Capter 23

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Michael pov.

Mi spaventai a morte, quando vidi i segni delle mani di papà, sul collo di Emi, quasi mi prese un colpo, ma l'abbracciai forte.

Michael <hey, tranquilla, ci sono qui io, ora va tutto bene!>, provai a rimanere serio, ma serio non lo ero affatto.
A mio malgrado forse, capì che l'avevo sottovalutato, mamma aveva ragione quando mi diceva, che papà era capace di tutto, solo che speravo che ad una certa si ricredesse insomma, che pensasse al bene dei suoi figli, ed invece constatai che non gli è ne fregava proprio nulla.
Dal tronde, quando ero piccolo, mai una chiamata, mai un messaggino, solo ora si faceva vivo, guarda caso, quando mi sono innamorato.

Emilee <Mike ascolta, lo so che è troppo presto ma, non è che possiamo dormire insieme?
No-non mi fido a dormire da sola> e divenni immediatamente rosso, effettivamente io ed Emi non avevamo mai dormito insieme, questa era la prima volta per entrambi.

E la vidi alzarsi e cedere ad un giramento di testa.

Michael <aspetta, non sforzarti, che non stai bene, ti vado a preparare una tisana, così ti rilassi e ci calmiamo, soprattutto io!
Poi ti accompagno di là ok?>

Emilee <ok>, la sentì rispondermi triste.

Emilee <e scusami tanto Mike, no-non volevo>

Michael <e di che? Tu non centri nulla>, le sorrisi, non volevo che si sentisse in colpa, per qualcosa in qui la colpa non era la sua.
È solo colpa di papà e nel mio caso anche di zia Jane, se la nostra vita sta andando in mille pezzi, certe volte mi chiedo davvero, se quei due siano in combutta, perché davvero, potrebbero stare bene insieme.
L'acqua calda stava andando già in ebollizione, così con una mappina che trovai li accanto ai fornelli, presi il pentolino e versai l'acqua bollente nelle tazze, una per lei ed una per me.

Diedi un secondo una girata, misi e un pochetto di zucchero e gli è la portai,

Michael <eccommiii>, entrai in camera con le due tazze, mia la poggiai un secondo sul comodino accanto al letto di Emi e gli porsi la sua.

Emilee <grazie>, la vidi sorridermi, anche se lo capì presto, che era un sorriso forzato, papà, gli aveva tolto anche la voglia di sorridere, ed io lo odio, il suo sorriso era così bello, ora è triste e spento.
Mi commossi, capendo che tenevo a lei talmente tanto, che avrei persino sfidato il mio stesso padre, pur di farla star bene, ovviamente tengo tanto anche ad Abby e chiaro, ma con lei e un altro tipo di affetto.
E la guardai un pochetto, mentre bevemmo entrambi le nostre tisane, volevo chiedergli di diventare la mia ragazza ma purtroppo, non era mai il momento giusto.

Poco dopo la fine delle tisane, come promesso l'accompagnai nella camera grande e dormimmo insieme, all'inizio eravamo entrambi un po' impacciati, mai l'avevamo provato, ma col passare del tempo, giusto mezz'ora dopo, quando aprì le braccia, la sentì chiedermi il permesso, per venire ad abbracciarmi e chiamatemi pure scemo ma, accettai immediatamente.
L'emozione che provai fu indescrivibile, era così bella.

Michael <buona notte>, gli augurai per poi darle un bacio in testa.
Sorrisi come un ebete, mi sentivo così felice, ed oltretutto mi ricordai di una cosa, era la prima volta dopo tanto che, non prendevo più i miei sonniferi per dormire.
Era così, con lei stavo bene.

La mattina dopo,
Emilee pov.

Mi svegliai stiracchiandomi un po' e poi lo vidi lì accanto a me nel letto, sembrava un sogno, ma era così bello quando dormire che non resistetti e restai li un pochetto a fissarlo.
Che fossi completamente cotta di lui, ormai era chiaro anche agli orbi e riflettei tra me e me, poco dopo alzandomi ed andando in bagno a fare le mie cose, "Stasera gli è lo dirò!", pensai tra me e me, mentre mi pettinavo i capelli guardandomi allo specchio.
"Stasera gli dirò ti amo!", ammisi a me stessa e sciacquai la faccia due secondi dopo.
Ero decisa a dirglielo e nulla, nemmeno un altro incubo mi metterà i bastoni tra le ruote.
Ma poco dopo, sentì qualcuno che suonava al campanello, avevo paura che Mike sentendolo si svegliasse ma, passai dalla camera per andare ad aprire e nulla, non si era minimamente mosso.
Risi di gusto, aveva il sonno così pesante che probabilmente manco cannonata lo sbegliava.
Così corsi ad aprire e quando mi trovai davanti il mio interlocutore, rimasi confusa, che ci faceva qua?

Five Night At Freddy's-La bambina sopravvissuta a William AftonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora