentazioni
"Ti presento Bakugo Katsuki l'eroe Dynamight, farà parte del nuovo programma di insegnamento"
"Per te Grande Dio dell'uccisione esplosiva Dynamight!" sottolineò Katsuki rivolto a lei.
"Lei è Dafne Horimoto, studentessa del progetto di scambio culturale" continuò Aizawa
"Questa scuola si è evoluta dai miei tempi con tutti questi progetti!"
Katsuki incalzava per spingere la ragazza a parlare, aveva lo strano bisogno di risentire la sua voce. Lei lo guardò dapprima sorpresa, appena si erano riconosciuti, poi la sua espressione cambiò in fastidio.
"Non sarai una di quei novellini a cui fare da babysitter"
La vide incurvare le sopracciglia in segno di sdegno
"Ti sembro una quindicenne razza di ...." lei si morse il labbro per trattenersi appena percepì lo sbuffo di ammonimento del padre.
"Sono in un altro corso per fortuna per te" disse Dafne quasi in segno disfida.
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Frangipane e spezie
FanfictionBAKUGOXOC Katsuki ha una vita fatta di razionalità e dedizione al suo ruolo di eroe, non ha mai dato peso e valore alle emozioni. Dafne si è sempre sentita fuori posto e la sua vita fatta di addestramento e controllo viene sconvolta dallo scontro co...