Capter 1

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Narratore pov.
"Ciaooo Emilee, sono io, ti ricordi di me?", lo sentì dire Emilee dal solito coniglio giallo, che sognava ormai da mesi.
La cosa brutta, che nel sonno spaventò Emilee, fu il tono con qui quel coniglio lo disse, aveva un sorriso a trentadue denti, ma sotto nascondeva la maniacalità con qui lo diceva.
"Chi-Chi diamine sei?",  chiese ormai stanca, ogni notte era sempre la stessa storia.
"Come, non ti ricordi di me?", gli rispose con tono quasi offeso.
"Io, non so chi tu sia e ne tanto meno che cosa tu voglia da me...Lauuq Aquò sciamiii in paceee"m, nel mentre prendendo a pugni il cuscino, nel mondo reale.
"Questo mai, dolcezza!", disse infine il coniglio in tono quasi perverso, ma non perse occasione, ed ancora nel sogno, si mise a seguirla, con Emilee che scappò, cercando di non farsi prendere.
"Perché scappi da me? Voglio solo..." e poi, riuscì ad arrivare da lei.
"No, no, no, laciamiii", si dimenò urlando Emilee.
"Ahhh, lasciamiiiii".
E poi si svegliò di sovrasalto, trovando come sempre, sua madre davanti al suo letto, preoccupatissima per lei.
Il padre di Emilee ormai non c'era più e lei, viveva ancora con sua madre, dopo la morte del padre, non se l'era sentita di lasciare la madre da sola e quei incubi, non facevano altro che peggiorare il tutto.

<Emilee, Emilee, tesoro, tranquilla>, cercò di calmarla la madre, nonostante lei stessa fosse preoccupata per la figlia.

E <oh mamma...>, si asciugò la testa Emilee, con ancora il fiatone 😮‍💨.

E <ho fatto di nuovo lo stesso incubo vero?>, la madre annuì soltanto.

<mi dispiace tanto figliola davvero>

E <ed anche a me dispiace mamma.
Non ce la faccio più, sono mesi che vado avanti così.
Sogno sempre quel maledetto coniglio giallo!>, inprecò Emilee, era davvero stremata.

<tesoro, mi dispiace, vorrei fare qualcosa per aiutarti davvero, ma non so cosa>, ammise triste la madre, anche se Emilee era grande, non riusciva lo stesso a vederla soffrire così tanto, per dei incubi, di qui non riuscivano a spiegarsi l'origine.

E <non ti preoccupare mamma, passerà>, sospirò Emilee alzandosi dal letto, ed iniziando a prepararsi per la giornata.

E <vado a farmi una doccia, ho sudato come un maialino stasera>, sorrise alla sua stessa affermazione.

<d'accordo tesorino, vado a prepararti la colazione>, sorrise infine la madre.

E <non preoccuparti mamma, ieri mi sono messa d'accordo con Shirly, per vederci, facciamo colazione fuori>

<oh ok, allora salutamela e così una brava ragazza>

E <già>, sorrise Emilee, nel ricordarsi il volto della sua cara amica Shirly, era l'unica oltre sua madre, ad essere al corrente dei brutti incubi che faceva.
Per lo meno però, Emilee, trovò un po' di sollievo, durante la doccia, l'acqua la rinvigoriva e la faceva sentire un pò meno stressata.
A fine doccia, tornò in camera per vestirsi, optando per una classica maglietta nera, con l'immagine della sua band preferita stampata sopra e dei semplici pantaoloni.
Nike e via, mancava più la borsa, telefono e chiavi ed era fatta, era pronta.
Così salutò sua madre, ed uscì di casa, alla volta del parco, li si sarebbe incontrata con Shirly.

Poco dopo...

Per strada però, quasi si sentì male, la colpì una fitta alla testa, per fortuna però, anche se non se lo spiegava, non era nulla di grave.
E Shirly, dal parco la salutava, facendogli ciao con la mano, fu così, che con una mano leggermente pressata contro la tempia, ed un respiro profondo, Emilee scacciò via quella brutta fitta, o per lo meno, ci provò.

Shirly <hey amicaaa...>, la salutò calorosamente Shirly abbracciando Emilee.

Shirly <come stai?>

Emilee <domanda di riserva Shir? Sto una merda!>

Shirly <sempre lo stesso incubo?>

Emilee <sempre lo stesso dannato coniglio giallo, si>, le amise stanca.

Emilee <ho dormito poco e nulla stanotte! Ma bando alle ciance tesoro, andiamo a prenderci un caffè, così magari mi sveglio.
Che non ho fatto ancora colazione>

Shirly <ok>, le sorrise Shirly, anche se un pochetto dispiaciuta.
Emilee gli aveva raccontato tutto, ma proprio tutto, sapeva di William e del fatto che quella sera, ormai tempo fa, aveva provato ad ucciderla, ma che nessuno gli aveva mai creduto, né tanto meno ci avevano provato. 
Così si era rassegnata persino lei e Shirly era l'unica a non averla mai trattata male, ne giudicata, Emilee, non sapeva che fare, se in questi anni non ci fosse stata ne sua madre ne Shirly, probabilmente sarebbe impazzita.

Durante la colazione... 

Shirly <ma non si può fare nulla? Intendo, per scoprire se quel coniglio, che ti perseguita nei sogni, sia effettivamente William oppure no>

Emilee <non saprei davvero...
Aspetta però, ora che mi ricordo, William indossava sempre un costume da coniglio.
Mi sembra si chiamasse Spring, Spring...Sping Bonnnie, ecco si ora ricordo, si chiamava proprio Spring Bonnie.
Ma è morto, come potrebbe essere sopravvissuto>

Shirly <non ne ho la benché minima idea tesoro.
Tutta questa faccenda, sta assumendo sempre più connotazioni sovrannaturali e non mi piace>, ma poi le ragazze si bloccarono da quel sproloquio, stavano arrivando i due cappuccini ed i due cornetti che avevano ordinato poco prima, per qui, giusto per non passare per pazze, a parlare di cose sovranaturali, preferirono stare zitti.

Poi il barista se ne andò e Shirly mise il dubbio in Emilee.

Shirly <e se, ci fosse anche la minima possibilità, che William fosse sopravvissuto?>, Emilee quasi la guardò male, come poteva essere sopravvissuto, se le chiusure springlock, gli si erano chiuse con lui nella tuta, letteralmente uccidendolo, era impossibile.

Emilee <mi sono documenta, sai, dopo la sua morte e, per come erano fatte le tutte, ti dico che è impossibile che sia sopravvissuto.
Almeno, non per come le ha progettate>

Shirly <wow Emi, mi stupisci sempre! Sei un piccolo genietto>

Emilee <si sai, quando tutti, compresi i tuoi genitori, ti credono pazza, perché eri troppo piccola, non ci puoi fare molto>, così Shirly le sorrise, era davvero dispiaciuta per tutto ciò che le era successo, ed era solo un sorriso giusto per smorzare tutta quella tristezza, ed a tratti anche un po' arrabbiatura.

Così finirono di fare colazione, pagarono la colazione e decisero di godersi una bella passeggiata rilassante al parco, poco più distante dal bar dove erano.
Così lo fecero e davvero un gran bella cosa, che permise ad Emilee di scaricare un po' d'ansia.
E finalmente si sentì un po' meglio, questo finché, Shirly non sganciò la bomba e ci stava pensando da un pochino in realtà.

Shirly <e se, domani o dopo domani organizzassimo una giornata fuori porta, ed andassimo in autobus sino a lì?
Sino al Freddy Fazbear Pizza? Giusto per vedere un po' com'è la situazione...Almeno così ci tagliamo il pallino no?>

Emileee <uhm, non saprei>,

Quella domanda immediatamente scioccò Emilee, ma effettivamente poi ci pensò su un pochetto e decise di...

[Fine primo capitolo]

Five Night At Freddy's-La bambina sopravvissuta a William AftonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora