A casa di Michelle,
Narratore pov.William <così adesso la pianterai di mettermi i bastoni tra le ruote!>, affermò William, infliggendo a Michelle l'ultimo colpo, che gli fece perdere i sensi.
Così William credendola morta, ripulì il tutto, e buttò via l'arma che aveva usato per torturarla ed alla fine, come pensava lui, ucciderla.
William <è stato bello dolcezza...
Ora, ho un lavoro da portare a termine, ciaooo>, sorrise quasi maniacalmente, ormai era totalmente fuori controllo, voleva Emilee a tutti i costi, ed avrebbe fatto la qualunque per ottenerla.
E poi, la povera Michelle riprese i sensi, una volta che William se ne fu completamente andato, gridò aiuto, così forte, che la sentirono in tanti.
E fu grazie alla signora Mitchell, un amabile anziana signora, che Michelle riuscì diciamo a "Riprendersi".
La signora Mitchell chiamò l'ambulanza che fortunatamente arrivò in dieci minuti e la portarono di corsa in ospedale e quando i dottori gli chiesero se avesse qualche famigliare o se potessero chiamare qualcuno per avvisarlo, lei fece immediatamente il nome della figlia.Michelle <Emilee, chiamate mia figlia!>, disse Michelle con molta fatica, ed effettivamente aveva più solo sua figlia al mondo.
Così i medici lo fecerò, ma ricordate, Emi era ancora al Freddy's per il suo secondo turno di notte.
Al Freddy's,
Emilee pov...Ero sorretta dalle braccia di Mike, non erano particolarmente muscolose o cosa, ma era sicuro, che mi facevano un effetto particolare e poi, la scintilla tra noi due si riaccese, ci avvicinammo pian piano l'uno alle labbra del altro, desiderosi di un contatto e ci stavamo pure riuscendo, non fosse per...
*squillo di telefono*
"Mannaggia al telefono, dannazione!", pensai tra me e me, quasi come se non fosse destino.
Mike anche mi sembrava piuttosto scocciato, ma poi risposi e mi cadde il mondo addosso.
Emilee <aspetti, aspetti solo un secondo, cosa vuol dire che mia madre è in ospedale con lividi dalla testa ai piedi e con qualche costola rotta?>, chiesi ai medici, in due secondi mi era totalmente caduto il mondo addosso ed iniziai a piangere é vero, avevamo litigato, ma era comunque mia madre.
Lentamente mi scesero più lacrime, mia madre si trovava in uno stato abbastanza discutibile, in ospedale e dopo tutto quello che gli avevo detto, mi voleva ancora.
Emilee <gra-grazie...>, mi morirono le parole in gola, perché la mia vita è un inferno?
Emilee <si certo, finisco di lavorare e prendo il primo treno disponibile, la ringrazio>, posai giù il telefono e sentì di nuovo le braccia confortanti di Mike, che mi avvolsero, questa volta però mi stava abbracciando.
Non riuscì a resistere, crollai a piangere tra le sue braccia.
Emilee <Mikeee, la mia vita e un disastro! Mi-mia madre...>, gli dissi a stentò, con di nuovo le parole che mi morivano in gola, lui mi abbracciò ancora più forte, facendomi nel mentre qualche messaggio alla testa, lo capì che non sapeva di cosa stessi parlando, ma sentirlo lì presente al mio fianco, un poco mi rassicurava.
Ma poi collegai il tutto, ciò che mi aveva detto Fritz, il fatto che stammatina avevo sentito William al telefono da mamma.
Ero sicura che fosse stato lui, ma impazzì del tutto, probabilmente persi anche l'ultimo barlume di lucidità.
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Five Night At Freddy's-La bambina sopravvissuta a William Afton
FanfictionTrama: Ciao, sono Emilee quand'ero piccola adoravo andare con mamma e papà, al Freddy Fazbear pizza. Adoravo l'atmosfera che c'era in quella pizzeria, mamma e papà, mi ci portavano tutti i fine settimana, ed i bambini li, ridevano e scherzavano, e...