Capter 24

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Emilee pov.

Abbracciai forte Vanessa, alla fine tutti possiamo sbagliare, la vita non sempre è perfetta e lei, sta facendo qualcosa per rimediare ai suoi errori, così decisi di metterci una pietra sopra e non pensarci più.

Emilee <ora andiamo, che è quasi ora delle visite.
Mi dispiace solo lasciare mamma qui da sola>, esternai sia a Mike che a Vanessa le mie preoccupazioni.

Michael <lo so che ti dispiace tanto ma, pensa al fatto che è in buone mani, comunque ci sono i medici che si prenderanno cura di lei>

Emilee <lo so ma...>

Vanessa <Mike ha ragione, tua madre è in ottime mani vedrai.
E poi, puoi sempre tornare a trovarla>

Emilee <gia>, ammisi triste, odiavo lasciare mamma da sola, ma era in buone mani, avevano ragione.

E questo piccolo discorso, io e Mike andammo a prepararci, effettivamente avevo detto andiamo ma, ero ancora in pigiama.

Emilee <tutto apposto?>, chiesi a Mike, non sapevo perché, ma da quando era arrivata Vanessa, lo vedevo un po' soprappensiero.

Emilee <lo sai che se vuoi...>, ma non mi diede neanche il tempo di finire che mi bloccò prima.

Michael <è tutto apposto, non preoccuparti>

"Già, peccato che sembri così freddo!", pensai tra me e me, era così strano, stanotte era così dolce, adesso sembrava come assente, come se fosse divorato dai suoi pensieri.

"Vorrei tanto...Sapere cosa c'è che non va", ad una certa pensavo che magari, potessi essere io il problema dei suoi brutti pensieri, anche se, non gli avevo mai fatto nulla di male.

Michael pov.

Ci pensai un po' su, nel mentre che mi stavo vestendo, non potevo più aspettare, dovevo dirglielo, o le cose mi si sarebbero rivolte contro, ne ero anche abbastanza sicuro.
Chissà perché, ma avevo il sospetto, che se non gli è lo avessi detto prima io, gli e lo avrebbe detto papà, rovinandomi probabilmente la vita, di nuovo.
Ma come posso dirglielo? Come posso dirgli di essere suo figlio, di essere il figlio del suo quasi killer.
"Sicuramente mi odierà a morte!", pensai tra me e me.
Per questo avevo sempre nascosto il mio cognome, perché me ne vergognavo, per non parlare poi, di tutti i problemi che mi aveva portato sia al asilo che alle elementari.

Flashback di Mike.

Clara <andiamo William e tuo figlio!
Potresti dimostrare un minimo di riguardo per quello che gli succede?>

William <io non capisco che ci sia di male>

Clara <c'è di male William, che a scuola lo prendono in giro, lo deridono, solo perché ha il tuo cognome, questo c'è di male! E poi lo sai, sai quanto Mike è sensibile>

William <si, anche troppo per i mei gusti, dai da quel che mi hai raccontato, piange anche per i cartoni.
Dei stupidi cartoni>

Clara <William, ha solo cinque anni è normale che pianga per i cartoni! Senti se a te non interessa nulla di tuo figlio non è un problema mio, vorrà dire che prenderò io dei provvedimenti>

William <ma che provvedimenti e provvedimenti vuoi prendere...
I bambini sono tutti così, giocano, lasciali fare, magari imparerà a farsi rispettare.
E ora che diventi un uomo! Anzi, se lo porti un po' da me in pizzeria magari...>

Clara <portarlo in pizzeria da te, ma stai scherzando, non ci penso minimamente a portarlo li.
Stai rendendo quel posto un inferno!>

Five Night At Freddy's-La bambina sopravvissuta a William AftonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora