Narratore pov.
<Schimtd, Johnson prego è il vostro turno>, li chiamò il segretario, addetto a prendere in carico le persone.
Michael <grazie, grazie, vieni Emi>, così insieme si recarono dentro l'ufficio, di Reglan.
E fu proprio in quel istante che i mal di testa di Emi diventarono ancora più forti, proprio quando si stavano avvicinando all'ufficio.
Subito non ne capirono il perché, ma quando Mike, appoggiò la mano sulla maniglia della porta per aprirla, Emi ebbe quasi un capogiro, si aggrappò a tutte le sue forze per non svenire, ma per fortuna c'era Mike, che preoccupato per lei, l'aiuto concedendogli il suo braccio per reggersi.Grazie al braccio di Mike, Emi riuscì ad entrare, ed a sedersi sulla sedia dentro l'ufficio di Reglan...
Michael <eccocci, ora tranquilla, siediti e vedrai che andrà bene, cinque minuti e saremo fuori>, gli disse Mike calorosamente, ad una Emi ancora abbastanza dolorante.
Emilee <grazie Mike, sei un angelo>, gli sorrise intanto che Reglam finiva di far qualcosa al computer.
E li sentiva parlare, il come lei parlava a Mike, la voce calda di lei, lo inebriava, forse di sensazioni che non sarebbero mai dovute venir fuori, doveva mantenere un contegno, non voleva farsi scoprire subito, ma era più difficile di quanto pensasse.
L'idea che per un incendio in cucina, non era riuscito ad ucciderla, lo mandava in tilt.
E con il fatto, che adesso suo figlio sembrava stranamente tenere a lei, era un problema, un bel problema.
Avrebbe dovuto pensare ad un piano, per togliersi di mezzo anche Mike, ma come avrebbe potuto fare.
Quando vagliò l'ipotesi di farlo perseguitare, da uno dei suoi animatronici.
Ad ogni modo l'incontro andò alla grande, anche se inizialmente Mike, non sembrava molto propenso ad accettare il lavoro, l'idea di lasciare Abby da sola la notte, lo spaventava.
Ma se c'era una cosa in qui Emilee non vedeva l'ora era quella di tornare in quella pizzeria, si, effettivamente si sentiva un po' sciocca, ma se voleva delle risposte, avrebbe dovuto accettare.
E ci mancava poco che William non si fece scoprire, l'idea di averla lì e non poterle far nulla lo tormentava, se non era per Mike, a quest'ora avrebbe già fatto di Emilee quello che voleva.
Così, dopo un caffè e dopo due chiacchiere l'incontro finì, ma i mal di testa di Emilee non molto.
Mike l'aiutò ad alzarsi ed a dirigersi alla porta, Emi non stava ancora bene e lui voleva esserci per lei, ad ogni costo, ma la cosa che scombussolò Emilee e di qui Mike non si accorse minimamente, fu quando uscirono dal ufficio, proprio perché sapeva che il figlio non l'avrebbe notato, Reglan si girò e guardò Emi, ma le dedicò un sorriso così da psicopatico, che la fece congelare all'istante.
Emi si spaventò così tanto, che da che era a braccetto con Mike, prese e scappò via.Michael <che, che sta succedendo?>, si girò anche verso Reglan, per capirci qualcosa, ma lui fece spallucce, facendogli capire, che non lo sapeva.
Reglan <non so che dirti Mike, per me le donne, sono tutte uguali>, gli rispose, ed inizialmente a Mike, sembrò un po' strano, ma poi ragionò che effettivamente anche lui sapeva poco di donne, per qui non continuò, si preoccupò solo di raggiungere Emi e di accertarsi, che stasse bene.
E la trovò seduta su un aiuola a fare avanti ed indietro con la schiena, Emi era in preda ad una crisi di panico, sudava freddo ed aveva ancora i mal di testa di poco fa.
Così Mike si avvicinò a lei...Emilee <Wi-Wi-William Afton>, disse Emi con una voce così tremolante che Mike si sentì doppiamente male, uno per aver avuto suo padre a poco più di 10 centimetri e non averlo minimamente riconosciuto e due, stava male per Emi.
Vederla così, lo faceva star male, si chiedeva, che cosa gli avesse fatto suo padre, per ridurla in quello stato.
Forse sua madre aveva ragione quando gli diceva, che William, non era il padre esemplare che pensava fosse.
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Five Night At Freddy's-La bambina sopravvissuta a William Afton
أدب الهواةTrama: Ciao, sono Emilee quand'ero piccola adoravo andare con mamma e papà, al Freddy Fazbear pizza. Adoravo l'atmosfera che c'era in quella pizzeria, mamma e papà, mi ci portavano tutti i fine settimana, ed i bambini li, ridevano e scherzavano, e...