Capter 2

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Emilee's pov.

"Effettivamente ha ragione", pensai tra me e me, qualche secondo dopo, ciò che sparò Shirly.
Potevamo prenderci una giornata libera, ed andare in quel posto in autobus, anche se ciò voleva dire farsi tre, quattro ore di autobus.
L'unica cosa che mi bloccava era la paura, chi me lo diceva che sarebbe andato tutto bene?
Ma se non vado però, gli incubi potrebbero anche aumentare e poi, non troverò mai una risposta.
Insomma, la mia testa dopo ciò che mi propose Shirly, si riempì di così tanti dubbi, che effettivamente non sapevo se andare o meno.

Emilee <Shrily io...Non lo so>, le risposi a fatica, l'idea di ripercorrere tutto quello mi spaventava.

Shirly <lo capisco tesoro, ma quanti mesi sono che stai facendo questi incubi>

Emilee <se non contiamo, tutto il mese dopo, l'aggressione, con stanotte e il terzo mese>, amisi triste, forse Shirly aveva ragione.

Shirly <Appunto Emi, non puoi continuare così! Vuoi continuare ad essere perseguitata per tutta la vita?>

Emilee <no, certo che no!>

Shirly <allora facciamo così...>, ma improvvisamente mentre Shirly stava parlando, quasi come se fosse un segno del destino, in strada passò uno di quei camion pubblicitari, che portava proprio un cartello, con su stampata la locandina del Freddy Fazbear Pizza.
Ma non appena lo vidi mi bloccai, quasi come se fossi in uno stato di catalessi e nel frattempo, in testa mi tornarono in mente i ricordi di quella sera.
Così, non so di che coraggio mi arsi in quel momento, ma lo dissi:

Emilee <d'accordo facciamolo!> e presi a caminare, molto più spedita, quasi come se fossi un pelino arrabbiata, ed in effetti lo ero.
E se prima ero impaurita e triste, adesso non lo ero più, era come se quel camion pubblicitario, avesse fatto scattare qualcosa dentro di me.
Ora ero decisa, dovevo assolutamente scoprire di più, su quel maledetto locale e sul fatto della morte di William, ma per fare ciò, dovevamo recarci dove tutto aveva avuto inizio.

Mi faceva male si, ma non potevo andare avanti così.

Emilee <voglio stanare quel maledetto coniglio giallo Shirly!
Ma se dobbiamo fare le cose fatte bene, non ci basterà una giornata, no...Che  ne dici di un mese?>, le proposi.
Ma ero così determinata che guardai la faccia di Shirly, era sconvolta, di solito, non ero una tipa così coraggiosa.
Nel duo, era lei quella coraggiosa 😅.

Shirly <wooow ragazza, addirittura un mese?>

Emilee <ok, spero che ci vorrà molto meno ma è sempre meglio abbondare, al massimo torniamo prima>

Shirly <ok, vado a casa a parlarne con mamma e poi, domani ti dico>

Emilee <d'accordo, tu parla con tua madre e fatti dare il permesso, perché non voglio andare senza di te!
Intanto io informo la mia e poi, cerco i biglietti su Internet>, persino Shirly si stupì del improvvisa determinazione che mi stava venendo.

Ma ora basta è giunto il tempo, di porre fine a quei incubi.

Quando quella sera...

<Emilee, Emileeeee>, si sentì chiamare Emilee nel sonno, ma quella non era la voce di William, era la voce di un bambino e poi, nel sogno li vedeva, erano...

Emilee <Gabrielll>, felice lo abbracciò, sapeva che tutto quello era un sogno e che Gabriel in realtà era morto, ma rivederlo, così dopo tanto tempo e soprattutto dopo tutto ciò che era successo, gli mancava tantissimo, infondo, quando erano picco...

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Emilee <Gabrielll>, felice lo abbracciò, sapeva che tutto quello era un sogno e che Gabriel in realtà era morto, ma rivederlo, così dopo tanto tempo e soprattutto dopo tutto ciò che era successo, gli mancava tantissimo, infondo, quando erano piccoli, erano molto amici.
Ma non si accorse che Fritz gli andò accanto e posandogli, la sua mano con l'uncino sopra la spalla, gli indicò un punto, il come la guardava Fritz era ciò che faceva spaventare Emilee, non l'aveva mai fissata così.
Ma non ci fece molto conto, alla fine era comunque uno dei suoi amici d'infanzia, perché avrebbe dovuto avere un secondo scopo. 
Susie però, era quella che sembrava avere un pochetto più di autocontrollo, infatti ci fu una cosa che suggerì alla sua vecchia amica d'infanzia, gli suggerì che una volta Fritz, quando era piccino e soprattutto ancora in vita, si era preso una cottarella per Emilee, una di quelle classiche cotte che ti prendi da bambino, infatti, fu proprio per Susie che tutti i bambini nel sogno di Emilee riuscirono a tornare "Bambini" per un minuto e Fritz si incavolò tantissimo per quel segreto rivelato.
Ed Emilee per la prima volta in uno dei suoi incubi rise, era così felice, finalmente li aveva rivisti.
Ma giusto perché William ci deve sempre mettere lo zampino, ci mise poco a riprendere il controllo dei sei bimbi e riportarli a ciò che per qui erano lì, ovvero spaventare a morte Emilee.
E successe, ricominciò tutto da capo, i sei bimbi, fecero rivivere quel giorno della tragedia ad Emilee.
"Io ti prenderòòò, prima o poi, fosse l'ultima cosa che faccio!>, lo urlò e questa volta si che era William.

Ma Fritz poco prima di commettere  un brutto fattaccio, che avrebbe dovuto fare su Emilee, gli disse qualcosa che la rabbrividì.
"Scappaaa, non riesco più a controllarmi", anche nonostante tutto quello che William stava facendo, Fritz voleva comunque metterla in salvo.
"Scapaaaaa", gli urlò in fine.

E lei fu un po' titubante, non voleva lasciarlo lì solo...

Emilee <Fritz, Gabriel, ma-ma che...> e non riuscì neppure a completare la frase, Emilee stava balbettando dalla paura, Gabriel, Fritz, Jeremy e tutti gli altri, si erano messi ad inseguirà minannociamente.

Emilee <ragazzi sono io, sono Emilee, la vostra amica ricordata?>, ma non ottenne risposta, continuarono semplicemente a seguirla, con ancora lo sguardo minaccioso che avevano in precedenza, William ormai aveva preso il controllo e non c'era più scampo.

Nel frattempo...

M <ok, buona notte>, disse a se stesso Michael, attivando la sua sveglia personale, che riproduceva i rumori ambientali, sperando di prendere sonno e smetterla con i soliti incubi.
Abby, era già a letto da un bel po', ma lui faceva sempre molta fatica ad addormentarsi, soprattutto dopo "l'apparente" morte di Garrett.
Non ne faceva una colpa a nessuno, l'unico che aveva colpe, era lui, non gli era stato sufficientemente dietro come gli avevano detto i suoi.
Così si incolpava della morte del fratello.
Ed il sogno fu sempre lo stesso, lui che si ritrovava in un boschetto, più precisamente un accampamento da picnic, con i suoi genitori e Garrett, che come al solito spariva venendo rapito, era sempre lo stesso incubo.

Ma ora gli incubi si erano evoluti, ciò che sognava era sempre lo stesso, l'unica cosa è che ultimamente nei suoi sogni, non era più lo stesso, era il fatto che c'erano sei bambini e lui era sicuro, che loro sapessero per forza qualcosa in più su suo fratello.

Five Night At Freddy's-La bambina sopravvissuta a William AftonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora