Capter 25

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Michael pov.

Vanessa <mi spieghi perché non gli è lo hai detto?>, la sentì dirmi, forse un pelino arrabbiata.

Michael <è difficile! Tanto difficile>

Vanessa <oh ho capito...Hai paura che...>

Michael <ho paura di perderla Vanessa! E la prima cosa bella, che mi è successa dopo tanto tempo>

Vanessa <oh Mikeee>e Vanessa si fermò per abbracciarmi, eravamo quasi dentro la stanza della mamma di Emi.

Michael <però devo dirglielo, hai ragione, solo che è difficile>, gli risposi mentre l'abbracciavo.

Vanessa <tranquillo, manterrò il segreto finché non gli è lo dirai>

Michael <grazie>, le sorrisi, era davvero bello sapere che c'era qualcuno, con qui potevo condividere tutto questo.

Nel mentre,
Narratore pov.

Michelle <no-non essere gelosa te-tesoro, lu-lui ha occhi so-solo per te>, disse Michelle, vedendo sua figlia, che guardava Mike e Vanessa, ed era gelosa.

Emi sbuffò, non sapeva davvero che pensare, Michelle inizialmente non riconobbe Vanessa, ma quando poi lei si presentò elencando nome e cognome, lei sussultò un pochetto, sentire quel cognome, le metteva sempre un po' di angoscia, specialmente in quel momento e Vanessa, non la biasimava affatto, ma ci teneva a specificare che lei non era come suo padre, lei era diversa.
E Michelle lo notò presto, Vanessa aiutò molto Emilee in ospedale con sua madre.
Aiutò Michelle a mangiare, dandole boccone per boccone, dandosi ogni tanto il cambio con la figlia, che nel mentre le puliva la bocca e così via dicendo.
Non era colpa di Vanessa, ma voleva riabilitare il suo cognome, non era giusto che solo perché il loro padre aveva portato il cognome Afton alla rovina, dovevano cadere anche loro nella rovina del padre, Vanessa e Mike non ci stavano, ma era più facile a dirsi che a farsi.
Mike si mise immediatamente accanto ad Emi, per fargli sentire che lui era lì e che non l'avrebbe mai lasciata ed Emi sorrise in risposta a Mike, non fosse stato per lui, lei probabilmente sarebbe già caduta in depressione da quel di.

E gli era sempre più chiaro a Vanessa, più guardava Emilee e Mike e più vedeva, come entrambi erano presi l'uno dall'altra e capiva perché il fratello facesse fatica a dirglielo, era sicuro che l'avrebbe persa.

Un'ora e mezza dopo,
Emilee pov.

Decisi così di tentare il tutto per tutto, lo so, avrei dovuto dirglielo stasera e l'ospedale non era la miglior location dove dirgli ti amo ma, non c'è la facevo più ad aspettare.
Soprattutto perché davvero iniziavo a sospettare che tra lui e Vanessa ci fosse effettivamente qualcosa, così con una scusa, chiesi a Vanessa se restava un secondo con mamma, mentre io andavo a prendere un caffè alle macchinette e chiesi a Mike di accompagnarmi.
Alle macchinette offrì un caffè anche a Mike, anche se mi chiese quello più forte e poi, con i cinquanta centesimi dentro la macchinetta, schiacciai il bottone del ginseng.

Michael <ginseng e?>, lo sentì iniziare il discorso.

Emilee <già! E tu extra forte mi dicono> e sorrise.

Mi incantai come una scema al suo sorriso, non riuscivo a resistergli.

Michael <si, diciamo che ultimamente, ho tanti problemi anch'io>

Emilee <lo sai che se vuoi puoi parlarmene vero? Io ci sono Mike, se hai bisogno di sfogarti>

Michael <vorrei tanto Emi ma è-è molto difficile da spiegare, così su due piedi>

Five Night At Freddy's-La bambina sopravvissuta a William AftonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora